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Giovedì, 18 Aprile 2024
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Le segreterie regionali paralizzano il centrosinistra locale

Silenzi che la dicono lunga, neppure due righe di comunicato stampa, e non certo perché l'incontro è finito a tarda ora. E' tutto chiaro: il centrosinistra è in stallo, con la pressione che arriva dalle segreterie regionali sul nome di Nando Marino

BRINDISI – Silenzi che la dicono lunga, neppure due righe di comunicato stampa, e non certo perché l’incontro è finito a tarda ora. E’ tutto chiaro: il centrosinistra è in stallo, con la pressione che arriva dalle segreterie regionali sul nome di Nando Marino compensata da una posizione di uguale intensità e forza dei partiti locali, che Marino – lo hanno già detto – proprio non lo vogliono. Come andrà a finire non si sa. Ci sarà una tregua pasquale, senza riunioni, poi si riconvocherà il tavolo provinciale.

Nulla è cambiato, questa sera, rispetto ai precedenti incontri. Da Bari il patto Emiliano-Cassano sulla candidatura del presidente di Enel Basket, imprenditore del settore auto, impone l’adeguamento a tale decisione anche del Pd, di Alleanza Popolare-Ncd, dell’Udc, dei movimenti locali Sì Democrazia e Sviluppo e Lavoro, nonché dei socialisti. Ma a Brindisi anche stasera la decisione è stata quella di resistere.

Resistere e sperare che a Bari prevalga, tra le due soluzioni possibili, quella ai “ribelli” più favorevole. Quella peggiore tra le ipotesi sarebbe la vittoria del diktat, con l’impegno poi a recuperare per strada i dissidenti, uomini, partiti o movimenti che siano. La migliore che Emiliano e Cassano decidano di non mortificare e dividere l’alleanza di Brindisi, accantonino la proposta Marino e aprano invece all’ascolto di quelle delle forze locali. Solo in quel caso si passerebbe a valutare le varie proposte alternative.

All’incontro tra gli alleati mancava solo il segretario provinciale socialista, Domenico Tanzarella, ma per impegni di lavoro. E ciò che l’incontro collegiale non ha risolto, non è stato sbloccato neppure dalla riunione interna del Pd. Eppure il “passato” è ben definibile, ormai, e lavora ad un’altra coalizione. L’ostinazione delle segreterie regionali perciò appare immotivata e potrebbe segnare in maniera negativa la campagna elettorale del centrosinistra.

Il quadro è completato da un centrodestra ancora senza candidato, dal M5S che aspetta la decisione di Casaleggio per sapere quale sarà il candidato tra le due proposte inviate dai meetup di Brindisi, e dall’area ex Laboratorio, o ex Consales, che vuole rinascere dalle ceneri con misurandosi con le primarie. Con una delle componenti, quella fittiana, che replica all’ironia del coordinatore di Forza Italia, Luigi Vitali, circa l’alleanza tra gli uomini dell’ex sindaco Mimmo Consales e CoR.

“Se l’on. Luigi Vitali non intendesse la politica come un circuito chiuso avrebbe compreso che i Conservatori e Riformisti a Brindisi non solo non vanno a Sinistra- dicono in una nota congiunta i coordinatori cittadino  e provinciale di Brindisi CoR, Italo Guadalupi e Vincenzo Attorre, l’on. Nicola Ciracì e il sen. Vittorio Zizza-   ma che coerentemente continuano la loro azione politica di apertura a tutto quel mondo che vuol sconfiggere il centrosinistra. Anche attraverso l’unico strumento democratico che consente a qualsiasi forza politica di concorrere alla pari: le primarie”.

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