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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia Carovigno

Lavoratori Cmc in cassa integrazione: l'azienda sonda nuovi mercati

I dpendenti della ditta di Carovigno erano impiegati in un appalto presso lo stabilimento Leonardo di Brindisi in cui sono poi subentrati altri lavoratori. Nei giorni scorsi l'amministratore ha incontrato i sindacati

CAROVIGNO - L’azienda Cmc è alla ricerca di nuovi clienti per rilanciare le proprie attività e garantire nuove prospettive ai propri dipendenti. Il destino dei 50 lavoratori dell’azienda metalmeccanica con sede a Carovigno è stato al centro di un incontro fra l’amministratore della Cmc, Alfonso Centuori, e i rappresentanti dei sindacati Fiom, Fim e Uil, che si è svolto nei giorni scorsi presso la sede di Confindustria Brindisi. I problemi per la Cmc sono iniziati nei mesi scorsi, quando Leonardo ha affidato a dei lavoratori provenienti dal proprio stabilimento di Grottaglie, l’unica commessa presso lo fabbrica di Brindisi in cui erano impiegati gli operai della società carovignese. Da allora, non potendo essere ricollocate in altri appalti, le unità della Cmc sono in cassa integrazione. 

La situazione è seguita con attenzione dai sindacati. “Lo stabilimento di Brindisi della Leonardo, che aveva assicurato fino a ieri due linee di lavorazioni sugli elicotteri – afferma Angelo Leo, segretario generale della Fiom Cgil Brindisi - ha dovuto far rientrare quelle linee per dare lavoro ad altrettanti dipendenti provenienti dalla ben più grave crisi dello stabilimento Leonardo della vicina Grottaglie con 600 esuberi”.  Angelo Leo rimarca come “la pazienza dei lavoratori della Cmc e delle loro famiglie sia ormai al limite”. “Ed alla proprietà, tramite il sindacato, unitariamente chiedono di fare qualcosa nei confronti delle istituzioni, ma anche della stessa Leonardo in particolare ed in generale alle altre industrie aerospaziali non in crisi, per impedire la perdita di 50 posti di lavoro ad alto livello professionale, vanto ed economia di una città come Carovigno”. 

Lavoratori Cmc Carovigno con Angelo Leo-2

“L'industria aerospaziale nella provincia di Brindisi – afferma il sindacalista - non è poca cosa, ma purtroppo da anni, prima ancora della pandemia, sta perdendo centinaia di posti nell'indotto (Tecnomessapia a Ceglie Messapica, Gse a Brindisi, e tante altre piccole realtà che insieme costituiscono perdite ingenti). Bisogna che le Istituzioni e quello che rimane della politica non lascino soli i lavoratori ed il sindacato ed anche le piccole imprese locali. Deve essere chiaro a tutti che ogni posto di lavoro perso, si trasforma in tragedia per l'intera società”. 

L’azienda, del resto, sta sondando altri settori rispetto a quello aerospaziale. “Leonardo - dichiara a BrindisiReport Alfonso Centuori, amministratore della Cmc - è uno dei nostri clienti. Si tratta di un n cliente importante, ma non possiamo pensare di fare il 100 percento del fatturato con Leonardo. L’azienda sta cercando di strutturarsi con investimenti in modo tale da potersi offrire in maniera più completa sul mercato, anche per altri clienti”. “Ho fatto – spiega ancora Centuori - un po’ di preventivi. Stiamo investendo anche delle risorse aziendali per completare dei processi produttivi che facevamo esternamente. Perché se questi riuscissimo a farli in casa, avremmo una velocità per la consegna superiore e, non usando un fornitore esterno, il margine del fornitore esterno ce lo terremmo noi. In questo modo potremmo aspirare ad avere nuove commesse”. 
 

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