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Martedì, 23 Aprile 2024
Economia

Spot Haralambidis sul "Sole"

BRINDISI – Sono due i temi sui quali il Comitato portuale di Brindisi è nuovamente chiamato a pronunciarsi il 22 dicembre: crociere e caso Barretta. Al cospetto del costante e grave calo nel traffico Tir e merci confermato dai dati dei mesi di ottobre e novembre 2011, il presidente dell’Autorità Portuale, Iraklis Haralambidis, compra una pagina pubblicitaria sull’inserto “Eventi” de IlSole24Ore del 20 dicembre per pubblicare una lunga dichiarazione che verte soprattutto sull’obiettivo di trasformare Brindisi non in un semplice scalo, ma in un home porte per le navi da crociera. Ciò avviene proprio in un momento in cui a 60 miglia di distanza l’autorità Portuale del Levante, quella di Bari, annuncia che nel 2012 la compagnia Msc Crociere compirà nel porto di Bari 79 scali, con una movimentazione prevista di oltre 284.000 passeggeri, in crescita rispetto ai 279.000 del 2011.

BRINDISI – Sono due i temi sui quali il Comitato portuale di Brindisi è nuovamente chiamato a pronunciarsi il 22 dicembre: crociere e caso Barretta. Al cospetto del costante e grave calo nel traffico Tir e merci confermato dai dati dei mesi di ottobre e novembre 2011, il presidente dell’Autorità Portuale, Iraklis Haralambidis, compra una pagina pubblicitaria sull’inserto “Eventi” de IlSole24Ore del 20 dicembre per pubblicare una lunga dichiarazione che verte soprattutto sull’obiettivo di trasformare Brindisi non in un semplice scalo, ma in un home porte per le navi da crociera. Ciò avviene proprio in un momento in cui a 60 miglia di distanza l’autorità Portuale del Levante, quella di Bari, annuncia che nel 2012 la compagnia Msc Crociere compirà nel porto di Bari 79 scali, con una movimentazione prevista di oltre 284.000 passeggeri, in crescita rispetto ai 279.000 del 2011.

Ma Haralambidis, nel redazionale su “Eventi”, dice che Msc Crociere “ha già comunicato l’inserimento di Brindisi sulle rotte della prossima stagione”. Sarà. Ma a Bari la cosa è molto, molto più concreta ed è stata l’argomento di una tavola rotonda organizzata dal magazine “Guida Viaggi”  con tema “Territorio e crociere: come gestire il business e le sinergie tra pubblico e privato”. Nel 2012 le navi Msc Crociere che faranno scalo a Bari saranno quattro: tra queste “Msc Divina”, la nuova ammiraglia da oltre 4.000 passeggeri ora in cantiere, ma che sarà varata il 26 maggio a Marsiglia per prendere servizio nel Mediterraneo Orientale nella seconda metà del 2012, per crociere settimanali in partenza da Bari e Venezia.

Nell'incontro si è parlato anche dell'indotto generato dalla compagnia e sono stati diffusi i dati di uno studio dell'Università Cà Foscari di Venezia in collaborazione con Risposte Turismo, che calcola in 1.523 milioni di euro la ricaduta sul sistema economico italiano dell'attività di Msc Crociere nel 2009, e che evidenziano come in Puglia la compagnia abbia investito circa 20 milioni di euro, con 25 fornitori locali coinvolti complessivamente. Quanti a Brindisi? Bisogna chiederlo ad Haralambidis. Resta il punto che alla crociere il 22 dicembre si vuole confermare l’assegnazione della testata di Costa Morena Est, già decisa nella seduta del Comitato portuale dedicata al Piano delle opere triennale e al bilancio di previsione 2012, quella prematuramente abbandonata sia dai revisori dei conti prima delle 10 del mattino e dell’approvazione dello strumento finanziario, ma anche dall’assessore regionale ai Trasporti, Guglielmo Minervini.

