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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Rollo innesca la polemica col presidente di Left sulla zona franca

Si intitola “Dipietrangelo: idee confuse, consigli tardivi e valutazioni inopportune” una nota del presidente dell’Asi di Brindisi, Marcello Rollo, all’intervento pubblicato da noi ed altri giornali ieri sul tema delle zone franche inviataci dal presidente di Left Brindisi. La nota ha già ricevuto una replica dallo stesso Dipietrangelo

BRINDISI – Si intitola “Dipietrangelo: idee confuse, consigli tardivi e  valutazioni inopportune” una nota del presidente dell’Asi di Brindisi, Marcello Rollo, all’intervento pubblicato da noi ed altri giornali ieri sul tema delle zone franche inviataci dal presidente di Left Brindisi. La nota ha già ricevuto una replica dallo stesso Dipietrangelo. Pubblichiamo entrambi i comunicati.

Marcello RolloLA NOTA DI MARCELLO ROLLO

L’argomento “Zona franca” ( zona libera da imposizioni fiscali all’interno del porto di Brindisi) è, per propria natura, argomento elaborato e complesso. Conoscenza delle opportunità, rispetto della legislazione vigente, capacità di inquadrare il progetto in una più ampia visione di sviluppo complessivo di area , sono solo alcuni dei parametri entro cui fondare un’azione politica seria.

Con tale serietà ed umiltà, in questo periodo, si sta procedendo a recuperare tale progetto per la cui realizzazione sono stati effettuati notevoli passi in avanti. Il Ministero per lo Sviluppo Economico sarà presto chiamato ad esprimersi su quanto stabilito dal tavolo di lavoro,  gestito con la fattiva e preziosa collaborazione della Direzione Provinciale e della Direzione regionale Generale delle Dogane ed al quale hanno partecipato tutte le istituzioni locali, per la individuazione dell’area da adibire a zona franca all’interno dell’Autorità Portuale.

Altrettanto, in tempi ragionevoli, sarà deciso per il progetto di realizzazione di una piattaforma retroportuale in zona Asi già compatibile con tutti gli strumenti urbanistici e di programmazione Comunitaria, nazionale, regionale e locale e sul quale ha già espresso il proprio parere favorevole la Regione Puglia con proprio atto deliberativo.

E’ chiaro che le grandissime attese che la realizzazione di tale progetto porta con sé non possano prescindere da un dibattito socio economico dell’intera città se non dell’intera regione che coinvolga tutti gli attori istituzionali e tutte le categorie produttive interessate. Ma, se è opportuno che tale dibattito si allarghi all’intero corpo sociale interessato, altrettanto inopportuno è che in esso si inseriscano voci estemporanee e segnatamente incompetenti (sarebbe bastata la lettura della D.G.R. n 223 del 20.2.2015 che allego in copia).

Per questi motivi l’intervento di Dipietrangelo non desta solamente imbarazzo per la completa mancanza di conoscenza dell’argomento, che volendo potrebbe approfondire in un pubblico contraddittorio con il sottoscritto,  ma costituisce il primo dei tanti tentativi che saranno posti in essere, secondo un collaudato copione,  per ridurre a polemica spicciola qualunque iniziativa non abbia il proprio patrocinio.

Che Dipietrangelo abbia la velleità di riacquistare un ruolo all’interno del dibattito cittadino è materia sulla quale non mi esprimo pur avendo chiare idee in proposito; che proprio Dipietrangelo, sia pure con moderni accenti inglesi, tenti di impartire lezioni di amministrazione e di moralità affibbiando patenti di vecchiaia e giovinezza politica, è, invece, eccessiva spudoratezza, ai limiti del ridicolo.

PS -  Vale appena la pena di informare che questo Consorzio, in comunità di intenti con Comune di Brindisi, Provincia di Brindisi e Camera di Commercio, ha già avviato assieme alle altre zone Sin (Sito di Interesse Nazionale) di Taranto e Manfredonia,  una richiesta per l’approvazione di una legge che dichiari dette aree Zone Economiche Speciali. (Marcello Rollo)

Il presidente di Left, Carmine DipietrangeloLA REPLICA DEL PRESIDENTE DI LEFT

Non sono abituato a rispondere a chi polemizza con le mie opinioni. Fa parte della dialettica e del rispetto delle opinioni altrui. In questo caso sono costretto a infrangere questa mia regola. La risposta del presidente dell'Asi ad alcune mie considerazioni sulla reiterata proposta di zona franca nel porto di Brindisi mi allarmano per la pochezza di argomentazioni, per la povertà culturale, per l'arroganza che contraddistingue, da sempre, Rollo e chi, con lui, prepara i suoi comunicati.

