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Economia

I vertici di Tap e Snam confermano gli investimenti volontari sul territorio

Sono stati ascoltati dalla prima commissione del Consiglio regionale pugliese, nell'audizione convocata dal presidente Fabiano Amati

Decarbonizzazione, sviluppo dell’idrogeno, mobilità sostenibile, efficientamento energetico e ricerca: sono le macroaree verso le quali si rivolgono gli investimenti volontari di Tap-Snam nel territorio pugliese, attraversato dal gasdotto transadriatico Tap che approda a San Foca e si interconnette nel Brindisino alla rete gas nazionale Snam. Lo hanno confermato i massimi vertici delle due aziende, ascoltati dalla prima commissione del Consiglio regionale pugliese, nell’audizione convocata dal presidente Fabiano Amati su richiesta congiunta con i colleghi Paolo Pagliaro e Luigi Caroli.

L’amministratore delegato Tap Luca Schieppati si è soffermato sugli obiettivi di un intervento di sistema che vuol’essere specifico e distintivo: non semplici ristori o compensazioni, ma politica sociale d’impresa nelle località interessate, con un programma di investimenti di sistema (per 25 milioni di euro, che salgono a 30 milioni con i progetti realizzati o avviati) rilevanti per le istituzioni e le comunità, con ricadute socio-ambientali e occupazionali nei territori. Il confronto con il Governo statale si è interrotto col precedente e non è ancora ripreso, ma Tap rilancia la disponibilità ad attivare una cabina di regia nazionale, allargata alla Regione con un ruolo chiave ed agli enti locali.

Per Snam, la Puglia è strategica. È intervenuto il direttore generale Massimo Montecchiari, che ha ribadito l’impegno allo sviluppo di progetti di sistema, integrati col territorio, visibili, ben identificabili e tangibili in termini di efficacia. Le aree di intervento sono analoghe a quelle indicate da Tap. In particolare si punta alla produzione di idrogeno da fonti rinnovabili, entro il 2030 sarà operativa almeno una stazione in Puglia, mentre lo sono già sette stazioni a gas, in provincia di Bari, per un investimento di 3 milioni di euro e altre sono in progetto. Per altri progetti sul territorio, Snam attende proposte dai Comuni interessati. 

La prima commissione sollecita il Governo nazionale a riprendere il confronto con Tap, ha osservato il presidente Amati. Caroli ha auspicato il dialogo con le comunità locali per interventi mirati. Pagliaro ha chiesto di rivolgere l’attenzione progettuale anche all’impianto di ulivi resistenti alla xylella e a progetti di grande riconoscibilità identitaria e storica, come il ripristino e la valorizzazione dell’antico porto di Lupiae (Lecce) a San Cataldo, che ha grandi potenzialità turistiche.
La pipeline Tap è in esercizio (18 milioni di metri cubi al giorno) e interconnessa al gasdotto Snam. Tutti i terreni sono stati restituiti ai proprietari, nelle condizioni in cui sono stati ricevuti. Ricostruirti i muretti a secco. È stata realizzata una zona boscata ex novo. Reimpiantati oltre 800 ulivi, messe a dimora 900 nuove piante xylella resistenti.

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