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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Il Parlamento Europeo vota: "Prolungare la Dorsale adriatica sino a Brindisi"

Il Parlamento europeo ha votato oggi una risoluzione per il prolungamento di altri 700 chilometri sino a Brindisi della Dorsale adriatica, parte terminale del Corridoio Baltico-Adriatico della Ten-T, la nuova rete europea dei trasporti e della logistica.

BRUXELLES - Il Parlamento europeo ha votato oggi una risoluzione per il prolungamento di altri 700 chilometri sino a Brindisi della Dorsale adriatica, parte terminale del Corridoio Baltico-Adriatico della Ten-T, la nuova rete europea dei trasporti e della logistica. "Si tratta di un importante e decisivo passo in avanti della battaglia su cui Left Brindisi è stata impegnata assieme alle istituzioni locali e regionali e ai rappresentanti politici che ci hanno creduto", dichiara Carmine Dipietrangelo, presidente dell'associazione politico-culturale il 21  luglio scorso organizzò a Brindisi un incontro pubblico su questo tema, cui partecipò l'eurodeputato del Pd Massimo Paolucci, il quale di seguito parla del successo dell'iniziativa del gruppo del Pd a Bruxelles. Su questo obiettivo anche Forza Italia aveva annunciato un'intervento dei propri parlamentari europei, su sollecitazione di Mauro D'Attis, componente brindisino del Comitato delle Regioni.

Massimo-Paolucci-2L'eurodeputato Massimo Paolucci - "Inserire l'intera dorsale Adriatico - Ionica italiana nel corridoio Baltico all'Adriatico risolverebbe l'incomprensibile buco che esclude dalle reti europee dei trasporti, attualmente ferme a Ravenna e Ancona, intere Regioni del Centro-Sud Italia" dice Massimo Paolucci, vice capodelegazione del Pd al Parlamento europeo e componente delle Commissioni Ambiente e Trasporti. Il completamento del corridoio Baltico - Adriatico e la sua estensione all'intera dorsale Adriatico - Ionica è quanto chiede il Parlamento europeo con la risoluzione dedicata alla Macroregione Adriatico - ionica approvata oggi a Strasburgo. La parola ora passa alla Cabina di Regia nazionale, coordinata dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, e responsabile dell'attuazione della Strategia macroregionale.

"Le macroregioni (quella Adriatico - Ionica coinvolge Sicilia, Calabria, Basilicata, Puglia, Molise, Abruzzo, Marche, Umbria, Emilia-Romagna, Veneto, Lombardia, Trentino-Alto Adige, Friuli-Venezia Giulia, in Italia, e altri Paesi come Slovenia, Croazia, Bosnia, Serbia, Albania, Grecia, Montenegro) rappresentano un importante innovazione istituzionale, uno strumento decisivo per diminuire la distanza tra Europa e cittadini e creare un ponte Nord-Sud ed Est-Ovest" continua Paolucci.

"La regione Adriatico - Ionica costituisce un'area di grandissimo pregio ambientale e culturale, uno straordinario distretto turistico, un potenziale strumento di pace, cooperazione ma anche di sviluppo economico e commerciale tra Unione europea, Balcani e Africa. Non esiste, però, sviluppo sostenibile della macroregione senza un'adeguata rete infrastrutturale e di trasporto - aggiunge Paolucci - e oggi il Parlamento europeo con un voto a larghissima maggioranza l’ha confermato". "È un successo della delegazione Pd al Parlamento europeo, di tutti i deputati italiani che hanno sostenuto il lavoro fatto nelle Commissioni Ambiente, Sviluppo regionale e poi in plenaria, e di tutte le Regioni coinvolte, a partire da Abruzzo, Molise e Puglia", conclude Paolucci.

La dorsale Ravenna-Brindisi-2Lo sviluppo dell'Adriatico sono le merci non le trivelle -  "L'inserimento del completamento e dell’estensione del corridoio Baltico-Adriatico lungo tutta la dorsale ionico-adriatica tra le sei priorità infrastrutturali della Macroregione è uno degli asset fondamentali per il suo sviluppo, obiettivo strategico per collegare e integrare l’Est e l’Ovest dell’Europa nella direttrice con l’Asia. Un progetto che mira a realizzare un modello di sviluppo sostenibile e di lungo respiro. Non a caso, oggi, abbiamo anche ribadito un secco ‘no’ alle trivellazioni selvagge sulla terra ferma e in mare aperto in tutto l’Adriatico”, aggiunge Massimo Paolucci.

“Il voto di oggi ribadisce la fondamentale importanza che rivestono i Corridoi Europei nel processo di integrazione, non solo economica, dell’Unione europea. Una priorità, del resto, già sancita dal punto di vista finanziario dal bilancio dell’Unione 2014/2020, dove i fondi per la costruzione dei Corridoi vengono più che triplicati (da 8 a 25 mld) rispetto alla passata programmazione. Dei nove Corridoi Europei, ben quattro interessano l’Italia: il Corridoio Mediterraneo, lo Scandinavo-Mediterraneo, il Reno-Alpi e il Baltico-Adriatico. Quest’ultimo, oltre 1800 km di lunghezza, 6 Paesi attraversati (Polonia, Repubblica Ceca, Slovacchia, Austria, Slovenia e Italia), 13 nodi urbani ed aeroporti, 10 porti, 30 terminali merci, una rete ferroviaria complessiva di oltre 4200 km, attraversa il cuore dell’Europa fino a Ravenna”.

“Con la relazione approvata quest'oggi, si afferma la necessità di prolungare questo asse di collegamento di ulteriori 700 km, fino a Brindisi, includendo tutta la dorsale adriatica italiana, integrando le Marche, l’Abruzzo, il Molise e tutta la Puglia nella Rete Transeuropea. Si avrebbe, in questo modo, anche il pieno congiungimento con il Corridoio Scandinavo-Mediterraneo, gettando le basi di nuove e più dinamiche prospettive di crescita economica e sviluppo sostenibile lungo la linea trasversale (Napoli-Bari). Non si tratta, quindi, di una forzatura. Al contrario, è un’integrazione automatica che risponde agli obiettivi di sviluppo che l’Europa si è data”, conclude Paolucci.

Fabiano AmatiSoddisfazione alla Regione Puglia - Anche l’assessore Giannini ed il consigliere regionale Fabiano Amati, presentatore di un ordine del giorno sul prolungamento della Dorsale adriatica, votato dal consiglio regionale pugliese, esprimono tutta la loro soddisfazione per una notizia che, pur non avendo immediate implicazioni di carattere finanziario, pone un solido indirizzo politico alla prospettiva che la rete centrale Ten-T si estenda su tutta la dorsale adriatica e ionica.

“Lo sforzo che la Regione Puglia sta producendo – spiegano  - per risolvere la strozzatura della linea ferroviaria nel tratto tra Termoli e Lesina è stata sempre immaginata perché la linea adriatica possa assumere un ruolo di interconnessione con i già definiti corridoi della rete centrale Ten atteso che l’attuale corridoio Scandinavo Mediterraneo si ferma ad Ancona. La rete centrale del disegno Ten-T comprenderà quelle parti della rete globale a maggiore valore strategico che beneficerà dei principali investimenti dell’Ue. Quanto oggi realizzato, se riceverà il sostegno finanziario necessario, contribuirà insieme al citato raddoppio sulla Termoli Lesina a determinare condizioni di crescita e sviluppo per l’intero Mezzogiorno”.

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