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Giovedì, 25 Aprile 2024
Emergenza Covid-19

Usca sospese dall'1 maggio, Lopalco: "Scelta gravissima e ingiustificabile"

Interrogazione in consiglio regionale dell'ex assessore alla Sanità: "La circolazione virale non mostra alcun segno di significativa riduzione”

“Scelta gravissima e ingiustificabile”. L’epidemiologo Pier Luigi Lopalco contesta senza giri di parole la decisione adottata dalla Regione Puglia di sospendere, a partire da domenica 1 maggio, il servizio delle Usca (Unità speciali di continuità assistenziale). Il professore muove questa critica nelle vesti di consigliere regionale di Articolo 1, lui che lo scorso novembre si era dimesso dall’incarico di assessore alla Sanità. 

Lopalco rimarca come la circolazione virale non mostri ancora “mostra alcun segno di significativa riduzione”. “Quello delle Usca  - afferma il consigliere regionale tramite una nota stampa - è un servizio faticosamente messo in piedi nel 2020 per far fronte al Covid ed ha dimostrato in questo lungo periodo la sua fondamentale importanza, sia dal punto di vista dell’efficacia che della tempestività dell’assistenza offerta ai cittadini”. 

“Per questo ho deciso di depositare un’interrogazione in Consiglio regionale rivolta all’Assessore al ramo - prosegue - per comprendere i motivi che hanno portato a tale decisione e chiedere: se sussistono i presupposti per la cessazione del servizio nonostante il livello di contagi; se in ragione della cessazione del servizio sono state attivate tutte le procedure atte a riorganizzare il lavoro dei medici di base, del Servizio 118 e dei Pronto Soccorso Ospedalieri che dovranno far fronte dal primo maggio a tutte le incombenze di gestione dei pazienti Covid, sino ad oggi gestite dalle Usca; se si intende usufruire della proroga concessa dal Ministero - e dalle relative risorse messe a disposizione dal Governo, per garantire il servizio sino al 30 giugno 2022”. 

A detta di Lopalco “La mancata proroga di questo servizio rischia di creare un vuoto assistenziale che la Puglia non deve e non può permettersi”. “Rivolgo pertanto un appello all’assessore Palese e al presidente Emiliano – afferma ancora Lopalco - affinché si arrivi ad una soluzione ragionevole ed oggettiva per il bene dei pugliesi, soprattutto in un momento di passaggio importante alla riorganizzazione dell’assistenza territoriale in cui sarebbe davvero inconcepibile dissolvere il patrimonio di professionalità e capacità organizzative dei tanti giovani medici che hanno con passione e abnegazione mantenuto in piedi il servizio”. 

La nota dell'assessore Palese

L’assessore alla Sanità della Regione Puglia, Rocco Palese, precisa che l’attività delle Usca, le unità mediche che visitano a domicilio i malati di Covid, potrà essere mantenuta dalle Asl in considerazione delle specifiche situazioni epidemiologiche rilevate sul territorio. Il sistema infatti non sarà smantellato lì dove ci sono difficoltà particolari attestate dalle direzioni Asl, comunicandole al dipartimento promozione della Salute regionale. Tanto infatti è già stato comunicato alle Asl con una lettera, nella quale si può leggere come “Ad ogni buon conto, il termine del 30.4.2022, potrà essere derogato fino al 30.6.2022, in coerenza con la L. n. 234/2021, in presenza di situazioni epidemiologiche territoriali, debitamente documentate, tali da giustificare il mantenimento in proroga delle Usca, previa autorizzazione di questo dipartimento”.

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