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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

"Traghetti finiti, ora crociere"

BRINDISI – Difficile scegliere un punto di riferimento per riepilogare ciò che ha detto oggi pomeriggio, nel suo primo incontro con i giornalisti, il commissario dell’Autorità Portuale di Brindisi, Ferdinando Lolli. Forse è meglio dividere gli elementi positivi da quelli di perplessità, anche forte in alcuni passaggi. Ma il punto di partenza indiscutibile è che il porto di Brindisi non sta affatto bene, e non lo salvano le sole statistiche delle merci di luglio e agosto, anche considerando il fatto che resta la grossa perdita nel traffico Tir, se si considera la performance dall’inizio dell’anno, e la circostanza che sui prodotti chimici in entrata ed uscita dal petrolchimico nelle casse dell’Authority non entra un centesimo da sempre, perché Eni per una strana interpretazione della legge non si ritiene impresa portuale (con l’assenso, sin qui, dell’Authority sino a Lolli escluso).

BRINDISI – Difficile scegliere un punto di riferimento per riepilogare ciò che ha detto oggi pomeriggio, nel suo primo incontro con i giornalisti, il commissario dell’Autorità Portuale di Brindisi, Ferdinando Lolli. Forse è meglio dividere gli elementi positivi da quelli di perplessità, anche forte in alcuni passaggi. Ma il punto di partenza indiscutibile è che il porto di Brindisi non sta affatto bene, e non lo salvano le sole statistiche delle merci di luglio e agosto, anche considerando il fatto che resta la grossa perdita nel traffico Tir, se si considera la performance dall’inizio dell’anno, e la circostanza che sui prodotti chimici in entrata ed uscita dal petrolchimico nelle casse dell’Authority non entra un centesimo da sempre, perché Eni per una strana interpretazione della legge non si ritiene impresa portuale (con l’assenso, sin qui, dell’Authority sino a Lolli escluso).

L’ammiraglio Lolli ha una sua analisi per spiegare le forti perdite di Brindisi nei collegamenti di linea con Grecia e Albania. Una ragione è legata al fatto che l’autostrada termina a Bari e che pochi sanno che dopo c’è una superstrada. L’altra è legata alla crisi globale del traffico marittimo, ma soprattutto alla crisi greca (ma perché Bari ha pagato molto meno di Brindisi?), la terza – che ci pare più plausibile – è dovuta al fatto che Bari ha saputo essere più attrattiva. E qui ci siamo, perché un uomo di grande esperienza come Lolli, che è anche presidente di Stazioni Marittime Genova, si è accorto subito che i costi portuali di Brindisi sono il doppio di quelli di Bari, ed ha già riunito, ha spiegato ai giornalisti, i soggetti che erogano i servizi portuali per ottenerne la disponibilità a trattare sulle tariffe. E questo è un primo elemento positivo, in attesa dei risultati.

Il secondo elemento che va incontro alle esigenze poste dagli armatori e dai loro agenti sono le briccole che si stanno mettendo in opera a Costa Morena Ovest per consentire alle navi di ormeggiare in andana (poppa in banchina e prua assicurata al palo fissato sul fondo, la briccola appunto) ed evitare le macchinose e soprattutto costose manovre imposte per ragioni di sicurezza da autorità marittima e piloti per passare la nave dall’andana all’ormeggio affiancato alla banchina, per poi ripassare all’andana per imbarcare il giorno dopo. Questo, secondo il commissario Lolli, darà al porto tutti gli ormeggi commerciali di cui ha necessità oggi, anche perché sui nuovi accosti per traghetti e navi ro-ro di S.Apollinare – come aveva scritto alcune settimane fa BrindisiReport.it – per adesso il porto di Brindisi può metterci la croce sopra perché il governo ha tagliato tutti fondi non utilizzati nei tempi previsti: perdita, 60 milioni di euro.

