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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia

Stazione marittima, ricorso architetti archiviato ma il Consiglio di Stato sospende il contratto

BRINDISI – L’Autorità Portuale di Brindisi ha dato notizia oggi pomeriggio dell’esito dell’istruttoria cui è stato sottoposto l’iter di affidamento della progettazione dei lavori della nuova stazione marittima di Costa Morena, sottolineando che “l’Autorità di vigilanza sugli appalti pubblici in data 13 maggio 2011 ha archiviato il procedimento ‘non sussistendo dubbi interpretativi in merito alle questioni sottoposte e non ravvisando palesi elementi di criticità nell’azione tecnico-amministrativa posta in essere dalla stazione appaltante’. Va aggiunto – conclude il comunicato dell’Autorità portuale – che proprio questo progetto è stato inserito dal quotidiano IlSole24Ore tra i dieci progetti più belli e funzionali del 2010”. Per dovere di cronaca, va aggiunto che l’Ordine degli Architetti, autore dell’esposto che aveva avviato l’istruttoria, non si è poi costituito nel procedimento tra la perplessità di non pochi professionisti.

BRINDISI – L’Autorità Portuale di Brindisi ha dato notizia oggi pomeriggio dell’esito dell’istruttoria cui è stato sottoposto l’iter di affidamento della progettazione dei lavori della nuova stazione marittima di Costa Morena, sottolineando che “l’Autorità di vigilanza sugli appalti pubblici in data 13 maggio 2011 ha archiviato il procedimento ‘non sussistendo dubbi interpretativi  in merito alle questioni sottoposte e non ravvisando palesi elementi di criticità nell’azione tecnico-amministrativa posta in essere dalla stazione appaltante’. Va aggiunto – conclude il comunicato dell’Autorità portuale – che proprio questo progetto è stato inserito dal quotidiano IlSole24Ore tra i dieci progetti più belli e funzionali del 2010”. Per dovere di cronaca, va aggiunto che l’Ordine degli Architetti, autore dell’esposto che aveva avviato l’istruttoria, non si è poi costituito nel procedimento tra la perplessità di non pochi professionisti.

Sin qui la nota dell’ente, il cui presidente Giuseppe Giurgola giunge anche a fine della proroga del mandato proprio sabato 21 maggio. L’Autorità portuale non ha dato però notizia, né in precedenza né contestualmente, che l’Autorità Portuale non potrà firmare il contratto con l’Ati che si è aggiudicata la gara poiché, inseguito a ricorso di una delle Ati concorrenti, il Consiglio di Stato con ordinanza depositata il 9 maggio ha sospeso il provvedimento di aggiudicazione fino alla pubblicazione del dispositivo della sentenza di primo grado. Il giudizio di merito è fissato davanti alla I Sezione del Tar di Lecce per il 15 giugno prossimo, di cui il Consiglio di Stato ha riformato il provvedimento cautelare depositato il 14 aprile scorso, con cui veniva respinta in prima istanza la richiesta del ricorrente.

Il Tar, tra le altre ragioni, aveva respinto la richiesta di sospensiva osservando “che  la fattispecie in esame non rientra all’interno delle ipotesi di valutazione obbligatoria dell’anomalia previste dall’art. 86 codice dei contratti e che quindi sussiste la competenza del RUP (responsabile unico del procedimento, ndr) sulla valutazione dell’anomalia; che in relazione ai tempi per la redazione del progetto esecutivo, l’offerta dell’aggiudicataria appare congrua, anche alla luce del punteggio massimo ottenuto per il criterio ‘proposte migliorative rispetto al progetto definitivo’ e quindi dello stadio vicino alla cantierizzazione raggiunto dalla progettazione in complesso elaborata dall’ATI aggiudicataria ai fini della partecipazione alla gara; che, anche con riferimento all’offerta tempo riguardante l’esecuzione dei lavori, l’offerta appare congrua alla luce del punteggio ottenuto per la voce ‘organizzazione della commessa’ e delle giustificazioni presentate dall’aggiudicataria in relazione all’impiego dei doppi turni di lavoro e alla lavorazione contemporanea su più cantieri”.

Il Consiglio di Stato, VI Sezione, ha ritenuto invece che “le questioni proposte dall’appellante meritino l’approfondimento proprio dell’esame di merito”, e considerando che la causa è fissata per il 15 giugno, ha ritenuto anche che “la vicinanza di tale data imponga di assicurare che la causa giunga a sentenza nella salvezza delle rispettive posizioni, considerando “complessa” la materia della controversia. Del resto, ha rilevato il supremo orano della giustizia amministrativa, “le parti resistenti non deducono alcun elemento dal quale si ricavi che un breve differimento nella conclusione della procedura comporti un danno grave ed irreparabile nei loro confronti”. Tanto per completezza dell’informazione su una vicenda in cui sono impegnati esclusivamente fondi pubblici.

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