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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

Stabilimenti balneari: corsa per l'agibilità

BRINDISI – Dei circa 30 stabilimenti balneari sparsi lungo il litorale brindisino, solo due hanno l’agibilità. Tutti gli altri hanno avviato l’iter per ottenerla. Ma cosa bisogna fare per mettersi in regola? Di questo si è parlato nel corso di un confronto avvenuto stamani con il sindaco di Brindisi, Mimmo Consales.

BRINDISI – Dei circa 30 stabilimenti balneari sparsi lungo il litorale brindisino, solo due hanno l’agibilità. Tutti gli altri hanno avviato l’iter per ottenerla. Ma cosa bisogna fare per mettersi in regola? Di questo si è parlato nel corso di un confronto avvenuto stamani presso palazzo Nervegna, fra il sindaco di Brindisi, Mimmo Consales, l’assessore alla riqualificazione della costa, Pasquale Luperti, il dirigente dell’ufficio Urbanistica, Pietro Cafaro, e i gestori dei lidi, affiancati dal presidente di Federbalneari Salento, Mauro Della Valle.

Era la prima volta che amministrazione comunale e concessionari si trovavano faccia a faccia. Quest’ultimi hanno manifestato il timore che i tempi per l’accoglimento delle richieste d’agibilità possano andare per le lunghe. “Abbiamo bisogno di sapere che tipo di interventi apportare ai nostri stabilimenti – hanno affermato i gestori - con un congruo margine d’anticipo rispetto all’inizio della stagione estiva”.

Questo anche in considerazione del fatto che la richiesta di agibilità, in molti casi, è accompagnata anche da un richiesta di proroga della concessione. E sullo sfondo ci sono inoltre le nuove prescrizioni che entreranno in vigore con il piano della costa, che nel giro di alcune settimane, stando a quanto riferito dall’assessore Luperti, dovrebbe approdare in commissione Urbanistica e presso la conferenza dei capigruppo, anche se occorreranno almeno un paio d’anni prima che questo possa diventare esecutivo.

Ma il primo nodo da sciogliere è quello legato al rilascio dei certificati di agibilità. Su questo fronte, il primo cittadino ha lasciato intendere che non si potrà più chiudere un occhio: tutti dovranno adeguarsi alla legge. “Ci siamo incontrati oggi – ha esordito Consales – con l’obiettivo di non ritrovarci con nastri biancorossi lungo il litorale (chiaro riferimento al rischio che alcuni stabilimenti non a norma possano essere chiusi su disposizione dell’autorità giudiziaria, ndr). La lunga fase in cui si tirava a campare è finita per tutti”.

L’obiettivo è quello di adeguarsi a quanto già avviene nel resto del Paese: più ombrelloni e sdraio, insomma, e meno cabine con fornellini da campeggio alimentati da bombole di gas. Nel giro di pochi giorni, intanto, l’ufficio Urbanistica appronterà un’equipe di tecnici che instaureranno un filo diretto con i gestori.

 

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