Quando sarà possibile recuperarli? Chissà, di questi tempi. Il governo infatti rimetterà ai porti italiani solo l’1 per cento delle entrate Iva, che allo stato attuale (ha detto Lolli) si aggirano sui 70 milioni di euro per tutti gli scali marittimi nazionali. A chi deve, Brindisi, questa perdita? Se lo chieda la politica, che ha scelto i presidenti dell’Authority brindisina dal 1994 ad oggi. Tutto è cominciato con la decisione di modificare il progetto originario, che si è arenato presso il Consiglio Superiore dei Lavori pubblici per ragioni su cui, se vuole, indaghi chi ne ha le competenze tecniche. Il danno è grosso e non si può nascondere.

Continuando con le note positive, il commissario ha annunciato l’entrata in funzione a breve del sistema Secins che garantirà il controllo digitale – attraverso codici a barre – degli imbarchi, sperimentato nelle scorse settimane con una nave della Grimaldi. Qui Lolli si è concesso una battuta sul fatto che finalmente si avranno i dati esatti dei passaggi . Una stoccata agli armatori? Rispondano gli agenti, se lo ritengono, anche perché Lolli ha offerto una raffigurazione economica del passeggero dei traghetti su cui a Brindisi molti non saranno d’accordo, considerando cosa sono stati per questa città i turisti dei traghetti per la Grecia e la Turchia. “Passeggeri da stazione ferroviaria”, dice il commissario, gente che transita senza lasciare nulla perché non è sviluppo del porto “staccare biglietti a poppa delle navi”. Chissà perché, però, a Bari ne fanno incetta. Ma Lolli, che è presidente a Genova di una società che gestisce 16 banchine solo per traghetti e crociere, è certo di ciò che dice.

Quindi bisogna mettere una pietra sopra all’epoca in cui a Brindisi c’erano 15 traghetti nel porto interno. “Quel traffico non c’è più, si è trasferito in un’altra città”, ha detto Lolli e la colpa – come abbiamo già scritto poc’anzi – non è secondo il commissario della gestione del porto di Brindisi. “Il passeggero delle navi da crociera offre di più al territorio”, sostiene l’ammiraglio Ferdinando Lolli, annunciando che saranno le navi da crociera a coprire parzialmente i vuoti lasciati dai traghetti. E ha annunciato un accordo già chiuso per il 2014 con la compagnia Tui, e un altro in fase di definizione. Ma – ci conferma l’agente marittimo di Tui, Teodoro Titi – la società armatrice in realtà non ha ancora deciso tra Bari e Brindisi. E comunque, si sarebbe trattato di 14 toccate in un anno, mentre in media ne fanno altrettante due traghetti in una settimana. Facendo i conti della serva, è chiaro che in realtà ci perdono tutti: i servizi portuali (rimorchiatori, ormeggiatori, piloti, bunker, eccetera), le agenzie marittime, e pure l’Autorità Portuale. Più navi, più fatturato, meno navi, meno fatturato.

Alle crociere, Lolli non ha ancora deciso quale approdo principale riservare. Non è sembrato molto convinto di Costa Morena Est e della convivenza tra crociere e carbone. Quindi il tensostatico  che dovrebbe servire come terminal su quella banchina forse sarà collocato altrove. E’ da vedere. Anche i dati forniti nel corso della riunione appaiono piuttosto deboli per sostenere un discorso di ripresa, e Lolli ha detto che non è soddisfatto pur giudicandoli positivi. Ed ha ragione. Del resto, per giudicare, bisognerebbe squadernare le statistiche da gennaio a tutto agosto e non agosto e luglio. Infatti la situazione nei primi sei mesi in confronto al 2011 era:  40mila passeggeri in meno (-22%), calo auto transitate (-20%), per i Tir -47,5%. Difficilmente luglio e agosto possono aver raddrizzato questo trend.

Comunque, per i due mesi estivi, il commissario Lolli ha parlato di un trend positivo per le navi della compagnia di bandiera (la Grimaldi), delle navi greche non sappiamo, comunque di un calo superiore al 16 per cento per i passeggeri sulle linee con la Grecia, e di una ripresa (sempre nelle settimane centrali dell’estate) del 9,36 per cento di Tir e trailer sulle stesse tratte, mentre ad agosto si è avuto un +35,6 nei bus e un +8,27 nei passeggeri per l’Albania. Tutti segni positivi nelle merci industriali (carbone, gas, prodotti chimici, ceneri, gessi) a luglio ed agosto, nello zucchero legato all’attività della raffineria Sfir, e nelle derrate alimentari. Non abbiamo il dato complessivo dei primi otto mesi dell’anno e il dato in tonnellate.

