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Nando Marino tra Pd e Fi: piace a sinistra e pure a destra

Un tweet di Emiliano spacca ulteriormente il partito, a chi gli chiede "perché questa condanna" riferendosi al presidente della squadra di basket, lui risponde: "fatti vostri". Nei grillini divisioni interne dopo la scelta di Stefano Alparone come candidato sindaco. Per gli ex Consales ipotesi Marcello Rollo

BRINDISI – Città politicamente particolare se non proprio strana, Brindisi dove Nando Marino, presidente dell’Enel basket, come potenziale candidato sindaco piace tanto al Pd (una parte) e a Fi (una parte) al punto da finire – malgré lui – in una partita tra sinistra e destra, giocata più a Bari che non qui, da cui adesso sembrano dipendere l’esito degli assetti in chiave elettorale e lo stesso risultato del ritorno alle urne.

Palazzo Granafei Nervegna e l'arco di piazza Falcone e SottileMarino, dal canto suo resta in silenzio. O meglio, parla sì e rilascia interviste, ma solo sul basket, niente di più e stoppa chi solca i confini dello sport, per arrivare a quelli politico-elettorali che continuano a essere abbinati al suo nome, tanto da uno schieramento che dall’altro. Situazione incredibile, paradossale o assurdo, fatto sta che Marino continua a suscitare interesse, essendo ritenuto il volto nuovo, pescato dalla società civile a cui sia il Partito democratico che Forza Italia vogliono fare riferimento  “oggi” che Brindisi e il Comune vivono momenti di difficoltà estrema, dopo che l’Amministrazione guidata da Mimmo Consales è caduta per mano della Procura, intervenuta con l’inchiesta sulla presunta corruzione dietro l’appalto per la gestione dell’impianto di Cdr.

Se per Marino vale il no commet che non equivale però all’immobilismo, se corrispondono al vero le voci insistenti secondo cui starebbe lavorando al programma elettorale con il supporto di altri professionisti, per Emiliano sembrano parlare i tweet. A conferma del fatto che la campagna elettorale di Brindisi è mediatica oltre che barese.

tweet emiliano-3Cosa è successo nelle ultime ore? E’ accaduto che una brindisina, si sia rivolta al governatore della Puglia che è anche il segretario regionale del Pd per fargli questa domanda: “Pure questa ci vuoi dare come condanna?”. E ha allegato il link dell’articolo scritto da Vittorio Bruno Stamerra per BrindisiReport, pubblicato ieri (13 marzo), nel quale si invitava Emiliano a riflettere sull’ipotesi Nando Marino perché se lui, il governatore, “ci mette la faccia, noi ci mettiamo la città”.

Emiliano ha risposto così: “Fatti vostri. Ma peggio di quanto già fatto negli anni scorsi è difficile fare”. La brindisina ha tweettato ancora: “Indubbiamente”. E ha aggiunto: “Brindisi è nella regione che lei governa. Quindi pure fatti suoi. Il candidato deve essere scelto seriamente”.

Il governatore non ha più risposto, per lo meno sino ad ora, ma il suo cinguettio sembra aver già detto molto, nel senso che lascerebbe intendere che lui e il Pd che lo riconosce come punto di riferimento anche a Brindisi, con il commissario cittadino Sandra Antonica, e il segretario provinciale Maurizio Bruno,  una scelta l’hanno fatta. O quanto meno stanno per farla. Quale? Nando Marino candidato sindaco per il Pd e i partner, dai quali sono stati depennati per questione di opportunità politica gli ex sostenitori di Consales, da cercare tra i vecchi consiglieri comunali del Partito democratico, vale a dire quelli del gruppo in Assise guidato da Salvatore Brigante, e quelli delle liste di centro, fra Udc e Noi Centro.

Marcello RolloGli ex consiglieri comunali del Pd che hanno rinnovato fiducia al sindaco sino al giorno prima dell’arresto, hanno chiesto le primarie per la scelta del candidato sindaco che difficilmente il partito accetterà, anche per una questione di tempo visto che si vota a giugno. Si dice che non abbiano mai smesso di parlare con i centristi riconducibili a Massimo Ferrarese e a Marcello Rollo, presidente dell'Asi, del resto i consiglieri comunali espressione dell’Udc e della lista civica Noi Centro hanno firmato un documento in cui bocciano la candidatura di Marino. Che, giusto per inciso, a Ferrarese proprio non sta simpatico. Tra i due non c’è proprio affinità neppure sportiva.

Gli uni e gli altri, secondo voci, potrebbero decidere di fare squadra assieme presentandosi in alternativa al Pd che dalla sua ha Area Popolare, evoluzione del Nuovo Centrodestra, voluta da Massimo Cassano che su Brindisi conta su Mimmo De Michele. In altri termini, potrebbero avere un candidato sindaco tutto loro che risponderebbe al nome di Marcello Rollo, il quale ovviamente smentisce.

La decisione potrebbe arrivare già dopo l’incontro che il Pd ha convocato per domani. Riunione al quale sono interessati anche quelli di Forza Italia che al momento restano al palo essendo a corto di nomi e per la verità anche di alleati perché se è vero che a livello barese è stato deciso di procedere con tutte le forze di centrodestra, è anche vero che i Conservatori e Riformisti non si sono presentati al tavolo brindisino e che Fratelli d’Italia invita alla chiarezza per essere tutti protagonisti di scelte condivise.

Luigi VitaliGli Azzurri in una logica attendista aspetterebbero la decisione del Pd per capire se effettivamente Marino sarà candidato per gli avversari, pur essendoci stato un rapporto iniziale proprio con Forza Italia e con Luigi Vitali. In caso contrario, sarebbero pronti a tornare a dialogare con il presidente della squadra di basket, al quale saranno chieste le dimissioni per evitare di incorrere in incompatibilità. Richiesta analoga da parte del Pd.

Perché mai Marino piace a destra e a sinistra? Perché corrisponde all’identikit del professionista affermato che non ha mai fatto politica, ma ne conosce i meccanismi, ha rapporti con Enel e con Confindustria. E poi è persona conosciuta in grado di penetrare in maniera trasversale nell’elettorato ed è considerata in grado di affrontare l’incognita dei grillini, spauracchio di Pd e Fi che temono di vedere al ballottaggio il Movimento Cinquestelle.

Stefano Alparone-2Ma i grillini hanno anche qualche problemino interno in relazione alla scelta del candidato sindaco  perché Stefano Alparone, ex No al Carbone, nome venuto a galla dopo l’ultimo incontro,  non sembra convincere tutti proprio per il suo passato da attivista del movimento. Va detto che esistono due gruppi, due Meetup di grillini a Brindisi che viaggiano su binari paralleli e che si dovrebbero incontrare a metà settimana. Non è escluso che si faccia un altro nome su cui trovare convergenza.

L'ex consigliere comunale del Pd Luciano Loiacono, intanto, chiarisce che "il documento inviato  nella serata di domenica, per puro errore di trascrizione, riporta in calce il movimento Impegno Sociale per cui è da considerarsi solo a firma del comitato 7 marzo".

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