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Spiraglio di trattativa per l'handling aeroportuale, media la Regione

BRINDISI – Alla seconda manifestazione di protesta, per chiedere alla Regione – in particolare all’assessorato ai Trasporti – di affrontare il loro problema, l’hanno spuntata. L’assessore al ramo, Guglielmo Minervini, ha fatto sapere ai 75 addetti al servizio di carico e scarico bagagli sull’orlo del licenziamento a fine mese, che l’incontro con i loro rappresentanti sindacali di Cgil, Cisl e Uil si svolgerà il 29 marzo prossimo “per affrontare la risoluzione del problema”.

BRINDISI – Alla seconda manifestazione di protesta, per chiedere alla Regione – in particolare all’assessorato ai Trasporti – di affrontare il loro problema, l’hanno spuntata. L’assessore al ramo, Guglielmo Minervini, ha fatto sapere ai 75 addetti al servizio di carico e scarico bagagli sull’orlo del licenziamento a fine mese, che l’incontro con i loro rappresentanti sindacali di Ugl, Cisl e Uil si svolgerà il 29 marzo prossimo “per affrontare la risoluzione del problema”.

Le manifestazioni pacifiche messe in atto dai dipendenti della società di lavoro interinale Oasis, sono servite almeno a creare una occasione di dialogo. Sono 25 gli addetti al servizio di carico e scarico bagagli a Brindisi, 50 a Bari che hanno rinnovato la richiesta di attenzione alla Regione in qualità di azionista di maggioranza della società di gestione, Aeroporti di Puglia (AdP), per conto della quale hanno finora lavorato al servizio di handling prima che questo fosse ceduto da parte di Alitalia ad un nuovo consorzio da cui  è rimasta fuori AdP.

La mannaia dei licenziamenti è prevista per il 31 di marzo salvo nuove soluzioni. L'attuazione del piano industriale di Alitalia ed il mancato accordo tra il vettore ed Aeroporti di Puglia ha determinato l'arrivo di un nuovo ed importante gestore del servizio di handling nel territorio pugliese. Il piano industriale della nuova Alitalia che prevedeva la terziarizzazione dei servizi di handling è stato perfezionato in quasi tutti gli aeroporti italiani eccetto Brindisi con la cessione del ramo d'azienda ed il passaggio in blocco, con tutte le garanzie occupazionali, dei lavoratori alla nuova società di servizi senza alcun contraccolpo.

Nella nostra regione avrebbe potuto aggiudicarsi i servizi Aeroporti di Puglia ma non c'è stato accordo dopo lunghi mesi di trattative. Negli ultimi due anni Aeroporti di Puglia  ha gestito il servizio anche per i voli AirOne mentre Alitalia ha sempre svolto il servizio in autoproduzione. Ora sia per l'handling dei velivoli AirOne sia per quello di  Alitalia (entrambi in Cai, Compagnia Aerea Italiana) il servizio è ritornato nelle mani del vettore che lo ha ceduto (a partire dal primo marzo) al consorzio composto da “Aviation Services spa” e “GH Napoli Spa”  il quale ha rilevato in blocco una 71 lavoratori Alitalia su Bari (27 impiegati a tempo indeterminato e 5 a tempo determinato e 39 operai a tempo indeterminato con vari livelli d'inquadramento).

La contrazione del carico di lavoro svolto prima da Aeroporti di Puglia con i dipendenti della Oasis ha determinato come prima conseguenza i primi 75 licenziamenti: 50 su Bari, 25 su Brindisi che sono stati prorogati alla data del 31 marzo. I sindacati regionali del trasporto di Cisl, Uil e Ugl hanno chiesto da tempo un incontro all'assessore regionale al ramo Guglielmo Minervini anche in virtù del fatto che la Regione Puglia è l'azionista di maggioranza di Aeroporti di Puglia. Non comprendono come mai a fronte di una crescita continua e massiccia del traffico aereo corrisponda una contrazione delle unità lavorative.

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