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Sabato, 20 Aprile 2024
Economia

Per il 2013 Ryanair resta in Puglia

BARI - "In Puglia il futuro sarà Ryanair, non Alitalia". Lo ha detto a Bari ai giornalisti, in occasione della presentazione dei collegamenti estivi da e per la Puglia, l’amministratore delegato della compagnia aerea irlandese, Michael O'Leary, parlando con i giornalisti a proposito dei tagli annunciati dalla compagnia di bandiera italiana e non solo, sugli aeroporti pugliesi, ed ha assicurato che Ryanair pagherà le tasse e verserà i contributi anche in Italia così come previsto dal decreto Crescita 2.0 del governo Monti, calcolando un onere non superiore ai 2 milioni di euro per il nuovo personale assunto.

BARI - "In Puglia il futuro sarà Ryanair, non Alitalia". Lo ha detto a Bari ai giornalisti, in occasione della presentazione dei collegamenti estivi da e per la Puglia, l’amministratore delegato della compagnia aerea irlandese, Michael O'Leary, parlando con i giornalisti a proposito dei tagli annunciati dalla compagnia di bandiera italiana e non solo, sugli aeroporti pugliesi, ed ha assicurato che Ryanair pagherà le tasse e verserà i contributi anche in Italia così come previsto dal decreto Crescita 2.0 del governo Monti, calcolando un onere non superiore ai 2 milioni di euro per il nuovo personale assunto.

O'Leary si è poi soffermato sulle polemiche intorno ai contributi percepiti dalla Regione Puglia, 12 milioni di euro l'anno, spiegando che si tratta "di un accordo per incrementare il traffico passeggeri e non il numero di turisti". In Italia, Ryanair riceve circa 300 milioni di euro di finanziamenti pubblici, e O’Leary ha respinto le accuse di con concorrenza sleale affermando che Ryanair riesce ad incrementare il proprio traffico per le basse tariffe praticate e i bassi costi.

Per il 2013, Ryanair conta di mantenere sugli aeroporti di Bari e Brindisi i volumi di traffico del 2012 (2,7 milioni di passeggeri sui 2,8 dell’anno scorso), ed ha spiegato la riduzione dei collegamenti con la Spagna con l’aumento delle tasse soprattutto a Barcellona e Madrid, mentre a Valencia sono aumentate solo del 20 per cento. Comunque, per il 2013 l’accordo con la Regione Puglia sarà mantenuto. E poi? E’ tutto da vedere, se la Regione realizzerà davvero il piano di ingresso di partner privati in Aeroporti di Puglia (Vendola aveva assicurato comunque che la quota di controllo resterà pubblica).

Chi sarà il soggetto privato, e sarà disposto a tenere aperte le porte alla compagnia low cost irlandese, oppure gli aerei di Michael O’Leary dovranno migrare altrove? L’amministratore delegato di Ryanair dribbla sul futuro, e dice che non sarebbe comunque un problema confrontarsi con interlocutori privati, visto che entrerebbero per puntare sulla crescita degli aeroporti, quindi investendo a loro volta.

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