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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Snim 2010 inaugurato con stand in allestimento e barche ancora in arrivo

BRINDISI - Con i pontili ancora semi vuoti e tanti stand esterni ancora chiusi o non allestiti, l’ottava edizione del Salone nautico di Puglia ha aperto i battenti inaugurata dall’assessore regionale al Turismo Magda Terrevoli. Un settore, quello della nautica in Puglia, su cui la Regione vuole puntare ed investire con il Distretto produttivo già approvato ma che sarà ufficializzato venerdì, ma su cui anche Confindustria Brindisi intende investire – ben 28 milioni euro tra risorse pubbliche e private – nella creazione di un polo nautico che completi l’offerta.

BRINDISI -  Con i pontili ancora semi vuoti e tanti stand esterni ancora chiusi o non allestiti, l’ottava edizione del Salone nautico di Puglia ha aperto i battenti inaugurata dall’assessore regionale al Turismo Magda Terrevoli. Un settore, quello della nautica in Puglia, su cui la Regione vuole puntare ed investire con il Distretto produttivo già approvato ma che sarà ufficializzato venerdì, ma su cui anche Confindustria Brindisi intende investire – ben 28 milioni euro tra risorse pubbliche e private – nella creazione di un polo nautico che completi l’offerta.

Gli stand e il pontili. Provengono non solo dalla Puglia gli espositori presenti ma la maggior parte delle aziende sono anche quelle che hanno aderito al Distretto nautico. Tanti quelli ancora chiusi questa mattina quando, tra i piazzali di Sant’Apollinare, hanno fatto capolino i primi visitatori. Poche anche le barche già ormeggiate sui pontili mobili: le condizioni meteo di questi giorni hanno provocato dei ritardi nell’arrivo di molte delle 120 imbarcazioni previste per l’esposizione in acqua.

L’inaugurazione. Nel capannone ex Montecatini si sono invece viste tutte le autorità cittadine; dalla Capitaneria di porto all’Autorità portuale, dagli enti locali alla Lega nazionale. In rappresentanza della Regione, l’assessore al Turismo Magda Terrevoli ha tagliato il nastro. “Pensiamo per Brindisi e per la nostra regione – ha dichiarato l’assessore – uno sviluppo ed un turismo sostenibile che non si può coniugare con rigassificatori né impianti industriali. Crediamo nel Distretto nautico ed investiremo con energia nel settore, facendo sempre attenzione al rispetto dell’ambiente e alle peculiarità turistiche del nostro territorio”. Tre sono invece i dati su cui si è soffermato il sindaco Domenico Mennitti nel suo discorso alla platea. “Giungere all’ottava edizione di una manifestazione come questa non è cosa da sottovalutare – ha spiegato il primo cittadino – così come pure crescere e conquistare una sede prestigiosa come questa e riuscire a portare il salone vicino alla città”. Presente all’inaugurazione anche l’ammiraglio Marcello De Donno, presidente della Lega Navale, che con la sua partecipazione ha voluto dare un contributo anche all’aspetto culturale e formativo della manifestazione: due i convegni organizzati dalla Lega, previsti per venerdì e sabato.

Gli imprenditori. Facce impegnate quelle degli espositori presenti in fiera. Molti di loro sono ancora a lavoro per ultimare l’allestimento degli stand. Lamentano soprattutto la crisi del settore che, come nel resto d’Italia, ha coinvolto anche la Puglia. Vedono una soluzione al problema ancora lontana nonostante l’idea di riunirsi in un distretto produttivo. “Non basta l’idea di un  distretto per sollecitare lo sviluppo della propria azienda” ha commentato Giuseppe Gelonese, titolare dalla Isotta Fraschini che costruisce motori navali con sede a Bari e presente al salone con Metamarine, un’imbarcazione che monta due nuovi motori da 800 cavalli. “Non bisogna aspettare gli investimenti della Regione – rincara Gelonese – ma anche noi imprenditori abbiamo il dovere di investire e puntare in alto con le nostre risorse e con le nostre idee”.

Il Polo nautico. Presentato nel pomeriggio da Confindustria, il Polo nautico di Brindisi si propone una serie di obiettivi: un Marina tecnico, un centro direzionale, un polo formativo con centro ricerca, un centro per la commercializzazione, l’ampliamento della zona produttive il finanziamento di nuove iniziative. Tutto sarà finanziato con 12 milioni di euro di investimenti pubblici e oltre 16 milioni di risorse private. Con i 28 milioni di euro totali, e grazie alle aree che l’Autorità portuale metterà a disposizione, Confindustria spera di poter fornire un’offerta completa non solo per i brindisini ma anche per chi sceglierà la città come approdo.

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