Non è chiaro, in conclusione, se il commissario Lolli (che ha detto che ha intenzione di operare per lo sviluppo del porto e non di attendere inerte la scadenza del mandato, indipendentemente da quanto durerà) ha intenzione di investire sulla ripresa del traffico verso Grecia e Albania. A domanda rivolte da BrindisiReport.it sulla possibilità di un rafforzamento dei collegamenti con l’Albania recuperando Durazzo, e con Igoumenitsa, l’ammiraglio ha risposto che su tali prospettive non influiscono né l’aumento dei costi della nafta né quelli della minore distanza di questi porti da Brindisi e dei minori tempi di percorrenza. E’ una decisione che tocca agli armatori e agli operatori brindisini ha detto.

Ma almeno, sarà abrogata l’ordinanza che offre sconti sui costi dei servizi portuali solo alle navi nuove, rispetto a quelle esistenti? Lolli ha detto no: l’ordinanza resterà perché corrisponde ad una direttiva europea a vantaggio della cantieristica e della sicurezza della navigazione. Ma i cantieri per ora sono bloccati perché gli armatori sono a secco, e a certificare la sicurezza delle navi ci sono i regolamenti internazionali, gli enti preposti, le autorità marittime. Questo vuol dire che a Brindisi conviene fare scalo solo a Grimaldi (ma vedremo sino a che punto). Quindi, porto presto vuoto? Vedremo.

Intanto il commissario Lolli lavorerà per rimuovere alcune servitù strategiche, come la ex zona Pol, per realizzare il circuito doganale interno, e per questo la settimana prossima si recherà a colloquio con il comandante di Maridipart Taranto. Seguirà gli interventi già programmati per la sistemazione di alcune banchine e interverrà su quelle di Canale Pigonati, pericolanti. Ha annunciato che destinerà l’ex Capannone Montecatini a deposito merci su richiesta di un operatore portuale, ed è in trattativa con altri imprenditori per nuovi traffici merci.

Ai giornalisti ha chiesto di non sollevare immotivate polemiche sulle questioni del porto: il commissario chiede un confronto continuo ed è pronto a rispondere alle richieste degli organi di informazione mettendo a disposizione la documentazione relativa. Ha dichiarato che dal suo insediamento l’Autorità Portuale deve essere una casa di vetro, che non ha intenzione di guardarsi alle spalle ma di puntare solo sul futuro, e di avere intenzione – per quanto sia possibile – di partire anche azzerando il contenzioso. Lolli ha detto di avere offerto alla polizia giudiziaria (in questo caso la Finanza) ed alla procura la massima collaborazione e disponibilità affinché sia fatta chiarezza sull’appalto della nuova stazione marittima di Costa Morena, in maniera tale da poter anche avviarne al più presto la realizzazione.

Tutto ciò che si scrive su un porto o su una città “finisce entro 30 minuti nella rassegna stampa degli armatori di tutto il mondo”, che possono prendere le loro decisioni anche in base a ciò che leggono. Così è stato per la compagnia da crociera Thomson che, dopo l’attentato del 19 maggio 2012 alla scuola Morvillo Falcone di Brindisi, ha detto il commissario Ferdinando Lolli, ha disdetto il suo programma di 12 toccate a Brindisi.

Un annuncio anche per BrindisiReport.it sulla faccenda della chiusura degli uffici dell’Autorità Portuale per la festa patronale: è previsto dalla norma, alle emergenze può provvedere l’autorità marittima (la Capitaneria) e ogni caso possono essere avvertiti tutti i vertici ed i servizi della stessa Authority. “Anzi – ha detto l’ammiraglio al cronista – annuncio stasera che l’anno prossimo l’Autorità Portuale di Brindisi resterà chiusa per San Teodoro”. Il commissario è lui, noi (e molti altri) ci teniamo la nostra opinione.

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