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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia Ostuni

San Marzano: battaglia legale attorno al sapore dell’Elisir “unico”

ARANTO - La Borsci Liquori (azienda tarantina rilevata nel maggio scorso dall’imprenditore ostunese Raffaele Casale, presidente del gruppo Telcom), produttrice da 170 anni dell’Elisir San Marzano, denuncia in una nota episodi di concorrenza sleale ai suoi danni, l'ultimo dei quali consisterebbe nell'aver diffuso la voce secondo cui il prodotto non avrebbe più la qualità di una volta. «È assolutamente falso», riferisce il direttore commerciale dell'azienda, Giuseppina Borsci, la quale aggiunge che metodologie e materie prime utilizzate sono sempre controllate, come in passato, dal cugino Egidio, responsabile della produzione. «Questa voce - prosegue Borsci - è messa in giro evidentemente da chi aveva immesso sul mercato prodotti che tentavano di assomigliare al nostro Elisir e oggi, con il ritorno dell'originale, si vedono precludere la possibilità di continuare la loro attività di plagio».

TARANTO - La Borsci Liquori (azienda tarantina rilevata nel maggio scorso dall’imprenditore ostunese Raffaele Casale, presidente del gruppo Telcom), produttrice da 170 anni dell’Elisir San Marzano, denuncia in una nota episodi di concorrenza sleale ai suoi danni, l'ultimo dei quali consisterebbe nell'aver diffuso la voce secondo cui il prodotto non avrebbe più la qualità di una volta. «È assolutamente falso», riferisce il direttore commerciale dell'azienda, Giuseppina Borsci, la quale aggiunge che metodologie e materie prime utilizzate sono sempre controllate, come in passato, dal cugino Egidio, responsabile della produzione. «Questa voce - prosegue Borsci - è messa in giro evidentemente da chi aveva immesso sul mercato prodotti che tentavano di assomigliare al nostro Elisir e oggi, con il ritorno dell'originale, si vedono precludere la possibilità di continuare la loro attività di plagio».

L'azienda, che sta cercando faticosamente di superare la recente fase di crisi, lancia infine un appello, invitando i clienti a segnalare, anche in forma anonima, eventuali sospetti di contraffazione del prodotto. L'azienda, assicura Giuseppina Borsci, provvederà «ad inviare personale di fiducia per accertare comportamenti scorretti o, addirittura, penalmente perseguibili». La produzione dell’elisir è ripresa ufficialmente nel luglio scorso, dopo la turbolenta parentesi fallimentare che aveva travolto “Borsci Liquori”. Nei giorni scorsi le prime bottiglie del nuovo corso sono già ricomparse in vetrina.

A firmare la rinascita dello storico marchio, un nuovo sodalizio imprenditoriale. Tre gli azionisti della neonata società, subentrata alla Ilbi spa: i tarantini Giuseppina ed Egidio Borsci, rispettivamente direttore commerciale e responsabile della produzione, e l’imprenditore ostunese Raffaele Casale, amministratore. Le risorse finanziarie per rendere fattibile l’operazione rilancio sono state reperite grazie all’intervento della società ostunese del patron Alfonso Casale.

La svolta, lo scorso mese di maggio: l’offerta di 5,3 milioni di euro ed il mantenimento dei 26 posti di lavoro venivano giudicati positivamente dai giudici del Tribunale fallimentare. La decisione dei giudici tarantini consentiva così di non rendere vani gli sforzi profusi per la ripresa della produzione da parte di Raffaele Casale impegnato a far ripartire gli impianti presi nel frattempo in affitto per garantire la continuità della gestione operativa.

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