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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

Sottoscritta una convenzione tra il Consorzio Asi di Brindisi e il Dipar

Oggi, giovedì 7 maggio, presso la sede del Consorzio Asi di Brindisi, è stata sottoscritta una convenzione tra il Consorzio Asi di Brindisi e il Dipar - Distretto Produttivo dell’Ambiente e del Riutilizzo

BRINDISI - Riceviamo dalla presidenza del consorzio Asi e pubblichiamo il seguente comunicato: “Oggi, giovedì 7 maggio, presso la sede del Consorzio Asi di Brindisi, è stata sottoscritta  una convenzione tra il Consorzio Asi di Brindisi e il Dipar - Distretto Produttivo dell’Ambiente e del Riutilizzo. Oltre al presidente Marcello Rollo e all’Ing. Lorenzo Ferrara, Presidente Dipar, hanno partecipato all’evento il sindaco di Brindisi, Mimmo Consales, il sindaco di Francavilla Fontana e presidente della Provincia, Maurizio Bruno, il sindaco di Ostuni, Gianfranco Coppola ed il vice sindaco di Fasano, Gianleo Moncalvo".

"I due Enti intendono avviare questa collaborazione per: sviluppare concrete azioni di sostegno alla evoluzione del Consorzio Asi di Brindisi verso i moderni assetti delle Appea e a promuovere analoghi sviluppi organizzativi nelle altre aree produttive ed industriali della Regione;
promuovere e sviluppare interventi utili alla sicurezza sui luoghi di lavoro nelle aree industriali; individuare possibili forme di finanziamento a sostegno delle azioni precedentemente indicate; promuovere le iniziative oggetto delle presente Convenzione in ambito regionale".

"Il Dipar è un Distretto Produttivo riconosciuto dalla Regione Puglia con deliberazione di Giunta Regionale n. 837 del 23 marzo 2010. Il Dipar promuove, sostiene e favorisce le iniziative e i programmi di sviluppo su base regionale tesi a rafforzare la competitività, l’innovazione, l’internazionalizzazione, la creazione di nuova e migliore occupazione nel settore dell’ambiente e del riutilizzo dei rifiuti e comprende imprese, il sistema universitario e della ricerca pugliese, associazioni di categoria, associazioni sindacali, Enti locali, Enti Pubblici. Già all’atto del proprio insediamento, il Cda del Consorzio ha inteso aderire al DIPAR. Ora, con proprio provvedimento del 15.04.2015, ha aderito alla proposta del Dipar in particolar modo per valutare ogni concreta azione di sostegno alla evoluzione del Consorzio Asi di Brindisi verso i moderni assetti delle Appea".

"Come è noto, con il D.lgs. n. 112/1998, Legge  Bassanini, l’Italia si è dotata dello strumento che ha avviato le politiche di efficientamento gestionale nelle aree produttive italiane, affidando alle Regioni e alle Province autonome il compito di regolamentare, attraverso proprie leggi, lo sviluppo delle aree industriali ed in particolare di Aree Produttive Ecologicamente Attrezzate (Apea). Lo stesso decreto sancisce che gli impianti produttivi localizzati nelle aree ecologicamente attrezzate sono esonerati dall'acquisizione delle autorizzazioni concernenti l’utilizzazione dei servizi ivi presenti.

"In Italia Le Regioni che hanno legiferato in materia di Apea sono: Abruzzo, Calabria, Emilia Romagna, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia (attraverso il Pptr, recentemente approvato, che ha re-introdotto le Apea aggiungendo il valore paesaggistico, da cui le Appea, Aree Produttive Ecologicamente e Paesaggisticamente Attrezzate), Sardegna, Toscana. Il Friuli Venezia Giulia ha una normativa che regola i Consorzi di Sviluppo Industriale con esperienze attivate che si avvicinano al modello Apea, ovvero: la normativa di sviluppo dei Consorzi Industriali è collaterale all’Apea. Uno dei casi di eccellenza italiana è quella del Consorzio Zip di Ponterosso, in Friuli, Apea attiva dal 2004. Gli elementi principali che caratterizzano un’Apea sono uguali in tutte le Regioni: dotazioni territoriali di qualità, presenza di un gestore unitario delle reti e dei servizi (ambiente e sistema di monitoraggio), presenza di un sistema di gestione ambientale d’area (Sga) auspicata o prevista in tutte le norme, previsione dell’approccio del miglioramento continuo".

"In tutte le norme regionali è prevista una struttura di riferimento per la gestione dell’area (soggetto gestore, soggetto responsabile, gestore unico, ecc. nel caso delle Apea, Consorzio nel caso del Friuli VG). Le indicazioni relative alle caratteristiche del gestore unitario sono piuttosto ampie: natura pubblica, privata o mista; forma societaria consortile, società per azioni, ecc. Un’indicazione ricorrente è quella di individuare un soggetto che sia rappresentativo delle realtà locali. In tutte le Regioni si tratta di strutture che vedono la partecipazione degli enti locali (Comuni e Province) ed, eventualmente, di rappresentanti del mondo produttivo, come le associazioni di categoria e le camere di commercio. Riguardo al soggetto gestore, inoltre, l’indicazione data come ottimale, viste tutte le esperienze sinora realizzate in Italia, è quella di includere le Aziende che volessero partecipare, previa attività di coinvolgimento da strutturare (ad es. focus group). In Puglia, poiché non esiste un Regolamento regionale che determini requisiti e prestazioni per le Apea, ci si rifà alle Nta del Pptr, che, in primis con l’Art. 20 - I Patti Territoriali Locali, fissano il percorso per il riconoscimento delle Aree Produttive Paesisticamente ed Ecologicamente Attrezzate. Il Consorzio Asi di Brindisi intende promuovere nel proprio territorio di competenza l’evoluzione dei sistemi industriali in Appea ed essere elemento incentivante per le altre Asi pugliesi".

"Sulla base delle migliori esperienze italiane in materia di Apea, il Consorzio Asi di Brindisi  intende perseguire i seguenti aspetti: gestione unitaria dei servizi economico-produttivi, con un aumento dell’efficienza e una riduzione dei costi; realizzazione di infrastrutture ambientali di area attraverso l’utilizzo delle migliori tecniche disponibili;gestione collettiva degli spazi e degli impianti tecnologici a servizio dell’area, attraverso un “soggetto gestore unitario”; creazione di sinergie tra le unità produttive insediate nell’area, che permettano l’attivazione di nuovi servizi quali energy management, safety management, mobility management, ecc..; possibilità di applicare semplificazioni amministrative in adempimento ai requisiti normativi per l’ambiente e la sicurezza; incrementare la competitività territoriale dell’area sulla base di soluzioni innovative, servizi di ricerca e sviluppo, incubatori di impresa, miglioramento della qualità ambientale e green marketing. In conclusione,  i  presenti  hanno dato mandato ad un tavolo tecnico composto da un rappresentante per ogni ente convenuto per avviare rapidamente il procedimento di implementazione dell’Appea nei comuni sedi i agglomerato industriale".

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