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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Porto, sostituiti cartelli discordia

BRINDISI – Diventa quasi una farsa la faccenda delle nuove indicazioni per gli imbarchi ed il check-in. L’Autorità Portuale è stata costretta ad un cambiamento in corsa spedendo nuovi cartelli a sostituire quelli contestati dagli agenti marittimi (va rimarcato che tutto ciò avviene il 2 agosto e non il 2 maggio o il 2 giugno), ma intanto è scoppiato parallelamente il caso del personale ausiliario inviato sul posto sempre dall’Authority, con tanto di paletta e pettorina, per instradare all’interno del varco doganale i turisti, anche se all’interno si trova il check di una sola nave, e quello di altre 5 è invece all’esterno nel terminal privato. E non è tutto: si scopre che chi dovrebbe informare i passeggeri non sa nulla di destinazioni e orari delle navi.

BRINDISI – Diventa quasi una farsa la faccenda delle nuove indicazioni per gli imbarchi ed il check-in. L’Autorità Portuale è stata costretta ad un cambiamento in corsa spedendo nuovi cartelli a sostituire quelli contestati dagli agenti marittimi (va rimarcato che tutto ciò avviene il 2 agosto e non il 2 maggio o il 2 giugno), ma intanto è scoppiato parallelamente il caso del personale ausiliario inviato sul posto sempre dall’Authority, con tanto di paletta e pettorina, per instradare all’interno del varco doganale i turisti, anche se all’interno si trova il check di una sola nave, e quello di altre 5 è invece all’esterno nel terminal privato. E non è tutto: si scopre che chi dovrebbe informare i passeggeri non sa nulla di destinazioni e orari delle navi.

L’incredibile circostanza è venuta a galla sempre nelle ultime ore, quando gli agenti marittimi penalizzati dalle deviazioni forzate dei passeggeri da parte del gruppo di ausiliari li ha interrogati sugli orari di partenza delle navi. Uno degli addetti ha assicurato che la Ionian Spirit sarebbe partita alle 21 per Cefalonia, mentre invece questo traghetto è in partenza alle 23 per Valona, e che la Ionian Sky sarebbe partita alle 19 per Patrasso, mentre la nave parte alle 21 per Igoumenitsa. Un altro addetto, ad una precisa domanda rivoltagli da un altro degli agenti marittimi, ha risposto di non ricordare quale fossero destinazione e orario di partenza della Ionian Sky.

“Adesso – dice il rappresentante degli agenti marittimi in Comitato portuale, Teo Titi – voglio sapere che qualifiche ha questo personale per essere destinato alle operazioni di imbarco, quanto viene pagato e da chi, e come è stato selezionato. Ne chiederò conto il 9 agosto nella seduta del Comitato portuale che il commissario Lolli ha intenzione di convocare per quella data”. Va oltre l’agente Franco Aversa: “Ritengo, anche dopo tutto ciò che è avvenuto nei mesi scorsi contro le navi della compagnia che rappresento e contro la mia agenzia, dalla richiesta di fallimento al sequestro di una delle unità, dall’ordinanza sulle tariffe portuali discriminatoria nei confronti delle compagnie elleniche che collegano Brindisi alla Grecia, al decreto presidenziale per allontanare da Brindisi le nostre navi, tutto ribaltato dalla magistratura civile e amministrativa, che gli avvenimenti e le azioni odierne discriminino in maniera palese ed evidente la compagnia Agoudimos, andando invece a favorire i concorrenti”.

Aversa allude chiaramente alla compagnia che come Agoudimos collega Brindisi a Valona, e che ha ricevuto recentemente due box all’interno del varco doganale per il check-in dei passeggeri, quindi – alla luce delle operazioni odierne messe in atto dall’Autorità portuale – è in posizione privilegiata rispetto alla stessa Agoudimos. Ma ha scritto al commissario dell’Authority appena arrivato, l’ammiraglio Ferdinando Lolli, e al sindaco di Brindisi, Mimmo Consales, anche l’amministratore della società “Il Mondo”, proprietaria del terminal privato che si trova invece appena fuori dal varco doganale, che ospita i check-in di tutte le altre navi con gli sportelli delle agenzie raccomandatarie, e che si ritiene a sua volta pesantemente discriminato.

Instradare forzatamente all’interno del porto il flusso dei passeggeri indicando la presenza di un terminal a Punta delle Terrare che in realtà non esiste, trattandosi di una sala d’aspetto prefabbricata con un bar, avviene “dimenticando volutamente ed ancora una volta, che tutti gli uffici di check-in (nessuno escluso) sono all’interno della nostra struttura”, scrive Taveri. “Purtroppo tale determinazione proprio in prossimità delle uniche due settimane di maggior flusso (dall’1 al 15 agosto), almeno si spera, genererà confusione nella confusione. Nella sostanza indirizzerà tutti i passeggeri all’interno del porto, per poi doverli nuovamente far uscire e ritornare nel nostro terminal, e nuovamente ritornare indietro per l’imbarco. Per quale ragione?”.

“Duole notare – scrive Massimiliano Taveri al sindaco e al commissario ministeriale – che è oramai palese il fatto che tutte le determinazioni di questo ente sono mirate alla distruzione della nostra impresa, e cioè l’unica che offre i servizi ai passeggeri in transito dal 2006, senza aiuti di nessuno pagando anche l’Ici, che per inciso ammonta a circa 20mila euro annui, e genera posti di lavoro”. Riservandosi ogni eventuale azione a tutela, l’amministratore de “Il Mondo”  conclude notando che sarebbe stato più utile spendere soldi piuttosto che nella nuova cartellonistica nella pulizia del percorso sino al varco doganale, e sottolineando come sia “veramente disarmante il fatto che un’impresa in questo territorio debba essere così penalizzata e non considerata, soprattutto da un ente pubblico il cui compito sarebbe proprio quello di favorire l’imprenditorialità a favore dello sviluppo portuale”.

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