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Porti pugliesi: proroga amministrativa per tutti e tre i presidenti delle authority

Proroga di 45 giorni per tutti e tre i presidenti delle Autorità Portuali della Puglia, Francesco Mariani dell'Autorità Portuale del Levante, Sergio Prete dell'Autorità Portuale di Taranto e Iraklis Haralambidis dell'Autorità Portuale di Brindisi. Ciò avviene sulla base di un'esigenza di consultazione tra il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Graziano Delrio, e il nuovo presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano

BRINDISI - Proroga di 45 giorni per tutti e tre i presidenti delle Autorità Portuali della Puglia, Francesco Mariani dell'Autorità Portuale del Levante, Sergio Prete dell'Autorità Portuale di Taranto e Iraklis Haralambidis dell'Autorità Portuale di Brindisi. Ciò avviene sulla base di un'esigenza di consultazione tra il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Graziano Delrio, e il nuovo presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, al momento impegnato nella formazione della sua giunta, sul futuro assetto della portualita pugliese (la bozza di riforma che dovrebbe essere licenziata dal Consiglio dei Ministri nelle prossime settimane prevede un'unica authority di sistema che raggruppi Bari e porti collegati, Taranto, Brindisi e Manfredonia).

Inoltre, il ministero con la proroga evita per ora la nomina di tre commissari, che potrebbero però essere designati dopo il varo della riforma stessa. La permamenza in carica dei tre presidenti attuali avviene nello spirito della continuità amministrativa applicata anche per le amministrazioni comunali e regionali a scadenza di mandato, per l'ordinaria amministrazione in attesa della nomina dei nuovi organismi di governo locale. Non sarebbe perciò opportuno, nel caso di Brindisi, assumere decisioni su concessioni demaniali e regimi tariffari, nella logica di non condizionare le politiche della nuova Autorità di sistema portuale (una giunta comunale in regime di proroga non approva Piani urbanistici generali o nuovi regolamenti comunali, ad esempio).

Bisognerà ora vedere se a Brindisi il presidente Iraklis Haralambidis, il cui mandato ordinario è già scaduto, si atterrà a questa regola o se vorrà forzare la mano al Comitato portuale. In tal caso non sarebbero escluse nuove tensioni, come quelle che si vanno palesando sulle tabelle dei diritti portuali che il presidente greco vuole introdurre, e che erano state confezionate senza una preventiva consultazione con le categorie portuali, cosa che potrebbe avvenire nei prossimi giorni. Vi è poi la risposta che il Gruppo Grimaldi attende sulla sua istanza di concessione demaniale ventennale, che per durata e caratteristiche rientra proprio nelle categoria di decisioni da lasciare al nuovo organismo di governo dei porti pugliesi.

Il grande gruppo armatoriale napoletano, uno dei più importanti al mondo, e leader nel traffico ro-ro, a Brindisi chiede anche le autorizzazioni di terminalista e di impresa portuale. cosa che non ha fatto in altri porti. L'amministratore delagato del gruppo, e presidente di Confitarma, Manuel Grimaldi, ha dichiarato recentemente al magazine specializzato de Il Secolo XIX, The Medi Telegraph: "Siamo un
gruppo italiano e vogliamo continuare dare il nostro contributo all’economia del Paese. In un contesto così drammatico per l’occupazione, soprattutto per i giovani, ci è sembrato doveroso, a Cagliari come a Salerno, ricorrere ai servizi dei lavoratori portuali locali. Devo aggiungere, peraltro, che Cagliari è un porto dove lavoriamo benissimo", ricordando anche che  il gruppo Grimaldi "è da sempre molto sensibile agli aspetti sociali connessi alle sue attività, a bordo come a terra. A Cagliari e Salerno abbiamo voluto mandare un segnale forte, in questa direzione".

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