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Ribadito in commissione regionale il "no" di Brindisi al gasdotto Tap

Confermato il "no" anche in sede di audizione in V commissione regionale all'approdo del gasdotto Tap in territorio del Comune di Brindisi, nel corso dell'audizione del sindaco Mimmo Consales. Ribadita "la netta contrarietà della città di Brindisi ad ospitare il punto di approdo della Tap. Il tutto, pur comprendendo le ragioni dei Comuni del Salento che manifestano il proprio dissenso rispetto alle scelte effettuate (sito a San Foca)"

BARI – Confermato il “no” anche in sede di audizione in V commissione regionale all’approdo del gasdotto Tap in territorio del Comune di Brindisi, nel corso dell’audizione del sindaco Mimmo Consales. Ribadita “la netta contrarietà della città di Brindisi ad ospitare il punto di approdo della Tap. Il tutto, pur comprendendo le ragioni dei Comuni del Salento che manifestano il proprio dissenso rispetto alle scelte effettuate (sito a San Foca)”, si legge nel resoconto diramato dall’amministrazione comunale brindisina.

“Nel corso del mio intervento ho ricordato a tutti i componenti la commissione di aver dichiarato ufficialmente la indisponibilità di Brindisi durante una audizione svoltasi alla presenza del presidente del consiglio regionale Onofrio Introna. Successivamente sull’argomento si è pronunciato all’unanimità il consiglio comunale, chiarendo la posizione contraria. Adesso si vorrebbe riaprire la partita e quindi ho precisato che nessuno ha mai contattato Brindisi, né l’azienda, né il governo e non è pensabile che il tutto venga demandato ad una discussione tra i sindaci del Salento, tanto più perché ognuno di noi ha il compito di tutelare il proprio territorio. Da qui la piena comprensione nei confronti del Sindaco di Melendugno che difende a spada tratta la vocazione turistica delle proprie marine”, ha detto Consales.

“Se è cambiato qualcosa rispetto agli elementi conoscitivi in nostro possesso ce lo venga a dire il presidente del Consiglio dei Ministri e ci dica cosa vuole da Brindisi. Solo a quel punto – ha affermato Consales - convocherò il consiglio comunale per verificare se permangono le condizioni che ci hanno portato a rifiutare qualsiasi approccio con la Tap. Nessuno tenti di speculare, quindi, su possibili ‘aperture’ che non esistono e che nessuno vuole offrire. Lo sanno bene anche i dirigenti della Tap che si sono guardati bene dal chiedere un approccio con il Comune di Brindisi”.

Tap negli anni scorsi ha già scartato quattro possibili opzioni di approdo a Brindisi, mentre recentemente il ministro dell’Ambiente ha concesso al consorzio Tap la Valutazione di impatto ambientale favorevole per il progetto San Foca, ricevendo anche il sostegno del Consiglio dei Ministri (parere contrario del ministro dei Beni culturali). Sia il governo italiano che la Commissione europea considerano Tap un’opera strategica, perché porterà in Europa 10 miliardi di metri cubi di metano dai giacimenti del Caspio, costituendo un approvvigionamento strategico in tempi di crisi tra la Ue e la Russia e di guerra civile in Libia.

I sindaci dell’area del Salento interessata dallo sbarco e dal tracciato del gasdotto sino all’intersezione con la condotta Snam Brindisi-Minerbio stanno tentando di riaprire la partita sperando in un dirottamento, ormai assai improbabile, su Brindisi, paventando danni gravi all’economia turistica della loro area e ricevendo recentemente anche la disponibilità del presidente della Regione Puglia, Nichi Vendola, ad appoggiare una diversa opzione. Da qui il “no” ribadito in via preventiva da Consales.

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