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Economia

Futuro incerto per Bms e Santa Teresa: Cobas proclama stato d'agitazione

Sindacato preoccupato soprattutto per la situazione economica della Santa Teresa: "Rischio fallimento se non si chiuderà il 2021 in attivo"

BRINDISI - Lo stato di salute della Brindisi Multiservizi e della Santa Teresa preoccupa il sindacato Cobas di Brindisi, che proclama lo stato d’agitazione dei lavoratori di entrambe le società partecipate, rispettivamente del Comune di Brindisi e della provincia. 

La situazione della Santa Teresa 

“Le maggiori preoccupazioni - sostiene il segretario provinciale del sindacato, Roberto Aprile - provengono dallo stato di salute della Santa Teresa che sono state per noi confermate nella riunione di mercoledì scorso svoltasi nella sede della società, per una contrattazione di secondo livello che portiamo avanti da anni. Nella sua esposizione l’amministratore della Santa Teresa, Giuseppe Marchionna, ci ha spiegato che la società è disponibile a miglioramenti per i lavoratori, come ad esempio cancellare i part time esistenti ed una livellazione salariale a partire dal 1 gennaio 2022, ma solo ad una condizione, che è quella che i conti della società a fine 2021 devono risultare in positivo”.

Si tratta di una condizione, secondo il Cobas, “difficilmente realizzabile perché allo stato attuale la società è sotto di 250.000 euro e la possibilità di recupero fino a fine anno ci sembra difficile da realizzare, nonostante continui ad affidare a ditte esterne numerosi lavori. Ci sembra quasi impossibile recuperare questo deficit visto che ancora non si sono firmati i contratti per gli immobili da gennaio ad adesso e quelli per il verde solo pochi mesi fa, procurando di fatto un danno enorme alla società e ai lavoratori. Rischia quindi di saltare il banco a fine anno alla Santa Teresa”. 

Aprile ribadisce infatti che “l’impegno contenuto nel piano industriale presentato dalla società prevede assolutamente che a fine 2021 il bilancio deve essere positivo. Solo di fronte a questo impegno della Santa Teresa, la Provincia di Brindisi ripianò lo scorso anno il deficit di quasi 2 milioni di euro dovuto alle spese per la cassa integrazione degli anni scorsi; l’assenza di lavoro era dovuta a difficoltà economiche dello stesso ente. In caso di bilancio negativo a fine anno della Santa Teresa, non resta quindi che consegnare i libri contabili in tribunale per un eventuale fallimento della stessa società”.

La situazione della Multiservizi

Per quanto riguarda la Brindisi Multiservizi “è da mesi iniziato – prosegue Aprile - un confronto a carte scoperte con l’assessore al Bilancio del Comune di Brindisi, Francesco Saponaro”. “L’assessore – si legge nella nota del Cobas - ci ha riferito che unitamente alla amministrazione si sta cercando di costruire una soluzione definitiva per stipendi, attività da realizzare, funzionamento della macchina burocratica comunale, verifica delle capacità tecniche e lavorative di Bms. Insomma, un bel da fare a cui si sta mettendo finalmente mano per risolvere problemi che denunciamo da anni ma mai risolti”.

“L’assessore – afferma ancora Roberto Aprile - ci ha confermato che questo mese gli stipendi saranno regolarmente pagati, cercando di risolvere a monte i problemi legati al pagamento delle fatture che Bms presenta al Comune di Brindisi. Siamo stati molto franchi con l’assessore e gli abbiamo detto di aver fiducia nella sua persona, ma questo non ci basta perché vediamo nuvole piene di pioggia all’orizzonte. Procederemo ad una verifica nei prossimi giorni per verificare la bontà delle azioni intraprese dall’amministrazione”.

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