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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Porto, numeri da tracollo

BRINDISI - È da mesi che l’Autorità portuale di Brindisi non comunica i dati relativi ai traffici portuali. Oggi si capisce il perché: in numeri testimoniano un tracollo scandaloso. Altro che “i buoni risultati” di cui parlava il comunicato pro-Haralambides di Confitarma diramato qualche giorno fa. Il porto di Brindisi è al capolinea: nel periodo gennaio-giugno, rispetto al 2011, registriamo 40.000 passeggeri in meno (-22%), e di conseguenza diminuiscono anche le auto transitate (-20%). Per i camion è una debacle: -47,5%.

BRINDISI - È da mesi che l’Autorità portuale di Brindisi non comunica i dati relativi ai traffici portuali. Oggi si capisce il perché: in numeri testimoniano un tracollo scandaloso. Altro che “i buoni risultati” di cui parlava il comunicato pro-Haralambides di Confitarma diramato qualche giorno fa. Il porto di Brindisi è al capolinea: nel periodo gennaio-giugno, rispetto al 2011, registriamo 40.000 passeggeri in meno (-22%), e di conseguenza diminuiscono anche le auto transitate (-20%). Per i camion è una debacle: -47,5%.

I dati testimoniano quello che già si sapeva: il traffico con la Grecia è ormai ridotto al lumicino. Le uniche note positive (come il 7% dei bus) dipendono esclusivamente dai pochi collegamenti rimasti con l’Albania, e dal fatto che gli albanesi per risparmiare preferiscono il bus all’auto.

Se raffrontati ai numeri del 1995, primo anno di vita dell’Autorità portuale, vien da mettersi le mani dei capelli: i passeggeri sono crollati da 254mila a 113mila; autoveicoli e bus sono scesi da 31mila a 20mila; i tir da 56mila a 17mila.

Le uniche cose in crescita quest’anno sono le quantità di carbone, ceneri, gesso, nitrato di ammonio e altri materiali industriali trasbordati dalle navi che arrivano a Costa Morena.

È indubbio che in questi dati c’è sicuramente l’effetto della crisi internazionale, ma se si allarga lo sguardo agli altri porti, il calo non è così impressionante. Se poi si guarda al porto di Bari, le flessioni sono dell’ordine dell’8% per i passeggeri e del 3% per gli autoveicoli, mentre il traffico di tir registra addirittura un +5% e quello dei bus un +6%. Segno evidente che all’Autorità portuale del Levante, presieduta da Francesco Mariani, si lavora in maniera diversa e soprattutto si ottengono risultati diversi.

Qui a Brindisi invece sembra di essere nell’anno dei record (negativi ovviamente): i dati relativi a passeggeri e tir sono infatti i peggiori in assoluto dal 1995 ad oggi.

Chissà se il professor Haralambides ed il suo segretario Del Nobile avranno voglia di commentare questa tragedia (economica). E chissà se finalmente i vertici delle istituzioni locali e i nostri parlamentari si decideranno a far sentire la loro voce.

Altro che accorpamento delle Province: qui sarebbe meglio cancellare l’Autorità portuale, oppure accorparla a quella di Bari. Di certo nessuno protesterebbe.

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