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Venerdì, 29 Marzo 2024
Economia

Incontro al Mise sul futuro delle centrali: la questione Brindisi

Mercoledì 19 giugno, ma il sindaco Rossi chiede di discutere in loco i casi Cerano e A2A. Su quest'ultimo impianto La Sinistra dice no al riavvio

BRINDISI - Nella giornata di domani, 19 giugno, si svolgerà presso il Ministero dello Sviluppo economico una riunione, di natura tecnica, sul tema della cessazione dell’uso del carbone per la produzione di energia elettrica. Il tavolo interessa le zone Centro e Sud dove si trovano gli impianti di Torre Valdaliga Nord, Bastardo (Gualdo Cattaneo) e Brindisi Sud di proprietà di Enel e sarà analizzato anche il caso dell’impianto di Brindisi Nord della società A2A. Interverrà un rappresentante di Terna che fornirà indicazioni tecniche sul processo di phase out dal carbone.

Voglio precisare a tutti - spiega il sindaco Riccardo Rossi - che in questa prima riunione il Comune di Brindisi non sarà chiamato ad esprimere alcun parere né alcuna valutazione. Chiederemo che la prossima riunione si svolga a Brindisi alla presenza di rappresentanti di Mise e Terna e delle forze politiche, sindacali e di rappresentanza del territorio affinché si possano avere le informazioni utili per aprire un confronto in città su un tema così importante”.

La centrale di Cerano vista Brindisi

Sulla questione A2A interviene il comitato provinciale de La Sinistra: “È partita la procedura Via sul progetto della Società A2A concernente il nuovo impianto di produzione con motori a gas nell’ambito dell’area conosciuta come Centrale Brindisi Nord. Al riguardo La Sinistra di Brindisi, dopo aver effettuato un primo studio dello stesso progetto sul quale si riserva valutazioni di merito, ritiene prioritario a qualunque tipo di considerazione tecnica ricordare che il Consiglio Comunale di Brindisi in data 1 ottobre 2018 approvò all’unanimità un ordine del giorno in cui, oltre a respingere il progetto A2A per un impianto di trattamento dei rifiuti, affermò che la A2A avrebbe dovuto procedere alla dismissione di quella centrale con lo smantellamento dei gruppi 1 e 2 e con la bonifica dell’intera area, affidando al sindaco Riccardo Rossi di rappresentare presso il Ministero per l’Ambiente ed in ogni altra sede competente questa volontà dell’Assise”.

“Alla luce di quanto deliberato in quella sede e quanto affermato nel percorso di costruzione del Pug (area di Brindisi Nord da destinare a retroportualità per lo sviluppo dell’attività del Porto di Brindisi), va opposto dalla amministrazione comunale netto diniego a questo ultimo progetto della A2A in quanto incompatibile con le linee di sviluppo del porto e rispetto alla volontà unanime della massima assise democratica della città.”

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