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Olio, presentata petizione anti-deodorati

BARI – Così come preannunciato la settimana scorsa dalla Cia – confederazione italiana agricoltori Puglia – questa mattina presso la Regione Puglia è stata presentata la petizione contro la sofisticazione dell’olio extravergine d’oliva. Erano presenti all’evento il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, Dario Stefàno assessore alle Risorse agroalimentari, i rappresentanti della Cia insieme al presidente Antonio Barile.

BARICosì come preannunciato la settimana scorsa dalla Cia – confederazione italiana agricoltori Puglia – questa mattina presso la Regione Puglia è stata presentata la petizione contro la sofisticazione dell’olio extravergine d’oliva. Erano presenti all’evento il presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, Dario Stefàno assessore alle Risorse agroalimentari, i rappresentanti della Cia insieme al presidente Antonio Barile.

La petizione presentata stamane a Bari è stata fatta per ammortizzare il rischio di sofisticare l’olio extravergine con i cosiddetti “alchil esteri”. Il parametro di quest’ultimi è previsto dal regolamento dell’Unione Europea, fatto in modo da individuare i fenomeni fermentativi e degradativi delle olive di scarsa qualità ed è fissato a 75 mg/kg per l’extravergine, limite considerato dalla Cia troppo alto. Con un parametro così alto dei “alchil esteri” è altamente difficile individuare e distinguere gli oli lampanti e deodorati con i quali si formano le miscele che poi si spacciano per extravergini.

I promotori della petizione presentata oggi insieme alla Cia, chiedono quindi, a gran voce, che la soglia del parametro (in vigore dall’Aprile scorso) venga abbassato a 30 mg/kg per dare così trasparenza al mercato, tutelare i consumatori e il patrimonio ambientale pugliese. “Abbiamo aderito – ha detto l’assessore Stefàno – all’iniziativa della Cia perché rappresenta bene lo sforzo degli ultimi anni dell’amministrazione regionale. Lo sforzo verso la qualità del prodotto, le politiche che intercettano varie esigenze regionali come il lavoro sulla tutela degli ulivi secolari come tratto identitario e strumenti per il miglioramento della spesa comunitaria nelle filiere come i Pif sono tutti anelli che spingono a tutelare il lavoro degli agricoltori pugliesi”.

“Nella stagione agraria che si è conclusa sono confermati gli elementi di crescita della qualità: vogliamo replicare per l’olio la bella esperienza che abbiamo fatto per il vino che nel 2015 dovrebbe raggiungere l’obiettivo del 50% di produzione di qualità. Per l’olio vogliamo arrivare subito ad un alto parametro di qualità. Per questo l’atteggiamento bipartisan in sede Ue sulla questione degli alchil esteri ci conforta. E possiamo anche dire che i primi dati dell’annata agraria 2012 ci hanno fatto inquadrare la bussola da seguire”, ha concluso Stefàno.

La petizione firmata verrà spedita al presidente della commissione Europea, Barroso, al commissario dell’agricoltura Ciolos, a Paolo De Castro, presidente Commissione agricoltura del Parlamento europeo, e al ministro italiano Mario Catania.

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