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Giovedì, 18 Aprile 2024
Economia

Vendemmia, calo nel Salento

ROMA - E’ iniziata con la raccolta delle prime uve bianche da spumante la vendemmia 2011 che, per effetto dell'andamento climatico, è anticipata in molte aree del Paese ma si prevede buona sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo, anche se ancora molto dipenderà dalle prossime settimane. Lo afferma la Coldiretti nel sottolineare che ci sono tutte le condizioni per l'Italia di conservare il primato produttivo mondiale conquistato lo scorso anno nei confronti della francia con una produzione di 49,6 milioni di ettolitri, contro i 46,2 milioni di ettolitri realizzata Oltralpe.

ROMA - E’ iniziata con la raccolta delle prime uve bianche da spumante la vendemmia 2011 che, per effetto dell'andamento climatico, è anticipata in molte aree del Paese ma si prevede buona sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo, anche se ancora molto dipenderà dalle prossime settimane. Lo afferma la Coldiretti nel sottolineare che ci sono tutte le condizioni per l'Italia di conservare il primato produttivo mondiale conquistato lo scorso anno nei confronti della francia con una produzione di 49,6 milioni di ettolitri, contro i 46,2 milioni di ettolitri realizzata Oltralpe.

Un risultato incoraggiante, afferma una nota, arriva anche dalle esportazioni che sono aumentate in valore del 14% nel primo quadrimestre del 2011, per effetto di un aumento record del 24% negli usa e dell'8% nell'Unione Europea che rappresentano i due principali mercati di sbocco della produzione made in Italy. Se il trend sarà confermato, precisa Coldiretti, per la prima volta il fatturato complessivo realizzato dal vino italiano raggiungerà gli 8 miliardi di euro, dei quali ben 4 miliardi di euro realizzati all'estero. Le condizioni delle uve, sottolinea la nota, sono in generale molto buone per effetto di una primavera più calda rispetto alla media e di un'estate che ha garantito un'ideale alternanza fra temperature calde durante il giorno e fresche durante la notte.

Purtroppo la caduta della grandine a giugno e luglio in alcune zone vitivinicole del Paese hanno influenzato negativamente la resa. Con l'inizio della vendemmia in Italia si mette in moto un settore che offre opportunità di lavoro a 1,2 milioni di addetti impegnati direttamente in vigne, cantine e nella distribuzione commerciale, ma anche in attività connesse e di servizio. Si stima che il 60% della produzione nazionale sia destinata a vini di qualità con ben 511 vini a Denominazione di origine controllata (Doc), Controllata e garantita (Docg) e a Indicazione geografica tipica (332 vini Doc, 60 Docg e 119 Igt).

In Emilia-Romagna le previsioni vendemmiali sono quantitativamente in linea con il 2010; si registra anche quest'anno un leggero calo delle superfici. Le previsioni sono per un'ottima vendemmia, con un leggero anticipo nella raccolta, che comunque inizierà dopo il 22 agosto per lo Chardonnay. Nella Marche le aspettative sono di una vendemmia di buona qualità, che si assesta sugli stessi quantitativi del 2010. Alta qualità in Umbria, con un calo produttivo del 5-8%. Dati con il segno meno anche in Abruzzo, con un calo del 25% per le uve bianche e del 35% per quelle rosse a causa della peronospora e delle grandinate fascia pedemontana.

In costante calo la produzione nel Lazio (-5/10%) a causa delle estirpazioni, buona la qualità. In linea con lo scorso anno le previsioni quantitative della Campania, anticipata di una settimana la vendemmia, che è attesa di buona qualità. Stime in aumento del 10% per la vendemmia in Sardegna, con buona qualità. Segno contrario invece in Sicilia (-15%), a causa delle estirpazioni dei vigneti, della vendemmia verde e degli attacchi di oidio. In calo anche la Puglia, dove le previsioni della imminente vendemmia nel Salento (province di Lecce, Brindisi e Taranto) sono di un -20% rispetto all'anno precedente, regolare la maturazione delle uve.

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