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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Gli operai degli appalti continuano a presidiare la centrale Enel di Cerano

Dopo il blocco dello stabilimento effettuato alle prime luci del giorno dai lavoratori coinvolti in vari cambi di appalto, circa 40 unità trascorreranno la notte all'esterno della centrale. Infruttuoso l'incontro svoltosi in serata in prefettura sui dipendenti della Wcs

Articolo in aggiornamento continuo

BRINDISI – Si sono accesi un fuoco per resistere al freddo. Circa 40 lavoratori delle ditte Wcs, Cannone e Mib-Guerini trascorreranno la notte all'esterno delle centrale Enel Federico II di Cerano. L'azione di blocco dello stabilimento intrapresa alle prime luci di mercoledì (29 marzo) potrebbe proseguire anche nella giornata di giovedì. La lotta contro i licenziamenti che potrebbero scaturire da una serie di cambi di appalto va avanti. 

L'ARTICOLO SULL'ESITO DELL'INCONTRO IN PREFETTURA SULLA VERTENZA WCS

Partita dai dipendenti della ditta Wcs per subentro nell’appalto di un’altra impresa, la mobilitazione si è estesa ad altre aziende. Sino a martedì l’agitazione si era svolta sotto forma di presidio pacifico dell’ingresso principale della “Federico II”, senza ostacolare i movimenti in ingresso e in uscita di mezzi da lavoro, operai e tecnici, ma da stamani la situazione è cambiata e il presidio si è trasformato in picchetti con l’aggiunta di lavoratori di altre imprese (Cannone, Ecologica, Mib, Briamo, Ipi).

Bloccati dagli operai degli appalti gli accessi alla centrale Enel di Cerano

Come è noto, alla cessazione del contratto di appalto solo nel settore delle pulizie industriali è prevista dalla contrattazione nazionale la garanzia del passaggio della mano d'opera da un'impresa all'altra. Per tutti i casi diversi a Brindisi si procede con trattative e accordi tra società, quasi sempre mediati dalla prefettura assieme ai soggetti pubblici preposti. E’ la fragilità, questa, del sistema che da sempre governa le commesse dei grandi stabilimenti industriali di Brindisi, ma anche di buona parte (non di tutto) del tessuto imprenditoriale che si alimenta delle commesse stesse, alle prese in questo caso con la "legge" dei massimi ribassi nelle gare Enel. 

Tornando alla situazione di queste ore, l’ingresso, pare, sia stato impedito oggi anche ai quadri e ai dirigenti della centrale, oltre che ai mezzi industriali e ai dipendenti Enel, con qualche momento di tensione. Sul posto ci sono le forze dell’ordine per evitare incidenti. Al momento non vi sono comunicati sindacali per informare sulle disponibilità delle parti alla trattativa. Il blocco era cominciato nella notte.

GUARDA LA VIDEOINTERVISTA A UN LAVORATORE DELLA WCS

La situazione è precipitata ieri, martedì, quando un incontro previsto in prefettura per le 17 è stato rinviato alla giornata odierna. Ma non solo. La situazione della ditta Wcs è solo la punta dell'iceberg delle commesse che stanno arrivando a termine. La ditta Cannone, che si occupa del trasporto delle ceneri prodotte dalla combustione del carbone nei forni della centrale, sta per essere sostituita dalla nuova vincitrice dell'appalto, la Sir, che però sarebbe disposta ad assumere solo 16 degli attuali 32 dipendenti che la Cannone impiega per la commessa, ben presto destinatari a loro volta di lettere di licenziamento.

Ma anche chi dovrebbe avere maggiori garanzie, come il personale dell'Ati Mib-Guerini che svolge le pulizie industriali nella centrale di Cerano (appalto che era stato della Nubile Srl), sente il proprio posto di lavoro sospeso ad un filo. In vista c'è una gara per il rinnovo dell'appalto, e non si sa se la nuova aggiudicataria sarà disposta a rilevare tutte le 120 unità attualmente impegnate. L'Ipi, che si occupa della vigilanza, ha 21 unità attualmente in ferie forzate.

Infine c'è la situazione di Ecologica-Briamo, altre 120 unità in tutto, impresa la prima che si aggiudica da lungo tempo le gare biennali per lo scarico del carbone al terminal Enel di Costa Morena Est (dove è in corso stamattina il blocco degli accessi, esattamente come in centrale a 13 chilometri di distanza), mentre la seconda è la ex Compagnia portuale. In previsione della prossima gara che si prevede come sempre al massimo ribasso, le imprese prevedono una riduzione del personale e ne hanno dato notizia alle organizzazioni sindacali.

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