In sette a casa con il Covid: "Grazie a chi ci ha aiutato"
Parrocchia, vicini, parenti, amici e un'associazione si mobilitano per una famiglia del rione Paradiso
BRINDISI – Si sono mobilitati la parrocchia, i parenti, i vicini e gli amici. E’ scattata un’autentica gara di solidarietà a sostegno di una famiglia composta da sette persone che per più di due settimane è stata nella morsa del coronavirus. “La comunità del rione Paradiso – afferma la madre – si è stretta intorno a noi. Vogliamo ringraziare di vero cuore tutte le persone che ci hanno supportato”. L’incubo inizia il 7 dicembre. “Già da qualche giorno – racconta la signora – avevo forti dolori alla cervicale. Sono stata portata in ospedale, temendo dei problemi neurologici. Invece, dopo qualche ora, è arrivato il risultato del tampone: avevo il Covid”.
Quello stesso giorno anche il marito, affetto da asma, viene accompagnato in Pronto soccorso a seguito di una crisi respiratoria. Il verdetto è lo stesso della moglie: coronavirus. A stretto giro risultano positivi anche il figlio 25 enne della coppia, la figlia, il genero e due nipoti gemelli di quattro anni. L’intera famiglia si ritrova in isolamento.
“Dal 2 dicembre – spiega la signora – mio marito non lavorava. Purtroppo non entravano soldi in casa. Mia zia ha contattato la parrocchia San Nicola del rione Paradiso, che si è subito attivata”. Già la sera del 7 dicembre, infatti, viene recapitato un pacco con generi alimentari. Nei giorni successivi la sfortunata famiglia riceve aiuti da parenti, vicini, amici, dalla stessa parrocchia e dell’associazione il “Dono del Paradiso”.
“Siamo stati travolti - prosegue la signora – dalla solidarietà. Abbiamo ricevuto persino doni di Natale per i bambini. Sono grata e riconoscente a tutte queste persone. Quello che hanno fatto per noi è commuovente”. Adesso, fortunatamente, la situazione è in netto miglioramento. Marito, figlio, nipotini e genero si sono negativizzati. Solo mamma e figlia (si spera ancora per poco) restano positive, ma fortunatamente asintomatiche. “Finalmente si può dire – conclude – che il peggio è alle spalle. Abbiamo affrontato giorni difficili. Grazie al sostegno di tutti, ne siamo venuti fuori”.