Mi sarei aspettato una risposta di merito alle mie semplici argomentazioni. Umilmente e senza ricorrere alla lingua inglese, esse volevano solo ricordare lo stato del dibattito sulle zone franche in Italia, sulle zone economiche speciali, sulla necessità di inserirle nel piano d'azione europeo della logistica e in un piano nazionale della  portualità . Elaborazione necessaria  a cui sta cercando di fare fronte il governo Renzi. Mi sono avvalso di un po' di letteratura in materia ,delle iniziative in atto in Sardegna, in Calabria e in Sicilia e dello stesso piano presentato dal ministero delle infrastrutture e dei documenti che circolano nel ministero dell'economia e finanza.

Ho preso atto solo attraverso questo intervento del presidente dell'Asi, che sono in atto alcune iniziative che dai comunicati precedenti non erano emerse e che confermano quanto da me sostenuto. Non mi spaventano certamente l'intolleranza, la intimidazione e l'arroganza di chi invece di confrontarsi anche con un "ignorante", un "non addetto ai lavori" come me, la butta in polemica pretestuosa e fuorviante. Quello che mi preoccupa è questo clima che si sta creando in città. Appena qualcuno esprime un'opinione diversa o osa pensare con la propria testa viene aggredito con comunicati carichi di stizza e di fastidio oltreché di dietrologia.

Si ha l'impressione, però, che con la polemica gratuita si voglia coprire la solita  prepotenza e pretesa basate  sul classico "non disturbare il manovratore". E per carità di patria non intendo seguire le farneticazioni sul mio tentativo di rientrare nel dibattito cittadino sul futuro della città. Non devo certamente chieder il permesso né a Rollo e nè ai suoi amici e sodali per esprimere, con autonomia e rispetto delle posizioni altrui, le mie considerazioni che da molti, tra l'altro,s ono riconosciute e apprezzate.

Parlo di dibattito pubblico e non di quello opaco e mediocre sulla gestione del potere che si svolge in città. Quello per esempio sulle partecipate e gli enti di secondo grado attraverso cui si gestisce ancora tanto, compreso anche assunzioni di parenti di "amici", dibattito a cui Rollo sembra molto più propenso e sensibile. Questo dibattito lo lascio ad altri.

Infine se mi sono espresso sul "vecchio" Ministero delle Infrastrutture e sul sistema delle vecchie e nuove consulenze che attorno ad esso hanno intermediato opere e incarichi mi sono solo riferito a quanto lo stesso presidente del consiglio Renzi, che ha preso l'interim di quel ministero, ha dichiarato e ai suoi propositi di cambiamento radicale. Non pensavo di suscitare tale reazione in Rollo. Mi sa tanto di coda di paglia. In fine sul passato e sul presente di ognuno di noi pesa la propria coscienza oltreché la storia.

Lascio a Rollo il livore e la presunzione. Lo tranquillizzo che non è nel mio animo perseguire sulla strada da lui scelta così come non mi interessano la polemica e la insinuazione sulla gestione degli affari correnti. Ma non voglio neanche spaventarlo se gli mando a dire che non rinuncerò mai ad esprimere le mie opinioni e le mie idee e rispetterò sempre le idee degli altri anche quando non sono tali.

PS -  Alcune domande:

- La piattaforma logistica è finanziata? Dalla delibera regionale che si invita a leggere e che avevo già letto si evince solo che si dà parere positivo alla sua localizzazione e alla procedura avviata. Rimane il problema del finanziamento. È quello che io sostengo.

- La zona franca deve fare riferimento alle leggi in materia e deve essere inserita nel piano della logistica nazionale ed europea? È quello che ho cercato di dire nel mio intervento.

- A fronte dei tanti soggetti coinvolti è necessario, per una eventuale realizzazione e gestione di zona franca, un unico soggetto e interlocutore,come avviene, tra l'altro, dove esse sono state costituite? Io penso di sì e mi chiedo che c'entra l'Asi? (Carmine Dipietrangelo)

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