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Forza Italia rispolvera l’anima socialista e punta su Vincenzo Guadalupi

Vitali non smentisce. E dice: "Noi alternativi alle somme algebriche volute da Emiliano e al trasversalismo di chi ha avuto responsabilità per quanto è successo a Brindisi". Ferrarese perde pezzi: Quarta, amministratore unico della Farmacia comunale, passa con Area popolare, assieme a D'Andria e all'ex assessore D'Angelo. Per il Bilancio convergenza su Mangiameli, ex revisore dei conti, come assessore esterno

BRINDISI – L’ultima novità dal fronte elettorale brindisino arriva dagli ambienti di Forza Italia, dove i vertici del partito sembrano aver riscoperto l’anima socialista al punto da aver deciso di convergere sull’avvocato Vincenzo Guadalupi come candidato sindaco da contrapporre all’imprenditore Nando Marino, su cui punta Michele Emiliano per fare strike, nonché al nominativo che i cosiddetti moderati sperano di scegliere attraverso le primarie del 10 aprile.

Palazzo Granafei Nervegna e l'arco di piazza Falcone e SottileDomanda: com’è possibile? Dal “berlusconismo” al socialismo?  Vero che a Brindisi può succedere e succede di tutto. L’interrogativo è più che legittimo anche in considerazione del fatto che sino a qualche giorno addietro, Guadalupi era seduto al tavolo del Partito democratico, convocato dal segretario provinciale Maurizio Bruno, per la definizione prima ancora che del programma da presentare agli elettori brindisini, dell’aspirante primo cittadino, Marino appunto, il cui nome non è mai stato pronunciato ufficialmente sebbene tutti all’interno del Pd sapessero che la scelta fosse stata già fatta. Che si trattava del candidato perfetto secondo il segretario regionale del partito, Michele Emiliano, anche governatore della Puglia.

Del resto, se parte del centrodestra sostiene Marino con Nicola Frugis, ex uomo di punta degli Azzurri per i quali è stato presidente della Provincia, ora passato alla guida del movimento Brindisi, può, il centrodestra rimanente e secondo alcuni superstite,  guardare in direzione del centrosinistra,  per incontrare Guadalupi, ex consigliere comunale, nonché difensore civico – il primo di Brindisi – e già candidato sindaco con la lista Guadalupi per Brindisi ai tempi in cui Forza Italia spedì nel capoluogo Domenico Mennitti con la benedizione proprio del Cavaliere.

Michele Emiliano e Nando Marino 3-2Corsi e ricorsi storici, politico-elettorali di sicuro almeno stando alle indiscrezioni di questo fine settimana che hanno alimentato appuntamenti e telefonate. Di certo c’è che Vincenzo Guadalupi, anima socialista da sempre, praticamente nel dna, ha sempre detto no a Nando Marino candidato sindaco in relazione al conflitto di interesse che l’imprenditore si trascina essendo presidente della squadra di basket di cui Enel è sponsor principale, nonché interlocutore in un certo senso privilegiato di Confindustria e dunque, secondo questa tesi,  poco sensibile alle problematiche storiche della città che combatte tra sviluppo e ambiente. Senza contare il capitolo Acque Chiare.

E’ successo però che lo stesso Guadalupi si sia avvicinato allo schieramento moderato che vede assieme i consiglieri comunali uscenti che sino all’ultimo hanno sostenuto l’Amministrazione guidata da Mimmo Consales, tra Pd, centristi e Impegno sociale, ai quali si sono aggiunti i Conservatori e Riformisti che invece a Palazzo di città, durante tutto il periodo di governo del centrosinistra, sono stati all’opposizione. Uniti nel ritenere che le primarie siano strumento di democrazia imprescindibile per arrivare alla scelta del candidato sindaco.

Ne era convinto Guadalupi il quale aveva dato la propria disponibilità a candidarsi in nome dei socialisti. E poi? Poi c’è stata l’ennesima puntata politico-elettorale: “Resto convinto dell’importanza delle primarie, ma vista la situazione che si è venuta a creare a Brindisi con lo schieramento che si presenta come alternativo al Pd di Emiliano, non posso che prendere atto di come stanno davvero le cose. Secondo me non è un progetto affidabile dal punto vista politico e morale, eccezione fatta per Angela Carluccio: lo dico in base alla mia storia e alla mia esperienza”.

