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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

Polo energetico e crisi economica: Brindisi a un bivio, Rossi convoca parti sociali

Un incontro con sindacati e associazioni si svolgerà martedì pomeriggio presso Palazzo di città. Sul tavolo il futuro del sito di Cerano. Si torna a parlare anche di rigassificatore. Amati: "Si valuti ipotesi aree attigue petrolchimico"

Tramontata l’ipotesi di realizzazione di una centrale a turbogas da parte di Enel, in città è aperto il dibattito sul futuro del sito di Cerano e del polo energetico di Brindisi. Di questo e della crisi socio-economica che affligge il territorio si parlerà nel corso di un incontro convocato dal sindaco Riccardo Rossi per domani (martedì 29 febbraio) alle ore 16, presso la sala Guadalupi di palazzo di Città. Sono stati invitati a partecipare sindacati e associazioni di categoria. "Ritengo doveroso incontrare tutti per affrontare insieme la situazione di grave crisi ed essere compatti nell’affrontarla”, dichiara il sindaco Riccardo Rossi.

Amati: "Ipotesi aree attighe a petrolchimico per rigassificatore"

Le proposte e le posizioni sono le più disparate. Il consigliere regionale Fabiano Amati ritiene “impossibile che a Cerano possa installarsi un rigassificatore, così come è impossibile spostare in quel sito il serbatoio Gnl”. “E pure l’ipotesi del rigassificatore a Capobianco - prosegue Amati non è plausibile, perché eliminerebbe lo spazio utile all’unico grosso investimento in arrivo, cioè quello per la realizzazione dei parchi eolici offshore al largo di Brindisi e Lecce. Salvo che i tecnici non avanzino proposte plausibili, cerchiamo di non inquinare il dibattito pubblico con false illusioni”.

“Abbiamo il dovere della concretezza – spiega Amati - per cui un rigassificatore a Brindisi sarebbe credibile solo in un’area attigua al molo del petrolchimico, che però va raddoppiato al più presto. Ne deriverebbero senza grosse complicazioni tre effetti positivi: lo spostamento del Gpl da Costa Morena, la salvaguardia dell’investimento per i parchi eolici offshore e l’accoglienza di un nuovo investimento di rigassificazione. E tutto ciò nello schema di una Brindisi che ha voglia di ripartire dando le spalle alle parole vane”. 

Nell’ottica dell’eventuale realizzazione di un rigassiicatori, Amati invita dunque a valutare l’ipotesi delle “aree attigue al molo del petrolchimico, cominciando da subito il procedimento del suo raddoppio peraltro già programmato per le attuali iniziative economiche e per la delocalizzazione dalla banchina di Costa Morena del deposito Gpl. Tale iniziativa progettuale, a mio parere degna di un dibattito pubblico privo di ideologie e fondato su idee tecnicamente plausibili, comporterebbe nel giro di due-tre anni un grosso rilancio economico, connotato nel suo complesso dal seguente scenario: raddoppio del molo del petrolchimico; realizzazione di un serbatoio Gnl a Costa Morena; delocalizzazione da Costa Morena del deposito GPL a tutto vantaggio del potenziale crocieristico del porto medio; insediamento a Capobianco del cantiere per la realizzazione dei parchi eolici offshore di Brindisi e Lecce; rigassificatore nelle aree attigue alla infrastrutturazioni portuali servite dal molo del petrolchimico”. 

Brindisi bene comune: "Si guardi al futuro"

Nel plaudere all’iniziativa del sindaco, Brindisi Bene Comune rimarca come questo sia “il momento delle scelte che guardano al futuro, non possiamo continuare a perdere tempo tirando fuori fantasmi del passato e scelte di retroguardia già rifiutate dalla città ma soprattutto condannate dalla storia giudiziaria. Questo territorio ha già pagato un prezzo altissimo per le scelte sbagliate fatte nel passato e che lo hanno relegato ad un ruolo di mero spettatore mentre tutto intorno il mondo cambiava”.

“La contingenza attuale è, evidentemente, lo spauracchio – si legge nella nota di Bbc - agitato strumentalmente da chi vuole cavalcare l’onda dell’emergenza con infime finalità politiche. Il futuro è scritto e si chiama transizione energetica, con il traguardo del 2025 e dell’uscita definitiva dal carbone che è un obiettivo che riteniamo vada assolutamente rispettato insieme alla velocizzazione di tutte le autorizzazioni per le rinnovabili che significa anche favorire la creazione di indotto per rispondere alle pressanti richieste occupazionali in modo finalmente stabile e rispettoso del territorio. Per questo riteniamo lungimirante e costruttiva la scelta del Sindaco di riunire i principali stakeholders per immaginare un percorso comune che veda il nostro territorio finalmente protagonista”. 

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