BRINDISI - Secondo l'ultimo report a cura dell'Unità operativa di Epidemiologia del Dipartimento di Prevenzione della Asl Brindisi, dal 27 dicembre 2020 al primo luglio 2021 sono state somministrate 352.030 dosi di vaccino, di cui 236.968 prime dosi e 115.062 seconde dosi; mediamente, sono state somministrate 1.913,2 dosi per giornata di vaccinazione. 

Il 67,3 percento (159.386) delle prime dosi è rappresentato da Pfizer, il 18,6 percento (44.148) da AstraZeneca, il 9,7 percento (23.016) da Moderna e il 4,4 percento (10.418) da Janssen (Johnson&Johnson). Il dato delle prime dosi risulta così distribuito: il 38,2 percento a persone al di sotto dei 60 anni; il 32,5 percento agli anziani, il 16,9 percento ai soggetti fragili; il 5,6 percento al personale sanitario; il 3,7 percento al personale scolastico; l’1,4 percento alle forze dell'ordine; l’1,7 percento ad altre categorie. Questa, invece, la distribuzione delle seconde dosi: per il 35,4 percento agli anziani; per il 26,2 percento ai soggetti fragili; per il 17,1 percento ai soggetti al di sotto dei 60 anni; per l’11 percento al personale sanitario; per il 6,8 percento al personale scolastico; per il 2,5 percento alle forze dell'ordine; per l’1 percento alle altre categorie.

Fino al primo luglio i residenti o domiciliati in provincia di Brindisi vaccinati con la prima dose sono 226.007 e di questi 108.913 con la seconda dose, con una copertura vaccinale pari rispettivamente al 64,3 percento e al 31 percento. 

La copertura vaccinale con la prima dose relativa ai residenti con più di 80 anni di età è pari al 91,4 percento e all’85,2 per il ciclo completo. 

Sono 65.208 le dosi erogate finora dai medici di medicina generale, di cui 14.751 (22,6 percento) in ambito domiciliare. Il 18,5 percento (12.034) delle dosi è stato somministrato a soggetti over 80, il 26,5 percento (17.261) a soggetti della fascia di età 70-79 anni, il 27,7 percento (18.086) a soggetti con età tra 60 e 69 anni e il 27,3 percento (17.827) a soggetti sotto i 60 anni. I soggetti fragili rappresentano la categoria a rischio vaccinata prevalentemente (46.612; 71,4 percento), seguita dai soggetti con età superiore a 60 anni (12.979; 19,9 percento), dai caregiver (1.211; 1,9 percento) e da altre categorie (4.406; 6,8 percento).