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Giovedì, 25 Aprile 2024
Elezioni

Promossi e bocciati: gli avvocati Aresta e Macina alla Camera, niente bis per Mariano e Zizza

Il ciclone CinqueStelle travolge gli uscenti. Il preside Giuliano a un passo dal Ministero alla Pubblica Istruzione. Per D'Attis attesa per l'ufficialità. Vitali: "Nessun contributo da Fitto"

BRINDISI – Il ciclone CinqueStelle ha catapultato a Montecitorio due avvocati del foro di Brindisi, al debutto sulla scena politica, Giovanni Luca Aresta di Mesagne e Anna Macina di Erchie, impendendo il bis di Elisa Mariano, la prima a prendere atto pubblicamente (e correttamente) della bocciatura alle urne con invito alla riflessione interna nel Pd. Silenzio, invece, per l'ex senatore Vittorio Zizza, che sperava di restare in Parlamento come deputato questa volta. Travolto anche lui dalla valanga pentastellata

Seggi Brindisi - Elezioni politiche 4 marzo 2018 (4)-2

I promossi e i bocciati

Fermo restando la complessità del sistema elettorale italiano, contestato da più parti, un terzo dei deputati e dei senatori è eletto in collegio uninominali con un solo candidato eletto per coalizione e i restanti due terzi sono eletti con il proporzionale di lista. Dati alla mano, quelli raccolti e pubblicati dalla Prefettura, risultano eletti in Parlamento e quindi sono onorevoli i due legali scelti dai pentastellati. O meglio ammessi dallo staff di Luigi Di Maio alle parlamentarie.

Camera: due avvocati pentastellati eletti

Per la Camera, nel collegio uninominale 13 di Brindisi-plurinominale 3, a scrutinio terminato (218 sezioni su 218), sono stati promossi: Anna Macina (nella foto), di Erchie, con il 44,5  per cento, mentre il senatore uscente Vittorio Zizza, di Carovigno, si è fermato al 35,01 per cento. Niente da fare per Zizza che  è espressione di Noi con l’Italia, uno dei nomi di punta dei fittiani, il quale nell’ultima legislatura è stato vice presidente della commissione Ambiente del Senato, nome sul quale c’è stata convergenza di due nemici (politicamente s’intende) come l’imprenditore Nando Marino e il notaio Michele Errico. I due sono stati separati alle amministrative vinte dai centristi della sindaca Angela Carluccio: il primo antagonista, poi sconfitto al ballottaggio, l’altro nominato garante della legalità e della trasparenza dalla prima cittadina, salvo poi lasciare incarico e coalizione.

VITTORIO ZIZZA-3

L’appello pro Zizza farà da collante tra i due, in vista delle amministrative a Brindisi? Vox populi dà risposta possibilista, se non addirittura affermativa. Certo è che il risultato deludente di Zizza, sostenuto a Brindisi città dal coordinatore cittadino dei fittiani, Italo Guadalupi, avrà ripercussioni sulle alleanze per le elezioni al Comune e sulla scelta del candidato sindaco, vista la contrazione del peso elettorale dimostrato alle politiche. 

I dati definitivi nei collegi uninominali

Nello stesso collegio, dall'altra parte poltica, Giovanni Epifani, di Ostuni, ex consigliere regionale, in lista per il Pd si è fermato alla metà dei consensi rispetto a quelli totalizzati dall’avvocato grillino:14,11 per cento. Il brindisino Antonio D’Autilia, medico del pronto soccorso dell’ospedale Perrino, candidato per il Pri, si è fermato allo 0,82 per cento.

Eletto anche Giovanni Luca Aresta, vincitore nel collegio uninominale 12-plurinominale 2: il penalista di Mesagne, è volto nuovo della politica, impegnato nella promozione della causa di beatificazione di Aldo Moro. Il suo debutto è stato un successo con il 41,51 per cento dei consensi. Ha staccato il collega di professione Antonio Andrisano, di Forza Italia, di Francavilla Fontana, volto già noto non solo nella Città degli imperiali, ma della provincia essendo il coordinatore nel Brindisino degli azzurri. Aresta ha voluto ringraziare personalmente gli elettori e da questa mattina è in auto in giro per la provincia per incontrare gli attivisti pentastellati. Dal sindaco di Mesagne, Pompeo Molfetta, il primo commento: "A nome mio personale e dell’intera Amministrazione Comunale esprimo felicitazioni a Giovanni Luca Aresta per la sua elezione a Deputato della Repubblica, augurandogli buon lavoro. Ringrazio, altresì,  Toni Matarrelli per l’impegno, la competenza e la passione con cui ha servito la nostra città ed il territorio in questi anni". 

Il Pd: niente bis per Elisa Mariano

elisa mariano-6

Niente da fare per Elisa Mariano, di San Pietro Vernotico, deputata uscente: sperava di fare il bis, ma è stata travolta dall’ondata pentastellata e non ha avuto difficoltà ad ammetterlo di fronte al 13,28 per cento. Mariano ha scelto Facebook per consegnare la propria analisi del voto, prima ancora del termine delle operazioni di scrutinio: “Il trend è ormai chiarissimo. Non c’è bisogno di attendere i dai per sapere che non mi sarà possibile proseguire il mio impegno in Parlamento”. Il motivo è semplice: “Gli uninominali sono tutti appannaggio dei CinqueStelle e il dato del Pd è così basso che anche  il mio secondo posto nel listino non scatterà”.

