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"Con i repubblicani Brindisi rompe il silenzio assordante degli ultimi 10 anni”

Il segretario nazionale De Rinaldis Saponaro e Giovanni Antonino: “La città ha bisogno di rappresentanti per decidere, ridiamole voce”

BRINDISI – “Il Pri vuole ridare voce a Brindisi e alla sua gente per superare questo lungo, angosciante e assordante silenzio: sono almeno dieci anni che la città non ha alcuna rappresentanza parlamentare, per questo motivo i repubblicani hanno deciso di candidare solo brindisini, sia alla Camera che al Senato”.

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Il Partito repubblicano

I volti e le storie personali e professionali degli aspiranti parlamentari inseriti nella lista dell’Edera sono stati presentati e raccontati questo pomeriggio nel corso della conferenza stampa che si è tenuta nel salone dell’hotel Orientale. Posti in piedi sino al corridoio. C’erano ex assessori, anche della Giunta di Giovanni Antonino, attuale segretario provinciale, impegnato in prima linea nel rilancio del Partito Repubblicano italiano, assieme al segretario nazionale, Corrado De Rinaldis Saponaro, in stretta collaborazione con quello cittadino, Vito Birgitta.

Video: le dichiarazioni di De Rinaldis Saponaro

C’erano volti nuovi, assolutamente sconosciuti al panorama politico locale e giovani, alcuni dei quali saranno candidati alle prossime amministrative. Le elezioni del 4 marzo saranno un banco di prova, in termini di consensi, importantissimo, che il Pri intende vincere nella consapevolezza di correre in solitaria, avendo competitor  che sono corazzate.

I candidati alla Camera

FOTO D'AUTILIA-2Per la Camera, al collegio uninominale, i repubblicani puntano su Antonio D’Autilia, medico del pronto soccorso, già consigliere comunale e assessore. Al plurinominale: Corrado De Rinaldis Saponaro, Lucia De Giorgio, lo stesso Antonio D’Autilia e Maria Quatraro. “Dobbiamo interrompere questo silenzio che va avanti da due lustri”, ha detto D’Autilia. “Non ricordo di parlamentari uscenti che abbiano mai perorato la causa di Brindisi. Ancora oggi quando di parla di cosa è stato fatto in questa città, il riferimento è a lui”. L’applauso ha interrotto il candidato. “Con Giovanni Antonino ho condiviso i progetti di crescita. Non credo che un signore di Carovigno, ricandidato alla Camera, abbia mai rappresentato questo territorio e la sua gente: è una identità che non ha mai difeso”, ha detto ottenendo un altro applauso dal pubblico.

I candidati al Senato

Per il Senato, nel collegio uninominale, il Pri ha scelto Francesco Falcone, imprenditore. Nel plurinominale: Vito Birgitta, Anna Rita Crudo, lo stesso Falcone e Carmela Zingarelli, moglie di Antonino. “Mi sono trovato catapultato in politica, dopo aver deciso di dare una svolta professionale alla mia vita, due anni fa”, ha raccontato Falcone.

FOTO FALCONE (2)-2E’ titolare di una società che imbottiglia ed esporta anche in Asia olio biologico. “Ero arrivato a 40 anni, cercavo un consulente finanziario per aprire uno stabilimento oleario a Brindisi, ma non mi convinceva nessuno. Ho chiamato Birgitta e lui mi ha risposto: “Contatta Giovanni Antonino, è il numero uno, no?”. Il pubblico ha applaudito. Falcone ha ripreso a raccontare: “Gli ho detto, ma è quell’Antonino  lì?”. Sì. Era ed è lui, sempre Giovanni Antonino. “Cosa è successo? L’ho contattato su Fb, mi ha risposto subito e il progetto è partito con il finanziamento che mi ha permesso di arrivare in Asia”.

“Se mi chiedete per quale motivo Brindisi ha toccato il fondo, pur avendo tutto quello che serve per lo sviluppo, la risposta è che non ha mai deciso. A decidere sino ad ora sono stati gli altri”, ha detto dopo aver elencato le risorse della città. “Zona industriale, porto, ferrovia, aeroporto, terreni feritili, costa sabbiosa, hotel, ristoranti, masserie, due castelli, un teatro sospeso, il polo energetico e aeronautico, la cittadella della ricerca. Manca la rappresentanza”.

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Giovanni Antonino

La “scoperta” di Falcone come volto inedito offerto alla città pensando al Parlamento rimanda ad Antonino. “Speravo ci fosse una pedana, perché mi dicono che mi sono rimpicciolito, pure mia moglie me lo dice”, ha detto subito per rompere il ghiaccio nella sua prima uscita pubblica per le elezioni del 4 marzo. “Brindisi ha voglia di rappresentanza e mi auguro che la città sappia cogliere questa opportunità data dal Pri di votare un brindisino, in modo tale da colmare questo vuoto”, ha detto. Antonino ha voluto ricordare l’onorevole Giuseppe Galasso, deputato del Pri per più di dieci anni, autore della legge sulla tutela dei paesaggi. “Questo risultato elettorale spero sia un buon viatico per rigovernare questa città, ma per far questo è necessario il vostro consenso, quello della comunità che da difesa e affermata con le unghie e con i denti se vogliamo riprenderci il futuro”.

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Il progetto parlamentare è ovviamente agganciato a quello amministrativo che il Pri ha iniziato lo scorso mese di settembre: “Abbiamo voluto ascoltare la gente e riscoprire il senso dell’appartenenza”, ha detto il segretario cittadino Birgitta. “Ridare voce ai brindisi non significa solo candidare gente che è nata qui, ma che qui si è spesa e continua a farlo per dare un contenuto a una comunità diventata vuota”.

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