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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

Puglia, buone pratiche contro agromafie

BARI - Si terrà domani, venerdì 16 settembre 2011, alle ore 16,00, presso l’Auditorium 150 (ex sala Enel), alla Fiera del Levante, nell’ambito del calendario di Agrimed, il convegno sul tema “Sicurezza in agricoltura e agromafie - 1° Rapporto sui Crimini Agroalimentari in Puglia”. Dopo i saluti di Gianfranco Viesti, presidente della Fiera del Levante, introdurrà i lavori Antonio De Concilio, direttore Coldiretti Puglia. Sarà Donato Ceglie, procuratore distrettuale antimafia a presentare il 1° Rapporto Eurispes sui crimini agroalimentari.

BARI - Si terrà domani, venerdì 16 settembre 2011, alle ore 16,00, presso l’Auditorium 150 (ex sala Enel), alla Fiera del Levante, nell’ambito del calendario di Agrimed, il convegno sul tema “Sicurezza in agricoltura e agromafie -  1° Rapporto sui Crimini Agroalimentari in Puglia”. Dopo i saluti di Gianfranco Viesti, presidente della Fiera del Levante, introdurrà i lavori Antonio De Concilio, direttore Coldiretti Puglia. Sarà Donato Ceglie, procuratore distrettuale antimafia a presentare il 1° Rapporto Eurispes sui crimini agroalimentari.

Si alterneranno gli interventi dell’ispettore capo Giuseppe Serino, dell’Ispettorato Centrale Tutela Qualità e Repressione Frodi dei Prodotti Agroalimentari – Mipaaf, del comandante regionale Giuseppe Silletti del Corpo Forestale dello Stato e del generale Gennaro Vecchione, comandante della Legione Allievi della Guardia di Finanza di Bari. Le conclusioni saranno curate da Dario Stefano, Assessore alle Risorse Agroalimentari Regione Puglia e da Pietro Salcuni, Presidente Coldiretti Puglia.

Si procede intanto con le buone pratiche in agricoltura. Presentato oggi a Bari, nell’ambito delle iniziative di Agrimed, il nuovo Atlante dei prodotti tipici di Puglia. In conferenza stampa, moderata dall’ideatore e conduttore della rubrica del Tg5 “Gusto” Gioacchino Bonsignore, l’assessore alle Risorse agroalimentari della Regione Puglia, Dario Stefàno, e il direttore dell’Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari Cosimo Lacirignola.

L’Atlante dei prodotti tipici è l’unica pubblicazione che riporta tutti i prodotti tipici pugliesi,  con le procedure di lavorazione, l’area di provenienza, la tipologia di commercializzazione, i cenni storici e le tabelle nutrizionali complete. Pubblicato per la prima volta nel 2008 l’Atlante è oggi alla sua IV ristampa, aggiornato all’ultima revisione dell’Elenco ministeriale dei prodotti agroalimentari tradizionali.

Nel volume (pubblicato anche in lingua inglese nella II e III edizione) sono stati introdotti ben 6 nuovi prodotti per un numero complessivo di 204 prodotti agroalimentari tradizionali della Puglia nonché le nuove produzioni Dop e Igp che comprendono anche i vini Docg, Doc e Igt (le quattro Docg pugliesi: Castel del Monte Rosso riserva Docg, Castel del Monte Nero di Troia Riserva Docg, Castel del Monte Bombino Nero Docg e Primitivo di Manduria Dolce Naturale Docg).

Con il termine “prodotti tradizionali” s’intendono quei prodotti agroalimentari le cui metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura risultino consolidate nel tempo, omogenee per tutto il territorio interessato, secondo regole tradizionali, per un periodo non inferiore ai venticinque anni. Il sistema dei prodotti è regolato dal Decreto del 18 luglio 2000. In seguito all’ultimo aggiornamento dell’Elenco Nazionale dei Prodotti Tradizionali, varato a giugno 2011, la Regione Puglia vanta oggi 204 prodotti agroalimentari tradizionali.

Nell’edizione 2011 dell’Atlante i prodotti:  6 nuovi prodotti aggiunti sono la cipolla bianca di Margherita, dalle origini antichissime, è caratterizzata dalla dolcezza data dalla forte presenza di zuccheri al suo interno. Apprezzata per il gusto delicato, viene oggi utilizzata in cucina per la preparazione di numerosissime pietanze); le olive Celline di Nardò in concia tradizionale, tipiche del territorio della provincia di Lecce vengono raccolte a completa maturazione e conciate in salamoia con vari aromi quali rametti di mirto, infiorescenze di finocchio selvatico, rametti di falso pepe, scorze di agrumi e limoni affettati; il Pallone di Gravina, formaggio tipico delle province di Bari, Bat e Matera a pasta filata prodotto esclusivamente con latte crudo di vacche allevate allo stato semi-brado nei pascoli della Murgia barese.A seconda della stagionatura trasforma i sapori specifici del latte in quelli specifici delle erbe della Murgia).

Quindi il pisello secco di Vitigliano, tipico del territorio della frazione di Santa Cesarea Terme è particolarmente tenero e di facile cottura; la pizza sette sfoglie di Cerignola, conosciuta anche come pizza del giorno di tutti i Santi è tipica del periodo natalizio. È un prodotto tipico della tradizione di Cerignola la cui ricetta è tramandata di generazione in generazione; il pomodoro di Morciano, la cui particolarità sta nella precocità e nella brevità del suo ciclo vegetativo. Il pomodoro si presenta allungato.

“L’impronta qualitativa delle nostre produzioni regionali rappresenta un presupposto indispensabile per le politiche regionali orientate allo sviluppo delle produzioni di qualità – dichiara l’assessore alle Risorse agroalimentari delle Regione Puglia, Dario Stefàno -. Qualità, sicurezza alimentare, valorizzazione e tutela delle produzioni agroalimentari tipiche pugliesi rappresentano gli assi cartesiani dell’azione di questo governo regionale per migliorare il posizionamento dei prodotti sui mercati”.

“L’Atlante – ha detto ancora Stefàno -ci supporta in questa nostra prospettiva che punta al sostegno dei prodotti agroalimentari tradizionali di Puglia, quali portatori autentici del gusto, della identità e delle radici della tradizione pugliese. Prodotti che insieme alle produzioni  Dop e Igp di Puglia possono fregiarsi di una ulteriore qualificazione e riconoscimento attraverso il Marchio “Prodotti di Puglia”, il marchio collettivo comunitario con indicazione territoriale, istituito dalla Regione Puglia per valorizzare la produzione agroalimentare di qualità pugliese”.

“Questo Atlante – dichiara il direttore dell’Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari del Ciheam, Cosimo Lacirignola – nasce dalla ricerca appassionata di tutto ciò che di buono, tipico e tradizionale si produce della nostra regione. - Del resto occuparsi di produzioni territoriali rappresenta il modo più efficace di tutela dell’ambiente nel rispetto della biodiversità. Sappiamo bene che l’agricoltura di qualità può nascere esclusivamente da un territorio sano e produrre cibi sani aiuta a preservare l’ambiente. Questo sistema di concepire agricoltura, artigianato e turismo appare il modo più intelligente per garantire non soltanto la tutela dell’ambiente, ma la promozione culturale e lo sviluppo del territorio”.

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