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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Petrolchimico, il Ctr decide lunedì

BRINDISI – Un’altra giornata fitta di incontri per l’emergenza Polimeri Europa, dopo la sospensione per sei mesi dell’attività di alcuni impianti dello stabilimento di Brindisi disposta dal Ctr Puglia all’esito delle verifiche di routine. Gli impianti di Polimeri Europa rientrano nella tabella ministeriale degli insediamenti produttivi ad elevato rischio di incidente industriale, come altri di Brindisi, quindi soggetti a particolari protocolli. In fabbrica i sindacati di categoria e i delegati della Rappresentanza sindacale unitaria hanno convocato un’assemblea per discutere con i lavoratori della situazione.

BRINDISI – Un’altra giornata fitta di incontri per l’emergenza Polimeri Europa, dopo la sospensione per sei mesi dell’attività di alcuni impianti dello stabilimento di Brindisi disposta dal Ctr Puglia all’esito delle verifiche di routine. Gli impianti di Polimeri Europa rientrano nella tabella ministeriale degli insediamenti produttivi ad elevato rischio di incidente industriale, come altri di Brindisi, quindi soggetti  a particolari protocolli. In fabbrica i sindacati di categoria e i delegati della Rappresentanza sindacale unitaria hanno convocato un’assemblea per discutere con i lavoratori della situazione.

L’azienda ha infatti avviato le procedure di fermata del cuore produttivo dello stabilimento petrolchimico, facendo però sapere nella prima serata di ieri che avrebbe evitato la chiusura, con le conseguenze immaginabili per i dipendenti, se fosse stata concessa dallo stesso Ctr il funzionamento provvisorio degli impianti in questione nelle more del perfezionamento delle certificazioni giudicati carenti o mancanti. Il Ctr, da quanto si sa, probabilmente anche su interessamento della Regione Puglia, coinvolta dai sindacati regionali e da alcuni esponenti istituzionali, si riunirà lunedì mattina per valutare la richiesta di Polimeri Europa, e quindi decidere in merito.

Da quanto ha fatto sapere il presidente di Confindustria Brindisi, Giuseppe Marinò, che sta operando  assieme ai sindacati provinciali per scongiurare la fermata dello stabilimento della società del gruppo Eni, Polimeri Europa ha comunque predisposto un ricorso al Tar contro la prima decisione del Ctr. La stessa strada seguita, in sostanza, anche da Sanofi Aventis per la fermata di alcune linee di produzione disposta dall’Arpa, sempre per presunte carenze documentali (in quel caso il Tar di Lecce ha sospeso poi il provvedimento, rinviando al merito la decisione definitiva almeno per quanto riguarda il primo grado), caso che ha sollevato uguali reazioni.

Infine, è fissato per oggi anche l’incontro tra le segreterie regionali di Cgil, Cisl e Uil e l’assessore regionale all’Ambiente, Lorenzo Nicastro, che ha accettato subito di ascoltare le ragion i e le preoccupazioni delle organizzazioni dei lavoratori. Nicastro ha tuttavia sottolineato che “il Comitato Tecnico Regionale che ha effettuato i rilievi è organo collegiale in seno alla Direzione Regionale dei Vigili del Fuoco che a sua volta dipende dal Ministero dell'Interno. Ricordo inoltre che – ha detto ancora l’assessore – anche in merito all'Aia (Autorizzazione Integrata Ambientale) necessaria all'esercizio delle attività dell'impianto, l'autorizzazione è stata rilasciata dal Ministero dell'Ambiente, in qualità di autorità competente e non dalla Regione Puglia”.

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