Il futuro? “Nelle prossime ore ci sarà modo di soffermarsi su quanto accaduto”, risponde su Fb Mariano. “Continuerò a contribuire alla vita pubblica del mio territorio da semplice cittadina e da dirigente del mio partito”. Il Pd che i brindisini e gli italiani hanno portato a essere partito di opposizione in un probabile governo pentastellato. Nel brindisino era già rimasto orfano di Salvatore Tomaselli, senatore uscente che non è stato ricandidato.

Forza Italia e Partito democratico

mauro dattis e antonio tajani-2

Resta, al momento, il punto interrogativo sul brindisino Mauro D’Attis, capolista per Fi alla Camera: lo stesso candidato è in attesa di avere “comunicazioni ufficiali”, benché da più parti la sua elezione sia data per certa in virtù della collocazione in lista. Il nome di D'Attis, già vice sindaco con Domenico Mennitti, attuale componente del Comitato europeo delle Regioni a Bruxelles, è stato sostenuto da Antonio Tajani, attuale presidente del Parlamento europeo, scelto da Berlusconi come premier in caso di vittoria. Il piano, si sa, è saltato e Forza Italia guarando al Senato, da queste parti  è costretta a fare i conti con l’elezione certa di Iunio Valerio Romano dei CinqueStelle con il 42,64 per cento dei consensi: il senatore ha staccato di quasi nove punti il francavillese Luigi Vitali, arrivato al 34,05 per cento ora che sono state scrutinate tutte le sezioni (482 su 482) nel collegio uninominale 5 Lecce. Vitali, ad ogni modo, ha staccato il biglietto d'ingresso per il Senato.

Vitali e Fitto: leadership contesa

Luigi Vitali e Raffaele Fitto

"Potevamo fare meglio, ma non siamo andati affatto male", commenta Vitali. Il timore espresso più volte relativo alla vittoria dei CinqueStelle è diventato un incubo reale. Scrive su Fb che c'è stata "grande affermazione del M5S e aggiunge una riflessione che riguarda il centrodestra pugliese e i rapporti tra Forza Italia e Noi con l'Italia, la cosiddetta quarta gamba. "In Puglia sono cambiati gli equilibri e le leadership. Fitto, da sempre considerato il leader non ha apportato alcun contributo significativo e lascia a Forza Italia, in modo inconfutabile e incontrovertibile, la responsabilità di guidare la coalizione verso le prossime sgida elettorali". In altri termini, quella che doveva assicurare una marcia in più, non ha macinato consensi. A Brindisi città, le strade di Vitali e Fitto sino erano già separate visto che i fittiani, da intendere come il movimento che si riconosce nella guida di Italo Guadalupi, ha stretto un  accordo con Nando Marino e Pasquale Luperti dei Coerenti per Brindisi per costituire il polo dei moderati. Nelle settimane precedenti alle politiche si era diffusa la voce di un avvicinamento agli azzurri. Indiscrezioni non confermate, adesso difficili da sostenere.

Analoga la dimensione del sorpasso nel collegio uninominale 4 Brindisi: Pasquale L’Abbate detta Patty, dei grillini, originaria di Triggiano, ha totalizzato il 43,45 per cento, mentre Tommaso Scatigna il 33,46, espressione del centrodestra. Fabiano Amati, fasanese, Pd, ha superato il 15 per cento arrivando al 16.90.

La Lega con Salvini

paolo taurino e matteo salvini-2

Resta fuori dal Parlamento il brindisino Paolo Taurino, imprenditore, candidato alla Camera per la Lega con Salvini, nel collegio proporzionale 3. Elezione accarezzata per Taurino, un passato in Fi, con la benedizione diretta dello stesso leader Matteo Salvini, forte di essere diventato la seconda realtà politica in Italia, dopo i pentastellati, avendo scavalcato il cavaliere Berlusconi. Dalla Puglia dovrebbero arrivare a Montecitorio Rossano Sasso, coordinatore regionale e Anna Rita Tateo. "Onorato di giocare per la mia terra e per i nostri figli", ha detto Taurino. In ogni caso la prima volta della Lega a queste latitudini avrà ripercussioni sul voto per le amministrative dove la destra non moderata ha già scelto il proprio candidato sindaco, puntando su Massimo Ciullo.

Giuliano, il preside del Majorana, possibile ministro

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Di fronte all’apoteosi dei CinqueStelle, diventa più che probabile che l’incarico di formare il  governo venga assegnato a Luigi Di Maio e, di conseguenza, sembra a un passo dal Ministero della Pubblica Istruzione il brindisino Salvatore Giuliano, dirigente dell’istituto tecnico Majorana della città, presentato dal leader del Movimento lo scorso fine settimana. La strada è in discesa, non ci sono ostacoli di sorta di fronte al risultato elettorale che ha il sapore di uno tnunami per i partiti tradizionali, dal destra a sinistra.

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