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Economia Piazza Santa Teresa

Santa Teresa: "Servizi essenziali a rischio, 1 maggio di protesta"

I lavoratori della partecipata della Provincia si ritroveranno martedì mattina davanti alla sede della prefettura

BRINDISI - I lavoratori della Santa Teresa, sostenuti dal sindacato Cobas, festeggeranno l'uno maggio con un sit in davanti la Prefettura di Brindisi a partire dalle ore 9,00 “per protestare contro chi si dimentica che strade, scuole, servizi vari – si legge in una nota del Cobas a firma del segretario provinciale del sindacato, Roberto Aprile - devono essere svolti per legge”. Analoga manifestazione sarà realizzata dai lavoratori della Albaservice a Lecce sotto la locale prefettura. 

“I lavoratori di Brindisi e Lecce iscritti al Cobas – si legge nella nota del sindacato - hanno scritto nei giorni scorsi una lettera ai massimi vertici dello Stato per chiedere un deciso intervento sul problema della mancata concessione della cassa integrazione in deroga, a causa di interpretazioni restrittive dell’emendamento in finanziaria, e dei mancati finanziamenti da parte del Governo a realizzare le funzioni fondamentali”: 

“Si continua a parlare di democrazia a vanvera da parte della politica – prosegue Aprile - quando nemmeno referendum come quello del 4 Dicembre 2016, che prevedeva il ritorno delle province a rango costituzionale con compiti specifici, viene applicato”. 

Alla Prefettura il 1 Maggio una nostra delegazione chiederà l’attivazione di un incontro immediato con l’assessore regionale al lavoro, Sebastiano Leo. “In incontri avuti con il Cobas nei giorni scorsi – si legge ancora nel comunicato - l’assessore ha dimostrato la volontà di realizzare immediatamente un programma di interventi in favore dei lavoratori della Santa Teresa e della Albaservice, pena il fallimento delle 2 società”.

Il Cobas rimarca come “tempo ormai non ce n’è più per nessuno dopo la lettera scarica barile del presidente della Provincia, Domenico Tanzarella, che invita nei fatti l’amministratore di Santa Teresa, Giuseppe Marchionna, ad aprire la procedura di licenziamento”. La Santa Teresa ha inoltre  “scritto alla Regione chiedendo una risposta entro 5 giorni sulla concessione o meno della cassa integrazione per poi  avviare la procedura”.  “A dir la verità – conclude Aprile - non c’è proprio nulla da festeggiare l’uno Maggio”. 

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