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Domenica, 10 Dicembre 2023
Emergenza Covid-19 San Pietro Vernotico

Hub vaccini a San Pietro Vernotico: nuova polemica fra il sindaco Rizzo e l'Asl

Lettera del primo cittadino al dg Pasqualone: "Nessuna comunicazione all’ente locale sull'apertura dell centro vaccinale"

Riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta del sindaco di San Pietro Vernotico, Pasquale Rizzo, al direttore generale dell’Asl Brindisi, Giuseppe Pasqualone, sull’apertura del centro vaccinale presso 

Nella giornata di ieri ho toccato con mano, attraverso i volti dei tanti anziani, nostri concittadini, la loro gioia per aver ricevuto il vaccino presso il centro finalmente avviato. Spiace verificare il comportamento della dirigenza Asl, che continua a dimostrare mancanza di rispetto istituzionale, anche con riferimento alle regole minimali, necessarie per dare il supporto ad ogni attore nella vicenda. Nessuna comunicazione all’ente locale da parte del direttore generale: eppure si trattava di atto dovuto, non solo come obbligo giuridico verso l’autorità sanitaria locale, ma anche per consentire di organizzare al meglio il servizio (una concentrazione di 180 vaccinati ed almeno 180 accompagnatori in quattro ore la mattina, tenendo conto del ritardo di oltre un’ora per l’arrivo dei vaccini non è gestione agevole, peraltro il primo giorno di avvio del centro vaccinale). Coordinarsi per i compiti di Polizia locale, ad esempio, non è un vezzo, ma una necessità. 

A causa del ritardo, possibile ma non prevedibile, nell’arrivo dei vaccini, gli anziani hanno aspettato più tempo del dovuto (si sono accumulate di fatto tre fasce orarie, dalle ore 9,00 agli anticipatari delle ore 11,00): avrebbero potuto ricevere differente assistenza se l’ente fosse stato posto nella condizione di predisporre ulteriore supporto rispetto a quello fornito da Asl (dalla Polizia locale, alle sedie, ottenute grazie al supporto della Preside De Vito e dei suoi collaboratori). In questi periodi il pensiero rivolto al lavoro di medici ed infermieri è sempre sentito; ma come non ringraziare per il tramite delle due presidenti Dora Grassi ed Eva Coluccello, gli uomini e le donne della Protezione civile di San Pietro Vernotico e Cellino San Marco (peraltro volontari e non dipendenti), chiamati , con un preavviso di  20 ore, a dare non solo supporto logistico, ma anche morale, in una situazione che rischiava di degenerare, tra chi era preoccupato per il vaccino che sarebbe stato somministrato, chi aveva necessità di aiuto per compilare il consenso informato, chi lamentava il mancato rispetto degli orari, in una giornata fredda e ventosa per aiutare persone fragili ed in difficoltà, gestendo presenze accumulatesi per altrui ritardi. 

Chiedo al Dr. Pasqualone di non fare questione personale di aspetti differenti, assumendo comportamenti che, di fatto, colpiscono solo i nostri utenti: aver esternato, nella assemblea dei sindaci, il dissenso per la gestione dell’Asl Brindisi con riferimento soprattutto al territorio che rappresento, era non solo atto dovuto, ma oggettivo. Ritengo che difendere il territorio sia un dovere, non una possibilità. Negli anni, a partire dal 2005, San Pietro Vernotico ha ricevuto rassicurazioni sulle riaperture di reparti e sale operatorie dell’Ospedale Ninetto Melli, per poi, nel 2017, subirne la chiusura con l’impegno che, dapprima entro il 2018, poi entro il 2019, sarebbe diventato un Pta: siamo ad aprile 2021 ed il Pta ed i servizi territoriali scritti sulla carta non esistono (anzi si stava per chiudere anche il fiore all’occhiello di Senologia). Il centro vaccinale è stato un altro momento che ha costretto il territorio ad alzare la voce per ottenere servizi che avrebbero potuto erogarsi sin dal mese di febbraio, invece di sballottolare gli anziani sino a Fasano, Francavilla o Ceglie Messapica, oltre a San Donaci. 

Tornando al tema del presente documento, non è giustificato omettere informazioni al sindaco in ordine ad eventi così impattanti sul territorio. Ciascuno di noi è chiamato a svolgere al meglio il proprio ruolo, confrontandosi anche su visioni differenti, ma nel reciproco rispetto. Se si riesce a cogliere la necessità di tale approccio, è utile per tutti, ma se si preferisce un approccio differente, lo scrivente, come dimostrato, non ha remore a fare quanto ritenuto di competenza!  Chiedo (per ora solo chiedo, nel rispetto istituzionale) la riprogrammazione dei vaccinandi di San Pietro Vernotico convocati nel centro di San Donaci od in altre sedi vaccinali, affinché ricevano la dose nella nuova sede in San Pietro Vernotico e, al contempo, di conoscere in tempo utile le date di vaccinazione: lo chiedo (per ora solo lo chiedo), come autorità sanitaria locale e per i poteri che la norma attribuisce al sindaco in materia, onde apprestare ogni utile e necessario supporto, e per svolgere i compiti delegati. I volti degli anziani ieri, pur dovendo superare ostacoli e difficoltà che con la giusta collaborazione non sarebbero esistiti, ritengo rappresentino per un amministratore il riscontro migliore di aver conseguito, seppure a fatica, un importante traguardo! Ritenevo importante condividere con il Dr. Pasqualone anche gli aspetti positivi di tale vicenda.                      

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