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Patto di stabilità salva-cantieri

BARI – E’ stato presentato giovedì 6 ottobre dall’assessore regionale Michele Pelillo e dal presidente dell’Anci Puglia, Luigi Perrone e dal direttore generale della Provincia di Bari, Onofrio Padovano in rappresentanza dell’Upi, il patto di stabilità regionale. Ci sarà una compensazione per attutire gli effetti del Patto di stabilità sui conti dei Comuni e delle Province pugliesi.

BARI E’ stato presentato giovedì 6 ottobre dall’assessore regionale Michele Pelillo e dal presidente dell’Anci Puglia, Luigi Perrone e dal direttore generale della Provincia di Bari, Onofrio Padovano  in rappresentanza dell’Upi, il patto di stabilità regionale. Ci sarà una compensazione per attutire gli effetti del Patto di stabilità sui conti dei Comuni e delle Province pugliesi.

“Si tratta di uno strumento – ha detto Pelillo - pensato come una camera di compensazione orizzontale, tra i diversi enti locali, e verticale, tra questi e la Regione. I tempi sono stretti, perché entro fine ottobre dobbiamo comunicare al ministero le soluzioni adottante in virtù del patto di stabilità regionale. Abbiamo stabilito che le risorse messe a disposizione saranno ripartite per il 60 per cento ai

Comuni e per il 40 alle Province, salvo un accordo diverso tra queste due parti. Tutti gli Enti stanno facendo domanda e quando avremo il totale potremo determinare quanto si possa mettere a disposizione: siamo nell'ordine di decine di milioni ma la cifra esatta ancora non la si possiamo stabilire. Visto se la somma a disposizione sia “capiente” o meno, si andrà alla compensazione totale o a quella in proporzione (con una decurtazione percentuale di tutte le richieste)”.

Attraverso questa iniziativa si cercherà di ottimizzare gli spazi finanziari a disposizione della Regione Puglia spalmandoli a seconda delle esigenze in favore degli enti, senza sprecarne nulla. L’assessore Pelillo, ha inoltre sottolineato, che gli spazi finanziari resi disponibili dalla Regione sono indirizzati al riparto, fino ad esaurimento, per l’80 percento ad interventi legati agli investimenti in conto capitale per cantieri aperti con i vecchi fondi Fas e per il 20 percento allo smaltimento di residui passivi in conto capitale. Per Pelillo, questo Patto regionale è pensato per attenuare tutti i vincoli e le difficoltà legate a quello nazionale. Non ci sarà trasferimento di denaro ma soltanto delle quote, tra gli Enti, permettendo così di rispettare i vincoli del patto.

“La legge di stabilità del dicembre 2010 – dichiara Pelillo - ha modificato la situazione in modo significativo, permettendo di dotarsi di questo strumento. Il maggior cambiamento è rappresentato dalla possibilità della compensazione verticale: mentre nel vecchio schema era cassa su cassa, nel nuovo le Regioni possono cedere quote di competenza per favorire la spesa degli enti locali”.

La Puglia ha una cassa molto risicata, insufficiente anche per le proprie esigenze, ed una competenza più elastica. Questa delibera riguarda la compensazione verticale, quella più attesa dagli Enti locali: la Regione metterà a disposizione le quote di competenza che in piccola misura possono eccedere il suo fabbisogno e gli enti locali potranno utilizzarle per le spese in conto capitale e così superare il vecchio vincolo di cassa per sbloccare le loro risorse.

“La compensazione orizzontale, invece – conclude Pelillo – non possiamo ancora attivarla, pur essenso pronti, perché manca un decreto attuativo da parte del Ministero. Con questo sistema dobbiamo mettere in linea i 172 comuni pugliesi sotto patto e le 6 province; con le quote in più di qualche ente locale si compensa a parità di saldi la situazione generale”. I Comuni potranno così evitare di chiudere i cantieri avviati, o perlomeno evitare di chiudere tutti.

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