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Trionfalismo sulle crociere: ma a mandato scaduto Haralambidis è ancora qui

E' scaduto il mandato del presidente dell'Autorità Portuale di Brindisi, ma come è evidente anche stamani, Iraklis Haralambidis firma un comunicato sulla presenza di due navi da crociera in porto, ma non una nota di commiato. Sembra che Haralambidis abbia ottenuto una proroga dal Ministero dei Trasporti, ma ciò non è ancora ufficiale

BRINDISI - E' scaduto il mandato del presidente dell'Autorità Portuale di Brindisi, ma come è evidente anche stamani, Iraklis Haralambidis firma un comunicato sulla presenza di due navi da crociera in porto, ma non una nota di commiato. Sembra che Haralambidis abbia ottenuto una proroga dal Ministero dei Trasporti, ma ciò non è ancora ufficiale. In ogni caso, trasparenza zero (soprattutto nei confronti del Comitato portuale) sia da parte del presidente col mandato scaduto che da parte dello stesso Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti nei confronti della città e delle sue istituzioni, e in quelli della Regione Puglia. Perchè a Brindisi non è stato nominato un commissario per l'Autorità Portuale, scegliendo un esterno o meglio ancora il comandante della Capitaneria di Porto? Cosa si deve garantire con la proroga di Haralambidis a Brindisi? Si sarà comunque molto presto un'occasione per comprendere meglio.

La Thomson Celebration entra nel Seno di Levante tra le barche della Brindisi-Corfù-2L'irritazione in giro, per questa situazione, è notevole, e non bastano certo le scenografie della presenza contestuale delle grigliate 24 ore su 24, della flotta della regata Brindisi-Corfù, e delle navi da crociera con i loro turisti (che peraltro nel 2016 non avremo più malgrado le frettolose smentite di chi è più realista del re). Anche nella parte conclusiva, la gestione Haralambidis è fonte di perplessità: dalla mancata presentazione del bilancio consuntivo 2014, ai problemi insorti attorno alla proposta delle nuove tabelle dei diritti portuali, al problema aperto della concessione ventennale richiesta dal Gruppo Grimaldi. Questioni da affidare alla nuova Autorità portuale logistica della Puglia, prevista dalla riforma, per rendere uniformi nei porti della rete regionale costi, promozioni e condizioni operative per gli armatori.

Brindisi invece viene considerata un'area franca da queste logiche? Anche questo gli operatori portuali vorrebbero sapere. Non è la proroga della permanenza di Haralambidis negli uffici della ex stazione marittima il segnale di svolta che doveva precedere l'avvento della riforma e l'integrazione nella rete dei porti pugliesi. E non è il silenzio della politica locale che incoraggia. Di Brindisi si può fare ciò che si vuole, evidentemente, tra un panino con la salsiccia e la sfilata settimanale dei turisti sbarcati dalle navi di Msc e Tui, quattromila oggi (con replica il 6 luglio), "per una stagione senza precedenti nella storia di questa città", si legge in un comunicato dell'Autorità Portuale, che evidentemente poco sa del periodo in cui nel porto di Brindisi erano ormeggiati contemporaneamente anche undici traghetti. Dietro le quinte ci sono problemi enormi, come quello della mancanza di una stazione marittima, del nuovo Piano regolatore portuale, e i problemi quotidiani degli operatori marittimi locali. 

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