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Licenziamenti al cambio di appalto: operai imprese in lotta a Cerano

Venti dipendenti della ditta Wcs, consorzio Cogemain, sono rimasti senza lavoro a seguito di un cambio di appalto all'interno della centrale Federico II. I lavoratori stamani protestano davanti ai cancelli appoggiati dagli operai delle altre ditte

BRINDISI – Incrociano le braccia i lavoratori delle imprese appaltatrici della centrale Enel “Federico II” di Cerano. Una lunga fila di auto si è formata all’esterno della termoelettrica, dove stazionano centinaia di operai in segno di solidarietà nei confronti di 11 colleghi rimasti senza lavoro a seguito di un cambio di appalto. Si tratta dei dipendenti della ditta Wcs-consorzio Cogemain, ditta metalmeccanica di Brindisi che gestirà fino al prossimo 31 marzo un appalto nel settore del lavaggio idrodinamico. Poi a subentrare nell’appalto sarà l’azienda Sea, di Trepuzzi (Lecce).

Protesta lavoratori ditte a Cerano-2Il problema è che l’amministratore della ditta subentrante, da quanto appreso da fonti sindacali, ha dato la propria disponibilità a riassorbire solo otto delle 20  unità che prestavano servizio per la Wcs-Cogemain, sulla base di una lista con otto nominativi che gli è stata consegnata dalla stazione appaltante. Si tratta di otto lavoratori che nel 2008 entrarono nella centrale Enel con la ditta Ase, sempre del consorzio Cogemain. Nel 2011, con il passaggio dalla ditta Ase alla Wcs, i lavoratori impiegati nell’appalto diventano 20. Con la perdita dell’appalto presso la centrale di Cerano, però, i responsabili della Wcs hanno chiarito di poter riutilizzare in appalti esterni alla Federico II solo uno dei 12 lavoratori in esubero.

Sui numeri, però, vi sono versioni contrastanti. "Da quanto ci ha comunicato la Wcs - dichiara Maurizio Sancesario, segretario della Fiom Cgil Brindisi - gli esuberi sono 22. La nostra organizzazione sindcale si sta battendo affinché tutte e 22 le unità vengano garantite".

La questione è stata al centro di una riunione conclusasi con un nulla di fatto che si è svolta venerdì scorso (24 marzo) presso la sede di Confindustria Brindisi. Nel frattempo i dipendenti della Wcs hanno già dato vita a due giorni di sciopero bianco, all’interno della centrale. Alle prime luci di oggi, i lavoratori si sono piazzati all’ingresso della centrale, incassando il sostegno morale e sostanziale dei colleghi delle altre ditte appaltatrici.

Quello odierno non è uno scenario inconsueto per la centrale di Cerano, dove già in altre circostanze, come attestato da numerosi interventi delle organizzazioni sindacali, si sono riscontrate problematiche legate ai cambi di appalto. Sul sistema degli appalti nella Federico II, fra l'altro, è in corso un'inchiesta avviata di recente dalla Procura di Brindisi.  Stamani Enel ha chiesto ai sindacati di fare entrare in centrale le squadre di un paio di ditte per risolvere un problema tecnico riguardante uno dei gruppi in marcia, pena la fermata produttiva. Una trattativa è in corso.

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