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Giovedì, 28 Marzo 2024
Economia

Tarsu, albergatori al braccio di ferro con i Comuni

OSTUNI - La Federalberghi punta i piedi sulla Tarsu: “Il Tar è stato chiaro, dire casa è come dire albergo. Le aliquote vanno abbassate. E se i Comuni non si adeguano, pioveranno i ricorsi”.

OSTUNI - La Federalberghi punta i piedi sulla Tarsu: “Il Tar è stato chiaro, dire casa è come dire albergo. Le aliquote vanno abbassate. E se i Comuni non si adeguano, pioveranno i ricorsi”.

La livella sui rifiuti, continua a tenere banco nel braccio di ferro tra albergatori e Comuni. Un recente pronunciamento del Tribunale amministrativo di Lecce, è destinato ad incidere sulle pubbliche casse dei Comuni ad alta densità turistica. La sentenza è chiara: il reddito non conta, la tassa va commisurata soltanto alla superficie dei locali cui gli stessi sono destinati, di modo che l’idoneità a produrre rifiuti costituisca l’unico parametro per la determinazione del costo del servizio applicabile a tutte le utenze.

I primi effetti, tradotto in soldoni, appaiono evidenti: meno introiti per i Comuni.  “Motivazioni sacrosante quelle espresse dai giudici amministrativi di Lecce. Ora i Comuni si adeguino”, afferma Agostino Calamo, patron del “Grand Hotel Masseria Santa Lucia”, tra le più affermate realtà ricettive della costa brindisina.

“Il parere è ineccepibile. Può sembrare un discorso di parte, il mio. Ma è la realtà. Sino ad oggi - spiega Calamo - su impianti alberghieri come il Santa Lucia la Tarsu incide in maniera spropositata, senza contare le contestazioni che spesso ci vengono addebitate. Bene, dunque, che i Comuni, nel calcolare la tassa sui rifiuti solidi urbani degli alberghi, tengano conto del principio giuridico in base al quale agli effetti della commisurazione della tassa gli alberghi sono parificati alle civili abitazioni”.

Sull’argomento è compatta Federalberghi: “Laddove i Comuni, nell’applicazione della tassa, dovessero non tenere conto delle valutazioni del Tar, siamo pronti alla battaglia. Non esiteremo a fare ricorso, a tutela dei legittimi interessi dell’intera categoria”, annuncia Giosué Barsotti (presidente dell’associazione albergatori della provincia di Brindisi).

Nei giorni scorsi, presso il salone delle conferenze del complesso ricettivo “Hotel La Terra”, ad Ostuni, si è riunito il consiglio direttivo di Federalberghi di Brindisi: oltre a Barsotti, erano presenti Pierangelo Argentieri (vice presidente), Francesco Scianaro, Nunzia Di Giacomo, Vito Rubino, Giuseppe Cardone, Alessandro Semeraro, Pasquale Giurgola.

E’ stata l’occasione anche per fare il punto della situazione su numeri e prospettive. L’Apt nei giorni scorsi ha reso noti i dati delle presenze di dicembre. Ma sulla sostanza i conti non tornano: “Partiamo dai numeri, appunto. Parlare di boom - spiega Barsotti - o di aumenti rispetto al 2008 significa non fotografare la realtà per quella che è. Il fatto che rispetto all’anno precedente tra la notte di San Silvestro e il primo dell’anno possa essersi registrato un lieve aumento in percentuale degli arrivi non significa nulla”.

“Il rovescio della medaglia, infatti, ci porta ad affermare con certezza che è diminuita la durata di permanenza negli alberghi nell’arco delle festività natalizie. E questo ha penalizzato nel complesso il settore. Sulla bassa stagione, dunque, c’è ancora molto da lavorare”, conclude Barsotti.

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