"Brindisi solidale", il progetto per contrastare la crisi economica da Covid
L'iniziativa: o si effettua la "spesa solidale" per i più indigenti, o si versa un contributo direttamente in negozio
BRINDISI - Nella Sala Guadalupi di Palazzo di città è stato presentato questa mattina, sabato 30 gennaio, in conferenza stampa, il protocollo “Brindisi solidale” tra Comune di Brindisi, comitato cittadino della Croce Rossa Italiana e la Caritas Vicariale di Brindisi, finalizzato a intervenire sul disagio sociale legato all’emergenza Covid-19. Alla conferenza stampa erano presenti l’assessore alle attività produttive del Comune di Brindisi, Oreste Pinto, l’assessore ai Servizi sociali, Isabella Lettori, il presidente della Camera di Commercio di Brindisi, Antonio D’Amore, la presidente di Confcommercio Brindisi, Anna Rita Montanaro, la vicepresidente del comitato di Brindisi della Croce Rossa Italiana, Maria Rosaria Russo, e il parroco della chiesa La Pietà, di Brindisi, padre Michele Carriero. L’iniziativa partita per aiutare le famiglie più bisognose durante il primo periodo di lockdown, si apre ora al coinvolgimento dei commercianti brindisini, per portare giovamento al settore del commercio locale fortemente colpito dalla crisi.
“E' un progetto che è partito nella primavera a seguito della prima ondata di questa pandemia”, afferma l’assessore Isabella Lettori ai giornalisti, “e quindi è stato strutturato sulle necessità più impellenti che vivevano le nostre famiglie che era quella alimentare. Invece adesso abbiamo ritenuto opportuno allargarlo sia per sostenere le famiglie oltre quelli che sono i beni di prima necessità dove lì è intervenuta anche l’azione governativa con i buoni spesa, ma anche per cercare di dare un po’ di vitalità al nostro settore commerciale. Quindi con questo progetto si raggiungono due obiettivi: riusciamo a dare alle famiglie qualcosa in più perché non ci dimentichiamo che la famiglia non può vivere solo di generi alimentari ma può avere tante necessità come può essere anche una semplice piega per una mamma, e noi lo viviamo al settore Servizi Sociali, vediamo tante donne che si sono trascurate in questo periodo perché il periodo è veramente difficile per tutti, ma anche può essere un libro per il proprio figlio o un giocattolo. Quindi la possibilità di applicare un po’ quelli che sono i messaggi che ci vengono lanciati anche da Papa Francesco, che nessuno si salva da solo, che dobbiamo essere tutti uniti, che dobbiamo sentirci tutti fratelli perché questa è l’unica maniera per cercare di superare, affrontare questo difficile periodo e cercare di venirne fuori al più presto”.
“La pandemia, ormai è risaputo, è un problema sia sociale che commerciale, che economico”, afferma l’assessore Oreste Pinto. “In questo modo noi vogliamo dare una mano sia alla gente in difficoltà sia al commercio, ai commercianti e gli artigiani che sono in difficoltà. Come? Attraverso questa addendum della 'Brindisi solidale' che è partita nella prima fase della pandemia. Oggi è possibile recarsi in ogni esercizio commerciale aderente, o l’artigiano aderente, e fare in due possibili modi: o acquistare tipo 'spesa sospesa', acquistare un capo di abbigliamento, pagare una barba o un taglio di capelli, oppure versare un contributo che poi andrà aggiunto a tanti altri a creare un prodotto che è stato speso nello stesso esercizio commerciale. Quindi se l’esercizio commerciale raccoglie 100 euro di contributo, attraverso la Caritas e quindi le parrocchie del territorio, queste 100 euro saranno donate a una o più famiglie per fare acquisti proprio all’interno di quell’esercizio commerciale. In questo modo aiutiamo sia la gente fragile, quella in difficoltà ormai da un anno, sia gli esercizi commerciali. E quindi facciamo anche del bene creando rete, creando sinergia perché, come dice Papa Francesco, nessuno si salva da solo”.
Anche la Camera di Commercio di Brindisi ha accolto immediatamente l’invito ad aderire all'iniziativa. “Dal nostro punto di vista”, afferma il presidente della Camera di Commercio, Antonio D’Amore, “più che essere utile ai commercianti, che purtroppo in questo momento hanno bisogno di ben altro, è sicuramente importante per svegliare un senso di comunità che dobbiamo continuare a cercare, a inseguire, a costruire, perché solo attraverso una rete solidale, una rete di cittadini, una rete di volenterosi, la città tutta insieme, quindi tutte le categorie e tutte le persone, anche quelle più sfortunate, quelle che in questo momento più di altri stanno subendo il contraccolpo psicologico anche dovuto a questa situazione di emergenza sanitaria, possano in qualche modo ripartire”.
“Abbiamo voluto sposare questo periodo e questa idea della Brindisi solidale perché è un momento di difficoltà per tutti”, afferma la presidente di Confcommercio, Annarita Montanaro. “Anche le attività commerciali stanno risentendo di questa situazione. Molte attività hanno chiuso e ci sono stati dei cali di fatturato notevoli. Sui ristori è arrivato ancora non tantissimo e quindi c’è ancora tanta richiesta. Quello che posso dire è che sicuramente da parte dei commercianti, degli esercenti, e degli imprenditori ci sarà un’adesione totale”.
Anche per Confartigianato è un’ottima iniziativa, come evidenzia il direttore Piscopiello: “In una città in cui manca il lavoro, e manca da anni, quando manca il lavoro manca tutto, manca anche da mangiare. Quindi il primo impegno per le amministrazioni è non solo queste iniziative rivolte ad aiutare chi non ha i soldi per portare avanti le famiglie, e quindi comprare il cibo per i figli, ma anche l’impegno deve essere per trovare il lavoro”. E conclude sottolineando anche l’importanza di aiutare le famiglie degli artigiani e dei commercianti.
Per il comitato di Brindisi della Croce Rossa Italiana, in prima linea per il confezionamento e la distribuzione dei pacchi alimentari alle persone che ne fanno richiesta attraverso il centralino del Comune e attraverso le linee telefoniche della Croce Rossa di Brindisi, ha parlato la vicepresidente Maria Rosaria Russo, che ha evidenziato la difficoltà che il comitato sta incontrando nel reperire generi alimentari. “Al momento riusciamo a portare avanti questo discorso perché abbiamo ricevuto delle donazioni che stiamo utilizzando per fare la spesa, però quello che manca sono i generi alimentari importanti come olio, latte, riso”.
Il parroco della chiesa La pietà, padre Michele Carriero, ha portato il saluto dei 16 parroci operanti nel territorio di Brindisi. “Siamo contenti di collaborare perché siamo in prima linea attraverso i nostri centri d’ascolto e siamo ancora più contenti perché abbiamo alzato l’asticella: dal livello del bene di immediato consumo, cioè i beni di prima necessità, adesso siamo passati alla condivisione di servizi. Quindi significa che stiamo ascoltando il bisogno delle persone, non solo la cosa che ci viene in mente. Penso alla sinergia che si sta creando ed è molto bella”, conclude il parroco, “penso che quando entriamo in questo nuovo terreno di condivisione facciamo quello che Caritas mette nelle prime finalità, cioè sensibilizzare e formare alla solidarietà, alla carità”.