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Economia

Polo industriale, chiesto incontro a Monti

BRINDISI – In questa provincia, che con le sue centrali copre da sola il 15 per cento del fabbisogno energetico nazionale, la sinergia tra le associazioni delle imprese e le organizzazioni sindacali hanno consentito sin qui una migliore tenuta di fronte alle spinte della crisi economica rispetto ad altri territori, ma il sistema industriale locale non si può assolutamente considerare immune da rischi anche a breve scadenza.

BRINDISI – In questa provincia, che con le sue centrali copre da sola il 15 per cento del fabbisogno energetico nazionale, la sinergia tra le associazioni delle imprese e le organizzazioni sindacali hanno consentito sin qui una migliore tenuta di fronte alle spinte della crisi economica rispetto ad altri territori, ma il sistema industriale locale non si può assolutamente considerare immune da rischi anche a breve scadenza.

Per questa ragione Confindustria Brindisi e Cna da una parte, dall’altra i sindacati Cgil, Cisl, Uil e Ugl, dopo una consultazione tenutasi il 5 settembre, hanno sottoscritto un  lungo documento destinato al primo ministro Mario Monti, affinchè venga inserito nel fitto calendario di impegni del governo nazionale anche un incontro sui problemi del polo industriale brindisino, dove le grandi imprese hanno investito in dieci anni almeno 1,5 miliardi di euro soprattutto in ambientalizzazioni (e nel testo di da atto ai movimenti ambientalisti di avere avuto un ruolo importante in questo).

Di seguito, il link per scaricare il documento integrale sottoscritto dalla parti il 5 settembre, a conclusione dell’incontro tenutosi presso Confindustria Brindisi.

NOTA EMERGENZA ECON. E OCCUPAZIONALE BRINDISI

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