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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Sistema telematico Ue per le pratiche portuali

BRINDISI – Sta per entrare in funzione nel porto di Brindisi il “Port management information system - versione 2”, la nuova modalità di interfaccia telematica tra l’utenza portuale (armatori, agenti marittimi, imprese terminaliste in primis) e la Capitaneria di Porto che diventa unico soggetto interlocutore.

BRINDISI – Sta per entrare in funzione nel porto di Brindisi il “Port management information system - versione 2”, la nuova modalità di interfaccia telematica tra l’utenza portuale (armatori, agenti marittimi, imprese terminaliste in primis) e la Capitaneria di Porto che diventa unico soggetto interlocutore, “in luogo delle attuali diverse pubbliche istituzioni con cui relazionarsi”. Lo fa sapere la stessa autorità marittima brindisina, informando tutti i soggetti interessati che sempre presso la Capitaneria è in corso “l’implementazione dei sistemi informatici” relativi.

Cos’è il Pmis: è un sistema che “oltre a standardizzare la gestione del traffico navale in ambito approdi comunitari, ha il pregio di snellire, a regime, la burocrazia delle corrispondenze di carattere amministrativo tra i soggetti privati e le pubbliche amministrazioni interessate. Da subito consentirà poi agli operatori marittimi di dialogare con questa Capitaneria di Porto prevalentemente in via telematica in modalità single windows, con intuibili vantaggi per l’utenza”.

Un passaggio obbligato anche per il porto di Brindisi, visto che “tale attivita’ rientra a pieno titolo nell’alveo degli indirizzi della Comunità europea volti a garantire la maggior sicurezza dei traffici navali ed annessa tutela del personale navigante e dell’ambiente marino e costiero, favorendo, nel contempo, la concorrenzialita’ dei porti degli stati membri in termini di snellimento delle procedure amministrative a vantaggio della maggior efficienza”, spiega la nota della Capitaneria.

Il programma ha quali attori primari il Ministero delle Infrastrutture e trasporti, il comando generale del Corpo delle Capitanerie di Porto - Guardia Costiera e le loro articolazioni periferiche, che si avvalgono per gli aspetti ingegneristici di Selex Divisione Sistemi Informatici, che ha anche il compito di formare il personale che sarà addetto alle operazioni attraverso il Pmis.

A Brindisi nel corso della settimana si sono tenuti appositi seminari informativi presso la sala conferenze messa a disposizione dall’Autorità Portuale, per illustrare le funzioni e gli scopi del nuovo sistema, mentre la settimana prossima sarà riservata l’on job training (alla formazione attraverso l’applicazione pratica), ma questa volta nei locali della Capitaneria di Porto, riservato al personale delle agenzie marittime, dei principali armatori di zona, dei rappresentanti delle società terminaliste e di altri soggetti interessati.

Dopo il periodo di sperimentazione concordato tra autorità marittima e l’utenza portuale, nel porto di Brindisi si utilizzerà prossimamente solo il Pmis, che comunque diventerà obbligatorio per tutti i porti dell’Unione Europea dall’1 giugno 2015, uniformando così le pratiche in tutta la rete degli scali comunitari.

 

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