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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

Scende in strada "Trasporto Libero"

CAROVIGNO – “Trasporto Libero” in provincia di Brindisi sceglie per ora la strada di una protesta che non coinvolge gli automobilisti, ma solo il trasporto merci. Decine di camion e furgoni dalle 7 di stamani hanno dato vita ad un presidio sulle sue carreggiate della superstrada 379 all’altezza del distributore Tamoil, presso lo svincolo per Specchiolla e San Vito dei Normanni. Situazione del tutto tranquilla, grazie alla decisione di lasciar passare auto e pullman. “Stiamo cercando di fermare solo le merci”, ci hanno detto alcuni camionisti che partecipano alla protesta, che potrebbe dare vita ad altre iniziative sino a venerdì 27 gennaio, secondo il calendario nazionale stabilito dal coordinamento dell’associazione spontanea.

CAROVIGNO – “Trasporto Libero” in provincia di Brindisi sceglie per ora la strada di una protesta che non coinvolge gli automobilisti, ma solo il trasporto merci. Decine di camion e furgoni dalle 7 di stamani hanno dato vita ad un presidio sulle sue carreggiate della superstrada 379 all’altezza del distributore Tamoil, presso lo svincolo per Specchiolla e San Vito dei Normanni. Situazione del tutto tranquilla, grazie alla decisione di lasciar passare auto e pullman. “Stiamo cercando di fermare solo le merci”, ci hanno detto alcuni camionisti che partecipano alla protesta, che potrebbe dare vita ad altre iniziative sino a venerdì 27 gennaio, secondo il calendario nazionale stabilito dal coordinamento dell’associazione spontanea.

Nel Brindisino la centrale di “Trasporto Libero” è a Ostuni, il responsabile è Gianni Rendina. Smentite subito anche le notizie circolate su alcune radio regionali di un blocco nei pressi dell’Aeroporto del Salento. Molto più tesa la situazione, invece, sulla circonvallazione di Bari dove passare è stato difficilissimo sin dalle prime ore del mattino, anche per l’aerostazione di Palese. Blocchi nel Tarantino sulla 106 ionica e sulla superstrada 7 per Brindisi.

Quanto conta il trasporto su gomma in provincia di Brindisi? “Se in Italia viaggia su strada almeno l’80 per cento delle merci – dicono gli autotrasportatori impegnati nella protesta di questa mattina – a Brindisi la percentuale è ancora più alta, perché qui non funziona il porto, e le Ferrovie hanno chiuso anche il centro di carico”. Più padroncini o dipendenti di aziende private, stamani in strada? “Ci sono anche colleghi di aziende grandi, come la Fratelli Iaia che però sta lavorando, ed altre. Ma siamo soprattutto padroncini”

Le principali rivendicazioni? “Il costo del gasolio, quello delle autostrade, la previdenza, gli interessi bancari. Oramai siamo al limite”. E il Movimento dei Forconi? “Stanno nelle campagne qui intorno”, scherzano i camionisti. Qui, al momento, non è come in Sicilia. Mai però sottovalutare l’esasperazione. Il trasporto su strada è un punto cruciale anche dell’economia brindisina. “Ci siamo solo noi a lottare, con Trasporto Libero. A Brindisi la Cna non ha aderito”. E per i prossimi giorni? “Vedremo”.

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