Luigi VitaliMa Guadalupi scenderà davvero in campo con Forza Italia? “Io scendo in campo con la mia lista civica, Guadalupi per Brindisi”. Chiaro. Si dice però che sia stato contattato da Vitali o da chi per lui, in vista della riunione che gli azzurri avranno domani pomeriggio in città. “Con Vitali ci avrò parlato tre o quattro volte in tutto, del candidato sindaco di Forza Italia chiedete a lui”.

Lui, l’onorevole Luigi Vitali, coordinatore regionale, non si sottrae alla domanda: “Non posso confermare e neppure smentire”. Il che è già una risposta che secondo alcuni conferma l’ipotesi Guadalupi, la sola al momento in piedi. “Mi auguro di scrivere l’ultima parola nella giornata di domani, in modo tale da comunicare il nome del candidato sindaco del centrodestra per martedì”, aggiunge al telefono in attesa di rientrare da Firenze.

Il Pd e gli alleati sostengono che non ci siano chance per Forza Italia. “Io mi aspetto due-tre punti in più rispetto alle ultime regionali, ma i numeri non sono verità assoluta e mi riferisco a quello che è avvenuto a Brindisi. Qui gli elettori si troveranno davanti a una sommatoria algebrica voluta da Emiliano, in cui c’è di tutto e di più, ma non una valida alternativa per il futuro di Brindisi. Né di alternativa si può parlare guardando allo schieramento che è risultato di un trasversalismo che porta a compiere un passo indietro. Sia gli uni, che gli altri hanno responsabilità per quanto è avvenuto a Brindisi”, continua Vitali.

“Noi, il centrodestra, siamo l’unica risposta in termini di discontinuità  che risponde a valori, a coerenza ed omogeneità: è sulla base di questo che si presentiamo agli elettori per giocare la partita certamente non da spettatori”.

Gianluca Quarta, liquidatore di Servizi Farmaceutici Brindisi-2La squadra di Marino, intanto, registra nuove adesioni a scapito della corrente centrista di Massimo Ferrarese, visto che nella lista Area popolare sembra certo l’ingresso di Gianluca Quarta (nella foto), amministratore unico della società Servizi Farmaceutici, in aggiunta a Giuseppe D’Andria, consigliere comunale uscente, e a Cosimo D’Angelo, ex assessore ai Lavori pubblici di Consales, in rotta di collisione con la maggioranza di governo nell’ultimo periodo.

Nella lista dell’Udc, dopo Pietro Cafaro, ex dirigente del settore Lavori pubblici del Comune, si pensa a un altro funzionario di Palazzo di città, Natale Ostuni, il quale ha guidato per anni la ripartizione all’Anagrafe. Con l’Udc anche l’ex assessore Giuseppe De Maria.

Pensando alla possibile formazione della Giunta, sul tavolo del centrosinistra allargato, c’è condivisione sull’idea di affidare a tecnici e dunque ad assessore esterni (non candidati) le deleghe più delicate come Urbanistica, Rifiuti e Bilancio.

I revisori dei conti, da sinistra il presidente del collegio, Vittorio Dell'Atti, e Massimo Mangiameli-2Quanto all’assessorato al Bilancio, dopo il no di Fabio Aiello, presidente dell’ordine dei commercialisti,  il nome sul quale è stata registrata convergenza sarebbe quello di Massimo Mangiameli, commercialista, già componente del collegio dei revisori contabili dell’Amministrazione cittadina (nella foto, a destra), più volte in rotta di collisione con la maggioranza tanto da aver richiamato la Giunta Consales durante le sessioni di Bilancio.

Mangiameli, da ultimo, ha firmato assieme alla collega Rita Saracino, una delle segnalazioni alla Corte dei conti che i magistrati contabili hanno preso in esame per arrivare alla deliberazione in cui è stato evidenziato il rischio dissesto a Palazzo di città essendoci uno squilibrio tra entrate e uscite, tra flussi di competenza e di cassa.

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