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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

Permessi a costruire, drastico calo in Puglia. Va meglio nel Brindisino

Crollo dei permessi a costruire in Puglia rispetto al già molto critico dato nazionale, e l'Ance regionale punta l'indice contro le lentezze burocratiche che starebbero annientando le aziende. Riduzione più contenuta nel Brindisino (- 51,3%) dove, nel 2012, sono stati ritirati 14,5 permessi ogni 10.000 abitanti

BARI – Crollo dei permessi a costruire in Puglia rispetto al già molto critico dato nazionale, e l’Ance regionale punta l’indice contro le lentezze burocratiche che starebbero annientando le aziende. Ma per valutare effettivamente quanto incidano i meccanismi inceppati degli uffici pubblici preposti al settore edilizio ed urbanistico, e quanto incida effettivamente invece la crisi economica sul mercato delle costruzioni rollato in Puglia, sarebbe necessario avere a disposizione il numero dei progetti presentati e giacenti in attesa delle autorizzazioni. Tale dato, ammesso che sia disponibile, non è stato divulgato da Ance Puglia.

Ma veniamo ai dati Istat-Il Sole 24 Ore. Nel 2012 (ultimo anno con dati disponibili) è stato registrato un calo del 70,5% a livello nazionale nel numero dei permessi di costruire ritirati ogni 10.000 abitanti rispetto al 2005, mentre a livello Puglia si passa dal crollo del 78,8% nella provincia di Foggia (con 44,3 permessi ritirati nel 2005 e solo 9,4 nel 2012 ogni 10mila abitanti), alla riduzione più contenuta del Brindisino (- 51,3%) dove, nel 2012, sono stati ritirati 14,5 permessi ogni 10.000 abitanti, poco meno della metà rispetto al 2005 (quando furono 29,8).

Il calo delle province di Taranto e Bari (nella quale confluiscono i dati della Bat) non si discosta molto dal dato nazionale, con la prima a – 71,1% (dai 31,1 permessi del 2005 agli 8,7 del 2012) e la seconda a – 70,3% (da 42,8 a 12,7). La provincia di Lecce, infine, segna un calo del 62,2% essendo diminuiti i permessi ogni 10.000 abitanti dai 40,5 ai 15,3.

«E’ necessario portare a termine in tempi brevissimi le semplificazioni previste nello Sblocca Italia di cui il nostro settore ha estremo bisogno. Per contribuire al rilancio del comparto delle costruzioni, è necessario un serio intervento nella semplificazione normativa e burocratica. Solo norme chiare e trasparenti possono garantire reale e leale concorrenza che, in mancanza di risorse, rappresenta elemento imprescindibile di cui c’è bisogno per rilanciare il settore», commenta il presidente di Anche Puglia, Nicola Delle Donne.

«La lentezza della burocrazia è il peggiore di tutti i mali per l’intera economia italiana e, in particolare, per gli il settore delle costruzioni che vede  ogni giorno impegnati migliaia di imprenditori in una battaglia contro la palude amministrativa per ottenere documenti e autorizzazioni sempre più complicati da conseguire; se in Italia occorrono 233 giorni per ottenere un permesso contro i 184 della Francia e i 97 della Germania – conclude Delle Donne - appare chiaro come, oltre al problema del mercato in crisi, nel nostro paese dobbiamo scontare anche questo cancro che sta annientando un intero settore».

              2005   2012         Variazione                            

Foggia    44,3      9,4         - 78,80%

Taranto   30,1      8,7         - 71,10%

Bari        42,8      12,7       - 70,30%

Lecce     40,5      15,3        - 62,20%

Brindisi  29,8      14,5        - 51,30%

Dati Istat – rielaborazione Sole 24 ore

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