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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

Porto: tra new entry e Corte europea

BRINDISI – Se in Autorità Portuale si permettono di portare all’esame del Comitato portuale il bilancio di previsione 2014 senza aver pubblicato preventivamente il piano delle opere (60 giorni prima), non si fanno certo problemi a convocare lo stesso Comitato portuale non spedendo la lettera sette giorni prima, ma cinque.

BRINDISI – Se in Autorità Portuale si permettono di portare all’esame del Comitato portuale il bilancio di previsione 2014 senza aver pubblicato preventivamente il piano delle opere (60 giorni prima), non si fanno certo problemi a convocare lo stesso Comitato portuale non spedendo la lettera sette giorni prima, ma cinque. Solo che questa volta un componente dell’organo deliberativo, Michelangelo Greco in rappresentanza dei lavoratori delle imprese portuali, ha impugnato il ritardo di notifica sottolineando come si tratti di una violazione insanabile, e quindi elemento che determinerebbe la nullità delle delibere approvate qualora si dovesse comunque procedere con la riunione.

Cosa c’è di tanto urgente all’ordine del giorno della seduta fissata per il 21 marzo alle 19 in prima convocazione, e per il 24 marzo in seconda? Sembrerebbe ordinaria amministrazione, in verità, ma solo fino ad un certo punto: concessioni di spazi in banchina per Enel, Edipower e Fincosit, rinnovi di concessioni demaniali nella zona di piazzale Lenio Flacco, e tre autorizzazioni di impresa portuale. Due sono rinnovi, vale a dire per le società Ecologica e D’Oriano Maria Edelma, mentre l’altra è una new entry per il porto: la Nubile Srl, che intende allargare evidentemente la propria attività anche alle banchine dopo aver consolidato la propria presenza nel campo della gestione del ciclo dei rifiuti, dei servizi socio-sanitari (Rsa), delle pulizie industriali.

Ora bisognerà vedere che esito avranno intanto le obiezioni di procedura sollevate da Michelangelo Greco, il quale scrive nella lettera al presidente dell’authority Iraklis Haralambidis a proposito dell’articolo 7 del regolamento: lo stesso “prevede che la lettera di convocazione va spedita almeno sette giorni prima dell’adunanza, e prevede altresì che la seconda convocazione debba aver luogo non oltre 2 giorni dalla prima. Nel caso di specie entrambe dette prescrizioni sono state violate. Ed in particolar modo quella relativa ai sette giorni fra l’invio della lettera, e la prima convocazione non è suscettibile di sanatoria alcuna e renderebbe inefficace qualsiasi delibera che il comitato dovesse adottare sia in prima che in seconda convocazione. Alla luce di quanto sopra vi invito a voler provvedere all’annullamento espresso di tale convocazione ed alla successiva nuova convocazione del Comitato Portuale nel rispetto di leggi e di regolamento”.

Il problema è che dopo il 24 marzo, e il 25 marzo, c’è il 26 marzo: per quel giorno è fissata l’udienza della Corte di Giustizia dell’Unione Europea a Lussemburgo, per il parere richiesto dal Consiglio di Stato sulla legittimità della nomina di un cittadino non italiano alla presidenza dell’Autorità Portuale, in questo caso di Brindisi. La decisione della Corte europea dovrebbe essere relativamente rapida, visto che da tempo sono stati acquisiti gli atti necessari, incluso un parere del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sul tipo di poteri esercitati da un presidente di Autorità Portuale. Sembra che l’Avvocatura dello Stato abbia fornito ai giudici del Lussemburgo una risposta del tipo “a volte sì e a volte no”, mentre è di tutt’altro avviso non solo il ricorrente Calogero Casilli, ma anche il Tar di Lecce, che annullò per illegittimità la nomina di Iraklis Haralambidis, annullamento sospeso dal Consiglio di Stato che però, dopo il parere della Corte europea, dovrà decidere a sua volta e definitivamente.

La partita si giocherà in un paio d’ore: agli avvocati sono concessi solo 15 minuti a testa per chiarire o integrare oralmente, poi i giudici del Lussemburgo si riserveranno la decisione. Solo il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti sarà rappresentato dall’Avvocatura dello Stato, mentre oltre a Casilli (solo contro tutti), anche Haralambidis e l’Autorità Portuale di Brindisi avranno avvocati privati, salvo ripensamenti dell’Authority che potrebbe chiedere a sua volta la tutela dell’Avvocatura.

Insomma, questa seduta del Comitato portuale del 21-24 marzo, convocata senza rispettare i rituali 7 giorni, si potrà rinviare a dopo il 26 oppure no? La lettera di messa in mora di Michelangelo Greco forse ha scompigliato un cronoprogramma tutt’altro che di routine.

 

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