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Tanzarella-Cavallo, Matarrelli-Saracino: la parola torna agli elettori

I ballottaggi di domenica 9 giugno a Ostuni e Mesagne. Seggi elettorali aperti dalle 7 alle 23

Si saprà dopo le 23 di domenica prossima 9 giugno chi saranno i nuovi sindaci di Ostuni e Mesagne, entrambi in gestione commissariale dopo la sfiducia ricevuta, rispettivamente, dall’amministrazione di centrodestra e da quella di centrosinistra che governavano le due città. Dopo il primo turno, a contendersi al ballottaggio la guida del Comune di Ostuni ci sono Domenico Tanzarella, che è già stato a lungo il primo inquilino di Palazzo San Francesco, socialista, alla guida di una coalizione civica di centrosinistra Pd escluso, e Guglielmo Cavallo, leader della coalizione di centrodestra che include tutti i partiti dell’area. (Sotto, Domenico Tanzarella e Guglielmo Cavallo)

Domenico TanzarellaGuglielmo Cavallo

A Mesagne, il confronto per la conquista di Palazzo dei Celestini vede in campo Toni Matarrelli, a capo di una coalizione civica, e la candidata del Pd ed alleati Rosanna Saracino. Movimento 5 Stelle fuori dai giochi al primo turno in entrambe le città, e Lega non determinante né a Ostuni, visto il divario al primo turno tra Tanzarella e Cavallo, né a Mesagne dove il centrodestra è stato travolto in una contesa elettorale di fatto giocata a due. (Nelle foto sotto, Toni Matarrelli, e Rosanna Saracino con Nicola Zingaretti)

Toni Matarrelli-4Nicola Zingaretti e Rosanna Saracino-2

A Ostuni Tanzarella ha chiuso in testa con il 42,03 per cento, Cavallo deve recuperare partendo dal 32,33. Il candidato del centrodestra spera nella libertà di voto lasciata dal Pd e dal M5S ai rispettivi elettorati. Non esiste infatti ancora una volta un accordo a sinistra orientato al recupero dei rapporti tra Domenico Tanzarella e il Partito Democratico che, va ricordato, si è spaccato nella fase pre-elettorale proprio su questo punto.

Problema annoso che pare non preoccupare la segreteria provinciale del Pd visto che la ferita è rimasta a lungo aperta. Gli elettori del Pd maggiormente fidelizzati si troveranno perciò fortemente in imbarazzo, e piuttosto che votare a destra forse diserteranno le urne, mentre alla demonizzazione di Tanzarella non corrisponde la ricerca concreta di alternative vincenti, pur non essendo affatto trascurabile il risultato ottenuto da Angelo Pomes, che a questo punto però dovrebbe andare in consiglio solo per stare all’opposizione.

ostuni palazzo s.francesco municipio (33)-2

E’ insanabile a Mesagne la frattura tra l’area di centrosinistra raccolta attorno al Pd locale, e Toni Matarelli, 47,18 per cento il dato di partenza, che nel suo percorso politico è passato dalla maglietta di Rifondazione Comunista, a quella di Sel, alla collocazione autonoma ma con simpatie nei confronti del governatore Michele Emiliano mai ufficializzate, tuttavia latenti visto che il principale supporter di Matarrelli è il consigliere regionale Mauro Vizzino, esponente del civismo trasversale cui starebbe lavorando lo stesso Emiliano in vista delle elezioni regionali del 2020.

Il municipio di Mesagne

La sfidante, Rosanna Saracino, indicata dal Pd, 28,06 la percentuale al primo turno, cinque liste contro le nove di Matarrelli il 26 maggio scorso, non a caso ha denunciato – non da sola – ingerenze “paradossali” del governatore della Puglia nel corso della campagna elettorale, che avrebbe unto Matarrelli invece della candidata del Partito Democratico. L’esito del ballottaggio sembra scontato, a vantaggio dell’ex assessore comunale, ex assessore regionale ed ex deputato, piuttosto che dell’esordiente avvocato penalista Rosanna Saracino. Ma non è detto che il potere logori chi non lo ha mai avuto. Bisognerà aspettare l’apertura delle urne dopo le 23 di domenica.

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