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Venerdì, 29 Marzo 2024
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"Se il dopo-Consales è ciò che vediamo in questi giorni, sarà dura"

Ieri sera Brindisi Report ci informava delle ultime novità su ciò che si muove nelle stanze della politica relativamente alle prossime elezioni amministrative nella città di Brindisi

Ieri sera Brindisi Report ci informava delle ultime novità su ciò che si muove nelle stanze della politica relativamente alle prossime elezioni amministrative nella città di Brindisi. Facendo il punto, ancora parziale, sulle disponibilità e sulle “discese in campo”, constato che la gentile Sig.ra Simona Pino D’Astore batte tutti sul tempo ed  è la prima a candidarsi a sindaco di Brindisi, con una lista civica di centro destra. La sig.ra Pino D’Astore vanta il merito, è proprio lei che lo vanta,  di essere stata responsabile organizzativa delle campagne elettorali  di fior fiore di politici nostrani a partire dall’ex sindaco di Carovigno, Mimmo Mele.

Il NCD prepara una lista, da affiancare a quella di centro-sinistra capeggiata dal PD, per ripetere l’esperienza, certo, riveduta e corretta, del “laboratorio”, inaugurato dall’ex, ora fuori dalle dinamiche politiche locali (!), presidente della provincia di Brindisi, Massimo Ferrarese. Il vice-coordinatore provinciale NCD, avv. De Michele, ci dice che NCD, assieme ai Conservatori e Riformisti dell’on. Fitto, presenteranno una o più liste per raccogliere i voti di quanti si riconoscono nell’area moderata di centro destra sotto le insegne di Area Popolare e conquistare il Comune di Brindisi assieme al PD.

Altra lista, quella di Impegno Sociale, candiderebbe alla carica di sindaco di Brindisi, Antonio Montanile, attuale direttore sanitario dell’ospedale di Francavilla Fontana. Il problema non è certamente rappresentato dal nome proposto ma dal fatto che questa lista, presente in consiglio comunale da tantissimi anni con rappresentanze sempre ridotte a lumicino, non è mai riuscita a lasciare il minimo segno per cui possa essere ricordata.  

In corsa ci potrebbero essere ancora il notaio Errico per l’area PD (area cattolica), l’avv. Fusco per l’area PD (area Governatore Emiliano), forse la sig.ra Paola Baldassarre, già ex assessore provinciale con Ferrarese ed ex vice-sindaco con Consales. Riccardo Rossi per la lista Brindisi Bene Comune o con una aggregazione di riformisti e progressisti.

Ancora, altri outsider iniziano a far sentire il loro fiato sulle elezioni amministrative e si sentono i nomi di Marcello Rollo, attuale presidente dell’ASI e di Nando Marino, presidente della squadra di pallacanestro di Brindisi. Rollo è un politico di lungo corso, Marino proposto come candidato sindaco, prima da Forza Italia e, forse, ora da una coalizione di centro-sinistra suggerita da Bari.

Il Movimento 5 Stelle a Brindisi è come “lo spirito” richiamato durante le “sedute spiritiche”. Ne si sente la presenza ma non si concretizza in nessuna forma. Batterà un colpo? La freschezza che ci si poteva aspettare dal M5S non l’abbiamo intravista nel consigliere regionale brindisino Bozzetti.

Al momento il grande assente nella piazza della politica brindisina è il PD. Certamente la fine indecorosa della passata amministrazione ha di fatto azzerato il vecchio gruppo dirigente di quel partito, tanto che è stato necessario ed indispensabile, da parte del PD regionale, commissariare il PD cittadino (ma il PD provinciale ed il suo segretario Bruno sono esenti da responsabilità?).

Il governatore Emiliano aveva esortato i militanti del PD brindisino a “scatenare l’inferno”. Al momento non è stato avvistato alcun Russell Crowe nelle vesti di gladiatore-pd, per ridare, con i fatti e con le proposte, onore e dignità ad una nuova classe politica a Brindisi.  Se alla fine dell’esperienza amministrativa guidata dal sindaco Consales, è questo il quadro politico generale che si sta costruendo in questa città, vuol dire che questa città faticherà ad avere un futuro.

Io credo che il gruppo dirigente che ha governato il Comune di Brindisi, durante tutta l’ultima tornata amministrativa, sia dai banchi del Consiglio, sia dalle poltrone dei partiti di maggioranza, farebbe bene a lasciare ad altri la “missione” di governare questa città.

Tra coloro che non hanno governato questa città, e faccio i nomi, Riccardo Rossi, Roberto Fusco, Giovanni Brigante, Michele Errico,  ed ancora aggregazioni politiche come Possibile, Sinistra Italiana, quella parte del PD che ha sofferto e contestato l’amministrazione Consales, le intelligenze e le esperienze maturate sul campo, e comunque coloro i quali, e sono in tanti,  hanno detto la loro sulle politiche del lavoro, su quelle energetiche, su quelle dei trasporti, su quelle agricole, sulla sicurezza, sulla salute, sulla cultura,  e comunque sul futuro di Brindisi, a tutti costoro corre l’obbligo di cercare l’accordo su una piattaforma comune per dare una svolta chiara e concreta a questa città. Credo anche che una aggregazione simile possa avere numeri e futuro per il governo di Brindisi.

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