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Venerdì, 26 Aprile 2024
Economia

Porto nell'incertezza, politica assente

BRINDISI - Nessun segno di vita dal porto di Brindisi, che nulla ha aggiunto in questi mesi alle iniziative commerciali di Grimaldi, e continua ad avere una guida provvisoria dell'Autorità Portuale, che non dialoga con il territorio, tra indagini, divisioni e latitanza della politica.

BRINDISI - Slovenia, Turchia, Egitto, Libia con tappe a Venezia e a Bari. E’ questa la rete di porti della nuova autostrada del mare che la Med Cross Lines inaugura da giovedì prossimo primo aprile con una nave ro-ro, che si aggiunge alla linea ro-ro tutta italiana di Grimaldi che collega Catania, Brindisi e Ravenna, con l’aspettativa di traffico di intercettare i Tir delle rotte con Igoumenitsa e Patrasso a Brindisi, e quelli della rotta tra Sicilia e Libia a Catania (con tre corse la settimana). Sono Capodistria – Venezia – Bari – Izmir – Mersin – Alexandria - Bengazi – Misurata – Tripoli gli scali della nuova rotta, con toccate bimensili nello scalo pugliese, ed un transit time di due giorni e mezzo da Bari verso la Libia e di circa una giornata da Bari verso Venezia.

“L’Autorità Portuale del Levante ha accolto la proposta della compagnia di navigazione veneziana- spiega il presidente Francesco Mariani - perché è necessario offrire servizi che accorcino le distanze verso i mercati di destinazione, riducendo costi della logistica e quelli ambientali”. Il 70% della produzione pugliese è destinato all’export e si imbarca verso i porti di destinazione prevalentemente via Genova, La Spezia e Venezia, raggiunti via gomma: con l’attivazione della nuova linea intra-mediterranea, con scalo a Bari, sarà possibile intercettare quel traffico che dal Mezzogiorno si irradia via strada verso il nord Italia o il centro-nord Europa, oltre a quello proveniente o diretto nei Balcani.

“La mappatura dei flussi delle merci, aggiornata la primo trimestre 2013, evidenzia che il trend trasportistico attraversa i nodi logistici Mezzogiorno in maniera particolarmente disaggregata – spiega Mario Sommariva, segretario generale dell’Autorità Portuale del Levante -. L’Autorità Portuale del Levante, nel rispetto ed in applicazione della L.84/94, promuove il superamento dei colli di bottiglia, puntando sui servizi di qualità e la valorizzazione delle infrastrutture esistenti”.

Dopo l’avvio della linea ro-ro per iniziativa di Grimaldi, non ci sono invece altri segni di novità sul fronte del porto di Brindisi, consegnato all’incertezza di governo dal fatto che ha in testa all’Authority un presidente ancora in attesa delle decisioni del Consiglio di Stato confortata da un parere richiesto alla Corte di Giustizia europea, e non ha ancora un segretario. Con il peso di due indagini riguardanti il progetto del nuovo terminal passeggeri a Costa Morena Ovest, e la concessione ventennale ad un cartello di società da crociera di parte della banchina di Costa Morena Est, dove tra i punti di scarico del carbone di dovrebbe realizzare anche un piccolo terminal.

Con la Pasqua inizia la stagione dei transiti turistici per la Grecia, ma l’Autorità Portuale non ha reso noto alcun programma né annunciato l’arrivo di altre compagnie oltre a Grimaldi che ha in linea due traghetti. Endeavour ha lasciato Brindisi, con Agoudimos è in piedi un contenzioso infinito. Peraltro, da quanto si dice, il presidente sub judice Iraklis Haralambidis ha lasciato nuovamente la città dopo la lunga assenza per la partecipazione alla rassegna crocieristica internazionale di Miami, che a Brindisi porterà praticamente nulla: solo 7 scali nel 2013.

Il Comitato portuale per la designazione del nuovo segretario generale non è stato convocato, malgrado il termine per le manifestazioni di interesse sia ampiamente scaduto e malgrado sia sempre più insistenti le voci che attribuiscono ad Haralambidis la scelta di Manlio Guadagnolo, ex presidente di Bari Porto Mediterraneo. Se così fosse, si tratterebbe di una opzione di rottura con il presidente dell’Autorità Portuale del Levante, Francesco Mariani,  a lungo contrapposto a Guadagnolo sia sul piano gestionale che sul piano della giustizia amministrativa.

Un incidente che la Regione Puglia per prima non si può permettere, se vuole che vada avanti il progetto Apulian Ports basato sulla piena sinergia tra Autorità del Levante e le Authority di Brindisi e Taranto. Guadagnolo si dice vada accreditandosi come candidato del centrodestra pugliese alla segreteria dell’Authority brindisina, ma ciò sarebbe già stato smentito dallo stesso Raffaele Fitto. Al momento non ci sono segnali di interventi politici per bloccare la deriva dell’Autorità Portuale di Brindisi, sin dall’inizio, alla metà degli anni Novanta, colpita da indagini, al centro di rapporti tormentati con gli operatori portuali, sempre più staccata dalla città e dalle direttrici di sviluppo economico e urbanistico di Brindisi e del suo territorio.

Mentre a Gioia Tauro e Trieste i parlamentari della sinistra hanno predisposto e presentato al governo una mozione per bloccare i progetti dei rigassificatori sulla costa, a Brindisi – fatta eccezione per il consigliere regionale Giovanni Brigante che ha denunciato in due lettere la situazione – i nuovi deputati e senatori del centrosinistra e del centrodestra tacciono sulla situazione di precarietà di indirizzo dell’Autorità Portuale brindisina, che nega persino la pubblicazione dei decreti presidenziali, e del porto. Quanto durerà ancora questa situazione?

 

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