Vaccino anti-Covid, nel Brindisino somministrate quasi 500mila dosi
Il report settimanale dell'Asl: dal 27 dicembre 2020 al 12 agosto 2021 sono state somministrate 499.147 dosi, di cui 278.273 prime e 220.874 seconde
BRINDISI - Secondo l'ultimo report a cura dell'Unità operativa di Epidemiologia del Dipartimento di Prevenzione della Asl Brindisi, dal 27 dicembre 2020 al 12 agosto 2021 sono state somministrate 499.147 dosi di vaccino, di cui 278.273 prime dosi e 220.874 seconde dosi; mediamente, sono state somministrate 2.208,6 dosi per giornata di vaccinazione.
Il 69 per cento (192.114) delle prime dosi è rappresentato da Pfizer, il 16 per cento (44.477) da AstraZeneca, il 10,9 per cento (30.449) da Moderna e il 4,1 per cento (11.233) da Janssen (Johnson&Johnson).
Il dato delle prime dosi risulta così distribuito: il 45,9 per cento a persone al di sotto dei 60 anni; il 28,6 per cento agli anziani, il 14,6 per cento ai soggetti fragili; il 4,8 per cento al personale sanitario; il 3,1 per cento al personale scolastico; l’1,2 per cento alle forze dell'ordine; l’1,8 per cento ad altre categorie. Questa, invece, la distribuzione delle seconde dosi: per il 41,5 per cento ai soggetti al di sotto dei 60 anni; per il 32,7 per cento agli anziani; per il 14,4 per cento ai soggetti fragili; per il 5,7 per cento al personale sanitario; per il 3,5 per cento al personale scolastico; per l'1,4 per cento alle forze dell'ordine; per lo 0,8 per cento alle altre categorie.
Fino al 12 agosto i residenti o domiciliati in provincia di Brindisi vaccinati con la prima dose sono 271.198 e di questi 218.184 con la seconda dose, con una copertura vaccinale pari rispettivamente al 78,2 per cento e al 62,9 per cento. La copertura vaccinale con la prima dose relativa ai residenti con più di 80 anni di età è pari al 95,1 per cento e al 91,4 per cento per il ciclo completo.
Sono 67.181 le dosi erogate finora dai medici di medicina generale, di cui 15.350 (22,9 per cento) in ambito domiciliare. Il 18,5 per cento (12.396) delle dosi è stato somministrato a soggetti over 80, il 26,2 per cento (17.614) a soggetti della fascia di età 70-79 anni, il 27,5 per cento (18.447) a soggetti con età tra 60 e 69 anni e il 27,9 per cento (18.724) a soggetti sotto i 60 anni. I soggetti fragili rappresentano la categoria a rischio vaccinata prevalentemente (47.672; 71 per cento), seguita dai soggetti con età superiore a 60 anni (13.314; 19,8 per cento), dai caregiver (1.296; 1,9 per cento) e da altre categorie (4.899; 7,3 per cento).