rotate-mobile
Economia

Tecnomessapia: i soldi della cassa integrazione non arrivano, lavoratori fermi

Riunione fra i rappresentanti dell'azienda, Confindustria Brindisi e i sindacati Uil e Fiom stamani in Regione. L'accordo sottoscritto a luglio al Mise al momento non si concretizza

BRINDISI – A oltre due mesi dalla fine dell’appalto presso lo stabilimento della Leonardo di Grottaglie, sono ancora fermi i 177 lavoratori della ditta Tecnomessapia, con sede a Ceglie Messapica. Di fatto non si è ancora concretizzato l’accordo per la concessione della cassa di integrazione straordinaria della durata di un anno sottoscritto lo scorso 26 luglio presso il Mise (ministero dello Sviluppo economico).

La questione è stata al centro di un incontro che si è svolto stamattina presso l’assessorato al Lavoro della Regione Puglia, al quale hanno preso parte i rappresentanti dei sindacati Uilm e Fiom Brindisi, Confindustria Brindisi e la proprietà di Tecnomessapia. 

La riunione è stata presieduta dal presidente della Task Force Leo Caroli e dai componenti della stessa commissione (Bianca Lillo, Paolo Di Schiena e Umberto Violante). Il segretario provinciale della Uilm, Alfio Zaurito, ha da subito precisato che il punto dal quale ripartire è l’accordo siglato il 26 luglio a Roma, che impegna Tecnomessapia a dotarsi di un capannone proprio e dotarsi anche di una strategia per diversificare il carico dei lavori. 

Il sindacato ha chiesto “un piano industriale - si legge in una nota a firma di Zaurito - per non rischiare che le parole sostituiscano i fatti”. La fase di stallo è dovuta principalmente alla mancata approvazione del decreto ministeriale che sbloccherebbe pagamento della cassa integrazione straordinaria. In assenza di questo tassello, Tecnomessapia ha sostenuto di  non poter accedere alla formazione regionale e quindi alla certificazione che può eventualmente dotarla di nuove commesse per revisione elicotteri. 

Il titolare dell’azienda “ha confermato di essersi provvisto di un capannone di 400 mq2 – si legge nel comunicato della Uilm - e di essere ancora in attesa che Leonardo rispetti la promessa di nuove commesse”. Il sindacato ha chiesto alla ditta di anticipare una quota del Tfr accantonato in azienda, per dare una boccata d’ossigeno ai lavoratori, senza stipendio da due mesi.

Ma dopo una interruzione della seduta, i vertici di Tecnomessapia hanno riferito di non poter soddisfare la richiesta del sindacato, non avendo adeguate disponibilità economiche.  Il presidente Caroli, da parte sua, ha rilanciato l’impegno della Regione, già assunto a luglio, di poter mettere a disposizione il sostegno progettuale e finanziario a fronte di un dettagliato piano industriale di rilancio. Nei prossimi giorni la Uilm convocherà un tavolo con i lavoratori, per aggiornarli sull’incontro odierno. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Tecnomessapia: i soldi della cassa integrazione non arrivano, lavoratori fermi

BrindisiReport è in caricamento