All’ordine del giorno c’è l’approvazione di una gara aperta basata sull’offerta economica più vantaggiosa, per la gestione dei servizi all’approdo delle navi da crociera. Costi e ricavi dell’operazione sono indefiniti, il Comitato portuale non ne viene informato: il terminal, viene preannunciato, dovrebbe essere ospitato in una struttura tensostatica che sarà acquistata dall’Autorità portuale, con relativi servizi da realizzare. Quanto costeranno dette opere non si sa. Ma addirittura non si sa neppure quanto costerà al vincitore della gara la concessione demaniale, che sarà stabilita dopo la gara, non prima. E come si fa a formulare un’offerta? Non solo. L’intera operazione ha un che di precario anche nella prospettiva: i primi risultati si vedrebbero dopo 5 anni, e per questo bisogna che la concessione sia almeno decennale per rappresentare una convenienza per l’operatore che gestirà i servizi del terminal.

Non manca il fattore “k” del cono di atterraggio degli aerei, il cosiddetto air draft, per il quale dovrebbero incastrarsi favorevolmente una serie di condizioni: l’ok degli enti preposti ad elevarlo sino a 60 metri, con provvedimenti di deroga nave per nave da ottenere almeno un anno prima; poi i limiti derivanti dal nuovo Piano di rischio dell’Aeroporto del Salento che il Comune di Brindisi non ha ancora reso noto. Condizioni che indurranno l’Authority a infilare nel contratto di concessione una clausola di autotutela nel caso le deroghe necessarie non vengano emanate. Insomma, quasi tutto al buio. Oppure no? L’unica cosa certa, di cui abbiamo già parlato, è che l’Autorità Portuale di Brindisi gestione Giuseppe Giurgola aveva predisposto un protocollo che l’ex presidente voleva firmare, formando una Newco composta proprio da Msc Crociere di Napoli, Royal Caribbean di Miami, Bassani Spa di Venezia e Venezia Terminal Passeggeri. Non è escluso che proprio una di queste due ultime società, che ne hanno i requisiti, possa partecipare alla gara per la gestione dei servizi del futuro terminal.

Caso Barretta. Qui c’è da sistemare, da regolarizzare, come chiede l’Autorità Portuale. Agli atti risulta che l’impresa Fratelli Barretta, di fronte la mancata individuazione di un’area del porto alternativa per spostarvi la base rimorchiatori da decenni invece attestata in via Thaon de Revel, al rione Sciabiche, presentò nel dicembre 2010 una istanza di proroga della concessione. La cosa fu risolta direttamente da Giurgola, con un decreto presidenziale di proroga sino al 30 giugno 2011, quindi ben oltre il suo mandato. Ma un decreto non può restare tale, quindi la situazione va riportata alla regolarità con una concessione di fatto in sanatoria dall’1 gennaio 2011, visto che ci siamo, sino al 30 giugno 2012, termine oltre il quale non sarà più possibile prorogare. Ci vuole una deliberazione approvata dal Comitato portuale. Ma il 22 chi accetterà di sottoscrivere una concessione retroattiva? Si vedrà. Intanto è già stato deciso di riattivare la famosa commissione che deve trovare un nuovo sito alla più potente impresa operante nel porto (Enel esclusa).

Per la cronaca, agli operatori portuali brindisini interesserà sapere che è scoppiato un grosso caso di relazioni istituzionali ma anche sindacali con la forte possibilità che escano da Assoporti le Authority di Ancona, Augusta, Cagliari, Civitavecchia, Napoli, Olbia, Taranto e Trieste. “I presidenti non possono assumere una decisione così importante senza sottoporla al parere dei Comitati Portuali". In ogni caso – dicono i sindacati confederali del settore trasporti (Filt Cgil, Fit Cisl e Uiltrasporti) nell'ipotesi di costituzione di un'altra associazione la nuova realtà non può prescindere l'applicazione del Ccnl, “se tale decisione sarà confermata avrebbe delle gravi ed imprevedibili conseguenze sul sistema portuale e nelle relazioni sindacali, in un momento come questo di grande difficoltà per il Paese e anche per i porti italiani privi di un sostegno da parte del governo che punta ad ulteriori liberalizzazioni - spiegano - non è condivisibile questa scelta delle Ap ma servirebbe piuttosto una forte unità della rappresentanza delle autorità stesse perchè altrimenti ne uscirebbe indebolito l'intero sistema”.

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